26 G E R V A S Ì'O-
SU questi sconosciuti Lolliani che io ad onor de'nostri studii
stimo pregio dell' opera di qui appresso trascrivere per
intero. » Son riuscito finalmente ad avere il Finnico Ma-
» terno della edizione di Reggio di Lombardia del i5o5,
» e mi sono letto da capo a fondo quel seccantissimo libro.
» Non può negarsi che il Lolliano Mavorzio , a cui egli
«l'indirizza, sia il console ordinario del 1108 ed il pre-
y> fetto del Pretorio d'Italia neh" anno medesimo , confron-
» tando non solo i nomi, ma anche il carattere della
■» persona , giacché se Finnico lo commenda severitatis
y) merito ( lib. 8 c. 67 ), da Ammiano Marcellino vien
y> detto vir sublimis constantiae ( lib. 16 c. 8 § 5 ). Corri-
» spondono pure le cariche che Finnico gli attribuisce,
)) cioè da prima i fasces Camjjaniae provinciae, quindi
)) il gubernaculum totius Orientis, in fine il proconsul e
» il consul ordinarius (in praefat. ), sapendosi in fatti
v nella sua lapida puteolana , per tacere delle altre due
» date dal Fabretti p. 689 n. 110, e dal Grillerò p. 43i, 4
» eh' egli fu Consularis Campaniae , Comes Orientis, e
y> Proconsul Provinciae Africae, i quali onori avrà senza
» dubbio conseguito prima del iog5 in cui per attestato
dell' Anonimo fu Prefetto di Roma , della qual dignità
)) non trovandosi sentore in quella lapida, dovrà per con-
» seguenza inferirsene che fu incisa innanzi quelP anno.
» Consta in fatti eh/ egli ebbe la Campania e l'Oriente da
» Constantino , dunque prima del 1089 , in cui Constantino
» morì. La citata iscrizione del Fabretti, di cui poco fa mi è
y> stata confermata la lezione dal sig. dott. E. Brunn, posta-
)) gli a Suessa, mentr' era Consolare della Provincia, lo fa
SU questi sconosciuti Lolliani che io ad onor de'nostri studii
stimo pregio dell' opera di qui appresso trascrivere per
intero. » Son riuscito finalmente ad avere il Finnico Ma-
» terno della edizione di Reggio di Lombardia del i5o5,
» e mi sono letto da capo a fondo quel seccantissimo libro.
» Non può negarsi che il Lolliano Mavorzio , a cui egli
«l'indirizza, sia il console ordinario del 1108 ed il pre-
y> fetto del Pretorio d'Italia neh" anno medesimo , confron-
» tando non solo i nomi, ma anche il carattere della
■» persona , giacché se Finnico lo commenda severitatis
y) merito ( lib. 8 c. 67 ), da Ammiano Marcellino vien
y> detto vir sublimis constantiae ( lib. 16 c. 8 § 5 ). Corri-
» spondono pure le cariche che Finnico gli attribuisce,
)) cioè da prima i fasces Camjjaniae provinciae, quindi
)) il gubernaculum totius Orientis, in fine il proconsul e
» il consul ordinarius (in praefat. ), sapendosi in fatti
v nella sua lapida puteolana , per tacere delle altre due
» date dal Fabretti p. 689 n. 110, e dal Grillerò p. 43i, 4
» eh' egli fu Consularis Campaniae , Comes Orientis, e
y> Proconsul Provinciae Africae, i quali onori avrà senza
» dubbio conseguito prima del iog5 in cui per attestato
dell' Anonimo fu Prefetto di Roma , della qual dignità
)) non trovandosi sentore in quella lapida, dovrà per con-
» seguenza inferirsene che fu incisa innanzi quelP anno.
» Consta in fatti eh/ egli ebbe la Campania e l'Oriente da
» Constantino , dunque prima del 1089 , in cui Constantino
» morì. La citata iscrizione del Fabretti, di cui poco fa mi è
y> stata confermata la lezione dal sig. dott. E. Brunn, posta-
)) gli a Suessa, mentr' era Consolare della Provincia, lo fa