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Memorie della Regale Accademia Ercolanese di Archeologia — 7.1851

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Vulpes, Benedetto: Illustrazione degli specilli e di altri strumenti chirurgici affini trovati negli scavi di Ercolano e di Pompei
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https://doi.org/10.11588/diglit.10822#0131

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DEGLI SPECILLI 1 1 J

plenum. E in verità il nostro specillo non è troppo sot-
tile nè tagliente : nè è molto grosso nella estremità che
somiglia a spatola farmaceutica. E qui mi conforta l'au-
torità del sommo chirurgo Lorenzo Eistero, il quale nella
introduzione alle sue istituzioni chirurgiche nella Tav. I.
sotto la lettera K espone la Fig. di uno specillo alquanto
simile al nostro in disamina. Specillimi, scrivea il lodato
Cerusico olandese, cuius allenirti extremum plenum fere
est et tenue prò ìnvestigandis cranii ossium flssurìs ,
aliisque usibus; alterimi vero teres, et globulo in apice
munitum , prò explorandis scilicet vulnerum atque ulce-
rimi viis

La estremità larga degli specilli, che si presenta co-
me una piccola lamina, può insinuarsi fra due partirle
quali debbono essere allontanate, ed operarvi a guisa di
cuneo. In fatto Cornelio Celso nella cura dell' anciloble-
faro, in cui dovevano essere allontanatele palpebre per
distruggere la coerenza tra loro contratta , adoperava uno
specillo che era sferoidale in un estremo e largo nelF al-
tro. Igitur ( egli scriveva ) aversum specillimi inserendum,
diducendaeque palpebrae sunt 2).

Tutti gli specilli con una delle estremità larga e piana
come una spatola , servivano altresì a distendere su le
piaghe unguenti e rimedi in polvere, come per questi ul-
timi ce lo additò il Medico di Pergamo scrivendo......

iwvco Tto %ripco Qapii%Kco y^pcoiuvos 6<p' ÓXou <rov tXzovs , zttixv-

i) lleisteri Institutiones chirurgicae
in Introduct. pag. 16. Ven. 1740.

2) Coni. Celsi Lib. 7. Cap. 7. ir 26.
 
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