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così la iscrizione qual Puteolana riferita dagli scrittori no-
stri e che più corretta leggesi nella raccolta dello Sme-
zio sebben colla indicazione di Telesse 2). La quale iscri-
zione non ignorata dal sig. profess. Lorentz 3) dice così
Q. FILLIVS L. F. KVFVS
Q. AGRIVS C. F. CELER PR
II VIR
LANARIAS ET QVAE IN IEIS
SVNT. SVA. PEQ. FECER ec. ec.
In questa iscrizione che par di epoca poco distante
da quelli de' Luccei, Q. Fillio Rufo e Q. Agrio Celere
diconsi ancor come quelli PR cioè PRaetores , ed hanno
inoltre la caratteristica di Duumviri, il che non debbe
sembrare strano, potendo Rufo e Celere essere stati due
Pretori Primus Et Secundus come leggiamo' nelle stesse
iscrizioni di Ostia poco fa rammentate 4), ed aver per ciò
aggiunta la qualità di esser Duumviri cioè due 5), e po-
1) Mazzella Antichità di Pozzuoli Holstenii.
p. i8g. n. 12 edìz. del 1806. Capaccio 3) Ibid. p. 10.
Ilistor. Neapol. p. 175 ediz. 1607. 4) Nel Marini Iscriz. Alban, p. 56".
2) Fol.XlH, i5. colla indicazione Te- Praetor Primus. Confronta V Orelli n.
lesiae in Samnitibus in tempio in basi. 2204. Grutero p. CCCXCVIII , 7. Prue-
Colla stessa indicazione la riporta il tor II Sacm Folhani cioè Praetor
Grutero p. CLXXV. 4, colla giunta Secundus Ad Sacra Molisani. Vedi il
Pighius Smetio. Marini ibid. p. 58.
Anche nel Fabrelti Inscript. p. 606, 53 5) In Roma creavansi i Duumviri
si legge questa iscrizione, ma con diversa Sacrorum , ovver Sacris Faciundis,
lezione nel nome gentilizio de'Duumviri, a' quali incumbeva di compire alcune
chiamandoli Q. Pabius, e Q. Argius , funzioni sacre. Vedi Livio III, 10, V, i3.
e con la seguente singolare provenienza. VI, 5, "i-j.
Thessalonicae ex schedis Viri CI. Lucae
così la iscrizione qual Puteolana riferita dagli scrittori no-
stri e che più corretta leggesi nella raccolta dello Sme-
zio sebben colla indicazione di Telesse 2). La quale iscri-
zione non ignorata dal sig. profess. Lorentz 3) dice così
Q. FILLIVS L. F. KVFVS
Q. AGRIVS C. F. CELER PR
II VIR
LANARIAS ET QVAE IN IEIS
SVNT. SVA. PEQ. FECER ec. ec.
In questa iscrizione che par di epoca poco distante
da quelli de' Luccei, Q. Fillio Rufo e Q. Agrio Celere
diconsi ancor come quelli PR cioè PRaetores , ed hanno
inoltre la caratteristica di Duumviri, il che non debbe
sembrare strano, potendo Rufo e Celere essere stati due
Pretori Primus Et Secundus come leggiamo' nelle stesse
iscrizioni di Ostia poco fa rammentate 4), ed aver per ciò
aggiunta la qualità di esser Duumviri cioè due 5), e po-
1) Mazzella Antichità di Pozzuoli Holstenii.
p. i8g. n. 12 edìz. del 1806. Capaccio 3) Ibid. p. 10.
Ilistor. Neapol. p. 175 ediz. 1607. 4) Nel Marini Iscriz. Alban, p. 56".
2) Fol.XlH, i5. colla indicazione Te- Praetor Primus. Confronta V Orelli n.
lesiae in Samnitibus in tempio in basi. 2204. Grutero p. CCCXCVIII , 7. Prue-
Colla stessa indicazione la riporta il tor II Sacm Folhani cioè Praetor
Grutero p. CLXXV. 4, colla giunta Secundus Ad Sacra Molisani. Vedi il
Pighius Smetio. Marini ibid. p. 58.
Anche nel Fabrelti Inscript. p. 606, 53 5) In Roma creavansi i Duumviri
si legge questa iscrizione, ma con diversa Sacrorum , ovver Sacris Faciundis,
lezione nel nome gentilizio de'Duumviri, a' quali incumbeva di compire alcune
chiamandoli Q. Pabius, e Q. Argius , funzioni sacre. Vedi Livio III, 10, V, i3.
e con la seguente singolare provenienza. VI, 5, "i-j.
Thessalonicae ex schedis Viri CI. Lucae