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Memorie della Regale Accademia Ercolanese di Archeologia — 7.1851

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Gervasio, Agostino: Intorno alla iscrizione puteolana de'Luccei: osservazioni
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https://doi.org/10.11588/diglit.10822#0304

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ago • GERVASIO

lità di dittatore in una iscrizione unica nel suo genere e
meramente sacra , come quella nella quale si tratta di up
voto fatto a Diana Nemorense da un C. Cornelio Trofi-
lar ne' municipii Latini magistrature, tra era il princeps di ogni tribù in clie era
le quali la dittatura , ufizio onorevole, spartito il popolo , del quale poteva dir-
ma ristretto a compiere sacre funzioni na- si il Tribuno ; serbava 1* albo de' citta-
zionali, egualmente che Trajano fu ditta- dini che appartenevano alla tribù ; li
tore del tempio di Diana Nemorense nelle chiamava a dare i suffragii, ed altre fun-
adjacenze di Aricia, e siccome Adriano zioni importanti esercitava v. Polluce
medesimo In Hetrurìa Praeluram gessi/, Vili. 108 ed ivi la nota dell'Hemster-
Spartian. ibid. , la qual pretura ho di huis e gli autori citati dal sig. professore
sopra osservato essere stata una carica A. Bòeckh Econ. publiqu. d'Athenes
onorifica e sacra in memoria dell'antica lib. IV. cap. 6.tom. 2. p.328. tradiiz.fran-
confederazione de'popoli dell'Etruria. cese del Laligant Paris 1828. Sembra che
Senza parlar poi dell'Edilità e del Duum- più fossero i Demarchi in Napoli, forse
viralo che anche esercitò Adriano nelle uno per Fratria (Strabon. lib. V. p. 24G
altre città latine , ov' esse eran forse le Casaub. Mqvti Vi rwv Ariy.dpxwv ovipara ).
supreme magistrature , vò notare ciò che Non era però il Demarco il supremo ma-
Sparziano istesso segue a narrare di altre gistrato, il quale da'greci monumenti Na-
cariche municipali da quel l'imperatore polelani de'tempi imperiali nel Grutero p.
accettale. Apud Neapolim Demarchus , CCCXXVI1, 11 e p. MXXVII, 5. appare
in patria sua Quinquennalis : et item che fosse stato l'Arconte. Dicasi lo stesso
Adriae Quinquennalis quasi in alia pa- della Quinquennalità conferita ad Adria-
tria, et AtJienis Archon fuit. Or queste no in Italica della Betica ch'era la sua pa-
magistrature non furono le supreme nelle tria, ed in Adria del Piceno donde traeva
anzidette città, ma bensi secondo i co- origine la sua famiglia, e ch'egli conside-
stumi del paese le più onorevoli e rispet ■ rava come un'altra patria. Per VArcon-
tate per le loro funzioni. 11 Demarco lato dall'imperatore medesimo esercitato
in Napoli antica era una magistratura in Atene, io penso che non sia stata la
onorevolissima , della quale sebben non suprema magistratura eponima di quella
si conoscano per alcun monumento le in- antica repubblica, ma bensi V Arconlato
combenze e le prerogative, pure se lice del Panellenio , da Adriano istituito ad
trarne indizio da simile magistratura in onor di Giove (Pausania lib. XVII!. 9.)
Atene , cui amavano per la loro origine a modo della sacra radunanza degli Am-
conformarsi i Napoletani, il Demarco fizioni ( Muller Aeginetica p. i5j• )>
 
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