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Memorie della Regale Accademia Ercolanese di Archeologia — 4,1.1852

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Quaranta, Bernardo: Di una pittura pompeiana allegorica rappresentante l'Agricoltura che si fa guidare dalla Luna: memoria
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https://doi.org/10.11588/diglit.14101#0046
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34 quaranta

scente. Non toccare , diceva, il letame se non quando è
scema. Castrerai verri, giovenchi, montoni, e capretti al-
lorché essa sarà mancante. Poni le uova a luna nuova.
Cuopri le radici degli alberi a luna piena. Ne' luoghi umidi
semina fra la luna vecchia e la nuova, e quattro giorni
intorno. Il grano e le civaie si vogliono ventilare e riporre
al fin della luna. Facciansi i semenzai quando la luna è
sopra terra, e poggisi il mosto, quando ella è sotterra ,
ed anche allora si tagli il legname e le altre cose, come
abbiamo detto altrove. Omnia, guae caeduntur, carpun-
tur, conduntur innocenlius decrescente luna, quam cre-
scente fiunt. Stercus, nisi decrescente luna , ne langito.
Verres , iuvencos , arietes , hoedos decrescente luna ca-
strato , ova luna nova supponilo. Scrobes lima piena
noctu facito. Arborum radices luna piena operilo. Humi-
dis locis interlunio serito, et circa interlujiium qualriduo.
Ventilari quoque frumenta ac legumina, et condì circa
extreniam lunam iubent : seminario,, quam luna supra
terram sit, fieri : calcari musta } quarti luna sub terra :
item materìes caedi, quaeque alia suis locis diximus.
Così pure la discorrono Columella Palladio 2), Var-
rò ne 3), e Vegezio 4).

La luna finalmente aveva un' influenza religiosa nel-
le opere de" campi ; perciocché essa determinava i giorni
fasti e nefasti, de'quali cosi Esiodo 5) :

AXkog 5' aXkQiinv aivet, rfxupoi fa <r*[(?a.(riv.

1) Lib. II, c. 5, n. ì, e Lib. XI 3) Lib. Ili, cap. 17 , n. g.
c. 3, n. 22. 4) Lib. I, cap. 3j , n. 2.

2) Lib. I, c. 8, n. 12. 5) H'fxsp. vers. 60.
 
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