MITO DI TALO 6l
stode de' suoi stati x), ma col quale ebbe poi a guerreg-
giare dopo il suo ritorno da quella spedizione 2). Quesie
stesse cose ripete pur Tzetze nelle sue cbiliadi 3) : nè
sapremmo dire da quale antico scrittore egli abbia tratta la
notizia clie fa il Talo di bronzo padre di questo Leuco,
della qual cosa nulla dice nè Licolrone nè^li altri che par-
lano di Leuco 4).
Queste sono le memorie che di Talo ci danno gli an-
tichi scrittori infino a noi pervenuti. L' antichità figurata
ci ha trasmesso anche diverse rappresentazioni del mito
relativo a quel personaggio; ma sono queste rimase lunga-
mente neglette e sconosciute dagli archeologi.
Nelle monete di argento della città di Phaeslus , una
delle più illustri dell'isola di Creta, vedesi frequentemente
il tipo di un uomo nudo alato , che si muove a gran passo
1) <$>v\ax.<x tÌ)S (iovctp^/otj. Lycophr.
Cassami, v. 1218. È notevole che Leuco
detto da Tzetze figlio di Talo esercita lo
stesso ufizio di QvXa^ die tanto fu proprio
di Talo.
2) O' Awkos rov ^akxov TxKoj rov
Kpir,toj HIV v'Òs , JiTlVI 'lS'j[a£v£Ùs t*|v (iùKfl-
Xs/av xa] ròy oTy.oi TrapiQtTa \<tt\ rr,f Tpui'i&t
à-rralpu), x. r. X. Tzctz. ad Lycophr. I. c.
E negli scolii al v. 431 racconta che
Iilomeneo tornato in Creta dalla guerra
Irojana ne fu scacciato wro Awxov ri 'A<j.v-
xov tùv Takuj.
3) Chili ad. Ili v. 2gi segg. ove
dice parlando di questo Leuco
Atvxov vraiùos rov Td\uios Awxov
tou ntaity,ou (v. 296).
4) Vedi gli scolii di Didimo e di
Eustazio ad Odyss.T v. 174 (pag. 1860
edit. liustath. Vom.) citati dal Meursio
Crei. pag. 147 seg., a'quali possono ag-
giugnersì quelli dello slesso Eustazio
ad Iliad. B v. 649 pag. 3i3. Leuco
dicesi ivi Osto» vals figlio adottivo di
Idomeneo. Il sig. Hoeck dice che queste
autorità di scrittori recenti intorno a cose
taciute da' più. antichi debbono ispirar
diffidenza ( Creta tom. II p. 4o5 ). E
perciò crediamo che di questo Amico o
Leuco uè pure un cenno trovisi nel per
altro accurato mitologicoHandwoerter-
buch del sig. Jacobi.
stode de' suoi stati x), ma col quale ebbe poi a guerreg-
giare dopo il suo ritorno da quella spedizione 2). Quesie
stesse cose ripete pur Tzetze nelle sue cbiliadi 3) : nè
sapremmo dire da quale antico scrittore egli abbia tratta la
notizia clie fa il Talo di bronzo padre di questo Leuco,
della qual cosa nulla dice nè Licolrone nè^li altri che par-
lano di Leuco 4).
Queste sono le memorie che di Talo ci danno gli an-
tichi scrittori infino a noi pervenuti. L' antichità figurata
ci ha trasmesso anche diverse rappresentazioni del mito
relativo a quel personaggio; ma sono queste rimase lunga-
mente neglette e sconosciute dagli archeologi.
Nelle monete di argento della città di Phaeslus , una
delle più illustri dell'isola di Creta, vedesi frequentemente
il tipo di un uomo nudo alato , che si muove a gran passo
1) <$>v\ax.<x tÌ)S (iovctp^/otj. Lycophr.
Cassami, v. 1218. È notevole che Leuco
detto da Tzetze figlio di Talo esercita lo
stesso ufizio di QvXa^ die tanto fu proprio
di Talo.
2) O' Awkos rov ^akxov TxKoj rov
Kpir,toj HIV v'Òs , JiTlVI 'lS'j[a£v£Ùs t*|v (iùKfl-
Xs/av xa] ròy oTy.oi TrapiQtTa \<tt\ rr,f Tpui'i&t
à-rralpu), x. r. X. Tzctz. ad Lycophr. I. c.
E negli scolii al v. 431 racconta che
Iilomeneo tornato in Creta dalla guerra
Irojana ne fu scacciato wro Awxov ri 'A<j.v-
xov tùv Takuj.
3) Chili ad. Ili v. 2gi segg. ove
dice parlando di questo Leuco
Atvxov vraiùos rov Td\uios Awxov
tou ntaity,ou (v. 296).
4) Vedi gli scolii di Didimo e di
Eustazio ad Odyss.T v. 174 (pag. 1860
edit. liustath. Vom.) citati dal Meursio
Crei. pag. 147 seg., a'quali possono ag-
giugnersì quelli dello slesso Eustazio
ad Iliad. B v. 649 pag. 3i3. Leuco
dicesi ivi Osto» vals figlio adottivo di
Idomeneo. Il sig. Hoeck dice che queste
autorità di scrittori recenti intorno a cose
taciute da' più. antichi debbono ispirar
diffidenza ( Creta tom. II p. 4o5 ). E
perciò crediamo che di questo Amico o
Leuco uè pure un cenno trovisi nel per
altro accurato mitologicoHandwoerter-
buch del sig. Jacobi.