106 AVELLINO
Scrivendo queste cose il sig. Creuzer seguiva le tracce
luminose del Bòttiger, il quale alcuni anni prima avea
sagacemente comparato Talo coli5 orientale Moloch. Già Io
Heyne avea sospettato che una statua di bronzo messa
da' Fenicii nel promontorio di Creta avesse data origine
al mito di Talo 1). Il Bòttiger ricordando i sagrifizii de'
figliuoli, che laccano i Cartaginesi ( fenicii ), esponendoli
nelle distese braccia della statua di bronzo di Saturno
( Moloch ), donde precipitavano nel sottoposto fuoco 2), ri-
cerca le tracce di simili sagrifizii umani usati da'Fenicii
ne' diversi lidi del mar Tirreno, e ne riconosce una in
Talo nella patria stessa del Minotauro, che è per lui anche
nella forma di bucranos analogo al fenicio Moloch 3). E
poiché, come sopra abbiamo detto, alcuni scrittori fanno
anche abitar Talo in Sardegna, ove pure i Fenicii si sta-
bilirono , l'erudito archeologo trae da ciò novella pruova
della sua opinione, che esso indichi gli umani sagrifizii,
cui i Fenicii sottoponevano i forestieri che aveano la sven-
tura di approdare alle loro coste 4). Questa spiegazione ,
l) Ad Apollodor. bibliolh. p. 8g.
a) Diodor. lib. XX c. i5.
3) Vedi la pag. 358 e segg. e 377 c
segg. delle Ideen zur Kunstmy Otologie.
Egli osserva che anche ritenendo Talo
per opera di Vulcano, e da lui dala a
Minosse, non può ammettersi quasi al-
cun'altra spiegazione.Crede un poetico or-
namento della scuola alessandrina l'opi-
nione, di cui dicemmo a pag.5oeseg.,che
Talo fosse slato un residuo della elà di
bronzo, ed osserva che tutti gli 'Ht^ctiTo-
TiVAra, sono automi come Talo.
4) Il Bòttiger non eleva alcun dubbio
sulla dimora di Talo in Sardegna , in-
torno alla quale veggansi le cose da noi
sopra notate pag. 43. Egli ravvisa quindi
in Talo un vivente idolo di Moloch
(_ Molochgoelze ) che si recava di Sar-
degna in Creta, e per conseguenza del sin-
cretismo, che pure stabilisce tra Moloch
ed il Minotauro, ritiene in Apollodoro
Scrivendo queste cose il sig. Creuzer seguiva le tracce
luminose del Bòttiger, il quale alcuni anni prima avea
sagacemente comparato Talo coli5 orientale Moloch. Già Io
Heyne avea sospettato che una statua di bronzo messa
da' Fenicii nel promontorio di Creta avesse data origine
al mito di Talo 1). Il Bòttiger ricordando i sagrifizii de'
figliuoli, che laccano i Cartaginesi ( fenicii ), esponendoli
nelle distese braccia della statua di bronzo di Saturno
( Moloch ), donde precipitavano nel sottoposto fuoco 2), ri-
cerca le tracce di simili sagrifizii umani usati da'Fenicii
ne' diversi lidi del mar Tirreno, e ne riconosce una in
Talo nella patria stessa del Minotauro, che è per lui anche
nella forma di bucranos analogo al fenicio Moloch 3). E
poiché, come sopra abbiamo detto, alcuni scrittori fanno
anche abitar Talo in Sardegna, ove pure i Fenicii si sta-
bilirono , l'erudito archeologo trae da ciò novella pruova
della sua opinione, che esso indichi gli umani sagrifizii,
cui i Fenicii sottoponevano i forestieri che aveano la sven-
tura di approdare alle loro coste 4). Questa spiegazione ,
l) Ad Apollodor. bibliolh. p. 8g.
a) Diodor. lib. XX c. i5.
3) Vedi la pag. 358 e segg. e 377 c
segg. delle Ideen zur Kunstmy Otologie.
Egli osserva che anche ritenendo Talo
per opera di Vulcano, e da lui dala a
Minosse, non può ammettersi quasi al-
cun'altra spiegazione.Crede un poetico or-
namento della scuola alessandrina l'opi-
nione, di cui dicemmo a pag.5oeseg.,che
Talo fosse slato un residuo della elà di
bronzo, ed osserva che tutti gli 'Ht^ctiTo-
TiVAra, sono automi come Talo.
4) Il Bòttiger non eleva alcun dubbio
sulla dimora di Talo in Sardegna , in-
torno alla quale veggansi le cose da noi
sopra notate pag. 43. Egli ravvisa quindi
in Talo un vivente idolo di Moloch
(_ Molochgoelze ) che si recava di Sar-
degna in Creta, e per conseguenza del sin-
cretismo, che pure stabilisce tra Moloch
ed il Minotauro, ritiene in Apollodoro