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superarlo nel mirabile. Escogitò quindi un anfiteatro no-
vissimo d'invenzione e di struttura, e quel che più mon-
ta trovò chi lo esegui: anfiteatro, il quale scompartivasi
la mattina in due teatri mobili sopra due grandissimi per-
ni , che situandosi dosso a dosso davano luogo a spetta-
coli scenici, in modo che 1'una scena col suo strepito non
distornasse l'altra. Al dechinar del giorno, i due teatri,
portando pensili, come in due smodati navigli, le 55 Tri-
bù del popolo Romàno, rigiravano rapidamente sopra sè
stessi, e volti faccia a faccia si ricongiungevano insieme ,
e formavano un solo anfiteatro, ove davansi giuochi gla-
diatori!'. E perchè in questo meccanismo Lutto avesse del-
l'ingegnoso e del mirabile, le tavole delle due scene , in-
nanzi il movimento di conversione de'due teatri, si erano
già da se stesse partite, onde Y interno si trovasse nella
congiunzione tutto sgombro e pronto allo spettacolo. Ma
pregio è dell' opera udire lo stesso Plinio narrar mara-
vigliando sì straordinaria invenzione: C. Curio duo theatra
fecit amplissima e Ugno, cardinum singulorum versatili
suspensa libramento, in quibus utrisque antemeridiano
ludorum spectaculo edito inter se aversis , ne invicem
obstreperent scenae ; repente circumaclis, ut contra sla-
rent, postremo jam die discedentibus tabulis, et cornibus
in se coeunlibus,faciebat amphitheatrum, et gladiatorum
spectacula edebat, ipsum magis auctoratum populum Jlo-
manum circumferens. Quid enim mirelur quisque in hoc
primum, inventorem , an inventum? artificem, qn aucto-
rem ? parere , an Jubere ?......Super omnia erìt populi
furor, sedere ausi tam infida instabilique sede.....Ecce
superarlo nel mirabile. Escogitò quindi un anfiteatro no-
vissimo d'invenzione e di struttura, e quel che più mon-
ta trovò chi lo esegui: anfiteatro, il quale scompartivasi
la mattina in due teatri mobili sopra due grandissimi per-
ni , che situandosi dosso a dosso davano luogo a spetta-
coli scenici, in modo che 1'una scena col suo strepito non
distornasse l'altra. Al dechinar del giorno, i due teatri,
portando pensili, come in due smodati navigli, le 55 Tri-
bù del popolo Romàno, rigiravano rapidamente sopra sè
stessi, e volti faccia a faccia si ricongiungevano insieme ,
e formavano un solo anfiteatro, ove davansi giuochi gla-
diatori!'. E perchè in questo meccanismo Lutto avesse del-
l'ingegnoso e del mirabile, le tavole delle due scene , in-
nanzi il movimento di conversione de'due teatri, si erano
già da se stesse partite, onde Y interno si trovasse nella
congiunzione tutto sgombro e pronto allo spettacolo. Ma
pregio è dell' opera udire lo stesso Plinio narrar mara-
vigliando sì straordinaria invenzione: C. Curio duo theatra
fecit amplissima e Ugno, cardinum singulorum versatili
suspensa libramento, in quibus utrisque antemeridiano
ludorum spectaculo edito inter se aversis , ne invicem
obstreperent scenae ; repente circumaclis, ut contra sla-
rent, postremo jam die discedentibus tabulis, et cornibus
in se coeunlibus,faciebat amphitheatrum, et gladiatorum
spectacula edebat, ipsum magis auctoratum populum Jlo-
manum circumferens. Quid enim mirelur quisque in hoc
primum, inventorem , an inventum? artificem, qn aucto-
rem ? parere , an Jubere ?......Super omnia erìt populi
furor, sedere ausi tam infida instabilique sede.....Ecce