CRONACA GRECA. 320
F atto che si campava di colà per occulta fuga. MAPION
TON TnATON EN IIPAENE^Tm £TKKAEI£a£ AIAAIAPA-
£KONTA AnEKTEINEN. Ma sulla circostanza della morte
di Mario variano gli scrittori. Velleio scrisse, che fu colto
dai Sillani , quando usciva da un condotto coperto. De-
speratis rebus suis C. Marius adolescens per cuniculos,
qui miro opere fabricati in diversas agroru/n partes fe-
runt conatus erunvpere, cum /bramine e terra emersis-
set, a disposiéis in id ìpsum interemptus est. ( Velici.
L. II c. 27. ). Diodoro e Strabone tengono, che fosse mor-
to nella fossa. Karia-rpi\j/sv àrvx^S «ròv fiiòv cru^i^w/co? h
Tri Sicópvyi ( Diod. Sic. excerpt. L. XXVVII). r0.v Stcopvyajv
tv y.i(jf. Mdpios <xokiopxovyLivos àrfiùocvi. ( Strab. L. V. ). Altri
scrisse che perì avroxu'pvs, sua manu, altri, che mutuis
ictibus cimi minore fratre Telesino una obsesso et erum-
pente, ed Appiano che si accorda coi primi, Hpcttvwrwi,
dice, <ròjy tfoXiv <ruJ AouxpviTt'uj <rtxpé<5oarxv, M.ocpibu xct<TctdSvTO$
|g rrc&Pps; vvcovóiiov , xcxl [/.irà. fìpccyy xoà àvikóvrog ìdurov. Dio-
doro, e Valerio Massimo notano essersi in ciò servito del
ministero di un suo schiavo. Il nostro Cronista segue an-
che in questo luogo la narrazione del coevo Velleio, che
i Sillani lo uccisero mentre sboccava dal condotto.
L. 29, 3o. A* TO XTAA A% AIKTATOP ErENETO.La dit-
tatoria di Siila vien fissata qui al 673 di Roma, e ci conferma
la correzione del luogo di Velleio sostenuta dal Burmanno,
ove pose CXX in vece del CXXIII ammesso dal Popma,
e del CXXI che il Gronovio vi voleva con 1' autorità di
qualche manoscritto. Annibale, dice Velleio, tornò in Africa
cento venti anni prima della dittatoria di Siila. Quippe
F atto che si campava di colà per occulta fuga. MAPION
TON TnATON EN IIPAENE^Tm £TKKAEI£a£ AIAAIAPA-
£KONTA AnEKTEINEN. Ma sulla circostanza della morte
di Mario variano gli scrittori. Velleio scrisse, che fu colto
dai Sillani , quando usciva da un condotto coperto. De-
speratis rebus suis C. Marius adolescens per cuniculos,
qui miro opere fabricati in diversas agroru/n partes fe-
runt conatus erunvpere, cum /bramine e terra emersis-
set, a disposiéis in id ìpsum interemptus est. ( Velici.
L. II c. 27. ). Diodoro e Strabone tengono, che fosse mor-
to nella fossa. Karia-rpi\j/sv àrvx^S «ròv fiiòv cru^i^w/co? h
Tri Sicópvyi ( Diod. Sic. excerpt. L. XXVVII). r0.v Stcopvyajv
tv y.i(jf. Mdpios <xokiopxovyLivos àrfiùocvi. ( Strab. L. V. ). Altri
scrisse che perì avroxu'pvs, sua manu, altri, che mutuis
ictibus cimi minore fratre Telesino una obsesso et erum-
pente, ed Appiano che si accorda coi primi, Hpcttvwrwi,
dice, <ròjy tfoXiv <ruJ AouxpviTt'uj <rtxpé<5oarxv, M.ocpibu xct<TctdSvTO$
|g rrc&Pps; vvcovóiiov , xcxl [/.irà. fìpccyy xoà àvikóvrog ìdurov. Dio-
doro, e Valerio Massimo notano essersi in ciò servito del
ministero di un suo schiavo. Il nostro Cronista segue an-
che in questo luogo la narrazione del coevo Velleio, che
i Sillani lo uccisero mentre sboccava dal condotto.
L. 29, 3o. A* TO XTAA A% AIKTATOP ErENETO.La dit-
tatoria di Siila vien fissata qui al 673 di Roma, e ci conferma
la correzione del luogo di Velleio sostenuta dal Burmanno,
ove pose CXX in vece del CXXIII ammesso dal Popma,
e del CXXI che il Gronovio vi voleva con 1' autorità di
qualche manoscritto. Annibale, dice Velleio, tornò in Africa
cento venti anni prima della dittatoria di Siila. Quippe