cronaca g r e c a. 3ab
cronologica ha dato a questo Tolomeo il cognome di Fi-
scone, ed aggiungo, che il Petavio vi si attiene. Mi rivol-
go ora al supplemento. Dell'articolo è rimasto appena
*r2jKON EU T2JEN ETH-^<E, donde non appar di che avve-
nimento tenesse quivi memoria il Cronologo. Ma studiando
nei fatti di Latiro di quest' anno 674 ho fiducia di propor-
re ? che vi si discorresse della guerra Tebana, e gli avanzi
mi vi confermano; perlocchè tento di supplire.
'A<p' ov TlroXBixaTOt *T2jK«N En
ì ©Kj'jSnv iV«?»$hQ£$EK ETH
Che se alcuno tenendosi alla opinione del cronista, che
dà a questo Tolomeo il soprannome di Fi scone credesse aver
egli scritto quasi a distinzion del primo , 6 Nicórtpog i&vtrxcov ,
10 non mi oppongo, anzi parmi si possa questo appellativo
ritenere invece di Tlroktiioùog per 1' autorità di Diodoro Si-
ciliano , che cosi chiamollo. Il luogo è citato da Giorgio
Sincello: Aiódwpog Si (fina-h ò'ti 6 Nscó^rspog TlroXiixaTo? ìfioicriXwcrt,
(V. Scalig. in Exercit. Euseb. p. 54).
L. 33. Di questo avvenimento rimangono appena cin-
que lettere M>IAA, e taluno crederà troppo conghietlurale
11 volervi indovinare ciò, che vi si contenesse. Chiederò
quindi licenza di proporre quello, che io ne penso, ed è
un sospetto che ci dicesse qui alcuna cosa di Tolomeo A-
lessandro il secondo dei tre, che il Mai ha dimostrato con-
tra dell'Eckhel, del Visconti, e dello Champollioo , i quali
ne ammettevano soli due ( Mai Class. Auct. T. II. p.
235 nota 2). Questo figlio del primo Alessandro, e fratello
del Latiro avea sposata la sorella Berenice, alla quale nel
diciannovesimo giorno del matrimonio, e non del suo regno
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cronologica ha dato a questo Tolomeo il cognome di Fi-
scone, ed aggiungo, che il Petavio vi si attiene. Mi rivol-
go ora al supplemento. Dell'articolo è rimasto appena
*r2jKON EU T2JEN ETH-^<E, donde non appar di che avve-
nimento tenesse quivi memoria il Cronologo. Ma studiando
nei fatti di Latiro di quest' anno 674 ho fiducia di propor-
re ? che vi si discorresse della guerra Tebana, e gli avanzi
mi vi confermano; perlocchè tento di supplire.
'A<p' ov TlroXBixaTOt *T2jK«N En
ì ©Kj'jSnv iV«?»$hQ£$EK ETH
Che se alcuno tenendosi alla opinione del cronista, che
dà a questo Tolomeo il soprannome di Fi scone credesse aver
egli scritto quasi a distinzion del primo , 6 Nicórtpog i&vtrxcov ,
10 non mi oppongo, anzi parmi si possa questo appellativo
ritenere invece di Tlroktiioùog per 1' autorità di Diodoro Si-
ciliano , che cosi chiamollo. Il luogo è citato da Giorgio
Sincello: Aiódwpog Si (fina-h ò'ti 6 Nscó^rspog TlroXiixaTo? ìfioicriXwcrt,
(V. Scalig. in Exercit. Euseb. p. 54).
L. 33. Di questo avvenimento rimangono appena cin-
que lettere M>IAA, e taluno crederà troppo conghietlurale
11 volervi indovinare ciò, che vi si contenesse. Chiederò
quindi licenza di proporre quello, che io ne penso, ed è
un sospetto che ci dicesse qui alcuna cosa di Tolomeo A-
lessandro il secondo dei tre, che il Mai ha dimostrato con-
tra dell'Eckhel, del Visconti, e dello Champollioo , i quali
ne ammettevano soli due ( Mai Class. Auct. T. II. p.
235 nota 2). Questo figlio del primo Alessandro, e fratello
del Latiro avea sposata la sorella Berenice, alla quale nel
diciannovesimo giorno del matrimonio, e non del suo regno
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