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niente gode riputazione di scrittore fedele ed esatto nelle
cose isteriche , politiche, naturali , e religiose dei luoghi
che descrive, facendo menzione della seconda grotta inca-
vata da Coccejo nei contorni del lago Averno, quella cioè
che da Pozzuoli menava inverso la nuova città in.Baja,
mette con saggio avvedimento, a causar d'equivoco, due
sensibili indicazioni: la i.a quella di separar le due voci
vsav e WoXfl'j la 2.a quella di aggiugnervi a soprappiù di chia-
rezza- &m <roag Ba'ìaig. Quasi antiveggendo le future allucina-
zioni volesse dire: Notate bene, che io intendo favellare di
una città nuova, non già di Napoli, e questa città nuova
in Baja, non al di là di Pozzuoli, che non ancora varcai,
e de'quali luoghi farò parola in appresso. A questo inten-
dimento ho diviso, parlando di questa nuova città in Baja,
le due voci vsxv e tfokiv, perchè quantunque NzavroXig in una
parola significhi nuova città, non ogni nuova città si ap-
pella NésmtoTu? , vocabolo già divenuto tutto proprio di una
città, che giace in altro seno che non è quello di Baja ,
ove ora sono , e che sto attualmente descrivendo. Così par
che ragioni il nostro Geografo , o questo discorso almeno
gli prestano evidentemente le due succennate avvertenze ;
quella di denotare una città nuova, non già la nostra Na-
poli , e l'altra d'indicarla in Baja. La giacitura stessa delle
parole non naturale, ma arbitraria, depone a favore della
seconda avvertenza. Le parole est* rais Bai'a/s non sono in
sito , e per serbare Y ordine logico del pensiero andrebbero
meglio collocate immediatamente dopo quelle violv vrokiv -,
cioè a dire: cunicolo tirato verso la nuova città in Baja da
Pozzuoli, e non già, come trovansi nel Greco: cunicolo tiralo
niente gode riputazione di scrittore fedele ed esatto nelle
cose isteriche , politiche, naturali , e religiose dei luoghi
che descrive, facendo menzione della seconda grotta inca-
vata da Coccejo nei contorni del lago Averno, quella cioè
che da Pozzuoli menava inverso la nuova città in.Baja,
mette con saggio avvedimento, a causar d'equivoco, due
sensibili indicazioni: la i.a quella di separar le due voci
vsav e WoXfl'j la 2.a quella di aggiugnervi a soprappiù di chia-
rezza- &m <roag Ba'ìaig. Quasi antiveggendo le future allucina-
zioni volesse dire: Notate bene, che io intendo favellare di
una città nuova, non già di Napoli, e questa città nuova
in Baja, non al di là di Pozzuoli, che non ancora varcai,
e de'quali luoghi farò parola in appresso. A questo inten-
dimento ho diviso, parlando di questa nuova città in Baja,
le due voci vsxv e tfokiv, perchè quantunque NzavroXig in una
parola significhi nuova città, non ogni nuova città si ap-
pella NésmtoTu? , vocabolo già divenuto tutto proprio di una
città, che giace in altro seno che non è quello di Baja ,
ove ora sono , e che sto attualmente descrivendo. Così par
che ragioni il nostro Geografo , o questo discorso almeno
gli prestano evidentemente le due succennate avvertenze ;
quella di denotare una città nuova, non già la nostra Na-
poli , e l'altra d'indicarla in Baja. La giacitura stessa delle
parole non naturale, ma arbitraria, depone a favore della
seconda avvertenza. Le parole est* rais Bai'a/s non sono in
sito , e per serbare Y ordine logico del pensiero andrebbero
meglio collocate immediatamente dopo quelle violv vrokiv -,
cioè a dire: cunicolo tirato verso la nuova città in Baja da
Pozzuoli, e non già, come trovansi nel Greco: cunicolo tiralo