( 79 )
procedit, donec ad dexteram fleetens, ire per sectum mon-
tem Baiano sinui praetentum pergit, et Cumas respicit.
Hinc Geograplius unam eamdcmque cryptam descriptu-
rus , nunc eam asro <rov Aopvov I^XP1 5WtH$ > a^ divento
Cumas usque, nunc w Aixaixpxixs tiri <raisBa'iai$, Puieolis
sitpra Baias, ex aequo repetit. Alterum horum fortasse
satis erat , sed ad absolntam cryptae descriptionem u-
trumque necessarium. — Siamo sempre alle stesse diffi-
coltà. Non solo il compendiator di Strabone, ma Strabone
istesso nomina non una grotta, ma due, quella dell'A-
verno e quella che andava a Napoli , situili tra loro per-
chè cavate ad imitazione delle opere de'Cimmerii. Ora
rome della prima dice, che prendeva origine dall'Averno
abitato da' Cimmerii, cosi della seconda parlando doveva
anche dire che da un luogo abitato da' Cimmerii anche
veniva ; epperò il Aixaiapxia,? <raig Baiaig è forza che
sia unito coli' irti NsacroXiv. Poi neppure Edipo avrebbe
indovinato , che nelle parole del nitido ed elegante Stra-
bone, come son ordinate dall'Ignarra, si parlasse di una
stessa grotta. E quando il geografo aveva detto, che la
grotta andava dall'Averno a Cuma, non sarebbe stalo egli
inutile aggiungere , che essa partiva sx Auauxpx^? t<xi <roug
Baia;?? Se \\<xi Taig Batate era parte sostanziale della descri-
zione, non doveva forse trovarsi là dove la prima volta di
essa si parla , e stare insieme col Iwpvyos avo <rov Aopvov
piXpi Kuptyi5? Ora se il Geografo dice che una grotta da Coc-
ceio aperta andava fino a Cuma, se questa per l'Ignarra era
quella stessa che in altri termini si estendeva da Pozzuoli
passando per Baia *, allora Strabone avrebbe dovuto dire
procedit, donec ad dexteram fleetens, ire per sectum mon-
tem Baiano sinui praetentum pergit, et Cumas respicit.
Hinc Geograplius unam eamdcmque cryptam descriptu-
rus , nunc eam asro <rov Aopvov I^XP1 5WtH$ > a^ divento
Cumas usque, nunc w Aixaixpxixs tiri <raisBa'iai$, Puieolis
sitpra Baias, ex aequo repetit. Alterum horum fortasse
satis erat , sed ad absolntam cryptae descriptionem u-
trumque necessarium. — Siamo sempre alle stesse diffi-
coltà. Non solo il compendiator di Strabone, ma Strabone
istesso nomina non una grotta, ma due, quella dell'A-
verno e quella che andava a Napoli , situili tra loro per-
chè cavate ad imitazione delle opere de'Cimmerii. Ora
rome della prima dice, che prendeva origine dall'Averno
abitato da' Cimmerii, cosi della seconda parlando doveva
anche dire che da un luogo abitato da' Cimmerii anche
veniva ; epperò il Aixaiapxia,? <raig Baiaig è forza che
sia unito coli' irti NsacroXiv. Poi neppure Edipo avrebbe
indovinato , che nelle parole del nitido ed elegante Stra-
bone, come son ordinate dall'Ignarra, si parlasse di una
stessa grotta. E quando il geografo aveva detto, che la
grotta andava dall'Averno a Cuma, non sarebbe stalo egli
inutile aggiungere , che essa partiva sx Auauxpx^? t<xi <roug
Baia;?? Se \\<xi Taig Batate era parte sostanziale della descri-
zione, non doveva forse trovarsi là dove la prima volta di
essa si parla , e stare insieme col Iwpvyos avo <rov Aopvov
piXpi Kuptyi5? Ora se il Geografo dice che una grotta da Coc-
ceio aperta andava fino a Cuma, se questa per l'Ignarra era
quella stessa che in altri termini si estendeva da Pozzuoli
passando per Baia *, allora Strabone avrebbe dovuto dire