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catura del Cerbalo, la rendeva navigabile i), e per V in-
grato suolo di secco e duro tufo formato, era diminuita al
segno dopo il breve giro di otto anni, cioè nel 566 di Ro-
ma , che furono scritti altri coloni per ripopolarla 2). A
queste deduzioni di colonie sembra che abbia voluto allu-
dere Frontino 3) quando scrisse Sipontum ea lege et fini-
tione est, qua et ager Saìapinus, rammentando nel tem-
po istesso le condizioni colle quali fu assegnato il di lei ter-
ritorio, e quello delle altre convicine città della Daunia
poste intorno al monte Gargano.
Dello stato misero della colonia Sipontina non molto
dopo all' epoca di sopra riferita, puossi trarre argomento
da quanto scrisse Cicerone nella seconda Orazione contro
la legge Agraria del Tribuno Servilio Rullo , che fu reci-
tata nel 690 di Roma al primo entrar del suo consolato 4).
Ecco come si espresse per dissuadere questa legge al popo-
lo : Vos vero Quirites si me audire vultis, retinete isiàm
possessionem gratiae et libertatis suffragiorum ec, ( cioè
Roma ) nisi forte mavultìs reliciis his rebus atque hac luce
in sipontina siccitate , aut in Solapinorum pestilentiae
finibus Rullo duce collocari.
Se debbe credersi a Monsignore Sarnelli che alcune
poche memorie scrisse intorno a questa antica città5), i
1) Strabone 1. c. autore poi nomina l'agro Sipontino p.i io
2) Livio XXXIX, 23. pel quale dice: Iterpopulo nondebe-
3) De Colon. Goes. p. 127. Della tur____centuriis quadrati* ìnjugera'R.
Colonia di Salpi dice Frontino che Ut- CC. ut lege Sempronia et Julia,
tore termìnatur. Finitur finitimis mu- 4) c- 2-
vìis, aquarum ductibus,fossis. In 5) Innanzi la Cronologìa dei fe-
centuriis singulis jugera CC Lo stesso scovi ed Arcivescovi Sipontini ec. In
catura del Cerbalo, la rendeva navigabile i), e per V in-
grato suolo di secco e duro tufo formato, era diminuita al
segno dopo il breve giro di otto anni, cioè nel 566 di Ro-
ma , che furono scritti altri coloni per ripopolarla 2). A
queste deduzioni di colonie sembra che abbia voluto allu-
dere Frontino 3) quando scrisse Sipontum ea lege et fini-
tione est, qua et ager Saìapinus, rammentando nel tem-
po istesso le condizioni colle quali fu assegnato il di lei ter-
ritorio, e quello delle altre convicine città della Daunia
poste intorno al monte Gargano.
Dello stato misero della colonia Sipontina non molto
dopo all' epoca di sopra riferita, puossi trarre argomento
da quanto scrisse Cicerone nella seconda Orazione contro
la legge Agraria del Tribuno Servilio Rullo , che fu reci-
tata nel 690 di Roma al primo entrar del suo consolato 4).
Ecco come si espresse per dissuadere questa legge al popo-
lo : Vos vero Quirites si me audire vultis, retinete isiàm
possessionem gratiae et libertatis suffragiorum ec, ( cioè
Roma ) nisi forte mavultìs reliciis his rebus atque hac luce
in sipontina siccitate , aut in Solapinorum pestilentiae
finibus Rullo duce collocari.
Se debbe credersi a Monsignore Sarnelli che alcune
poche memorie scrisse intorno a questa antica città5), i
1) Strabone 1. c. autore poi nomina l'agro Sipontino p.i io
2) Livio XXXIX, 23. pel quale dice: Iterpopulo nondebe-
3) De Colon. Goes. p. 127. Della tur____centuriis quadrati* ìnjugera'R.
Colonia di Salpi dice Frontino che Ut- CC. ut lege Sempronia et Julia,
tore termìnatur. Finitur finitimis mu- 4) c- 2-
vìis, aquarum ductibus,fossis. In 5) Innanzi la Cronologìa dei fe-
centuriis singulis jugera CC Lo stesso scovi ed Arcivescovi Sipontini ec. In