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Clic Ruggiero abbia assunto il titolo' di Pius poiens rex
et christianorum adjìitor, si rileva primamente da un diploma
di Ruggiero del 1130, riportato dal Montfaucon *) il quale con-
tiene la identica intitolazione del nostro: ma evvi tra loro una
grandissima differenza di scrittura, come può ravvisarsi a colpo
d'occhio da chiunque voglia osservarli in confronto. In quello
pubblicato dal Montfaucon, a prescindere dalla parola Poyepioc,
che presenta a prima vista qualche difficoltà, tutti gli altri ele-
menti, che compongono le voci destinate a dinotare i titoli com-
petenti a Ruggiero, sono di una forma facile, chiara ed intel-
ligibile , tal che le abbreviazioni che contengono si possono
agevolmente interpetrare. Al contrario la intitolazione racchiu-
sa nel verso in esame , presenta una difficoltà di gran lunga
maggiore, tanto per la formazione delle lettere, quanto per le
, abbreviature, e soprattutto avuto riguardo a quella specie di
gergo, nel quale le parole compendiate si veggono avvolte, per
modo che han richiesto tempo e fatica per esser deciferate.
Questo nuovo documento, il quale ora forma parte di una serie
di oltre centoquaranta carte greche, quante se ne conservano
nel Grande Archivio del Regno, porge un novello argomento a
maggiormente confermare, non solo la facile intitolazione resa
dal Montfaucon, ma ancora tutte le altre, che anderò divisando.
In secondo luogo credo necessario far menzione di altro
rinomatissimo diploma dello stesso Ruggiero, e dello stesso
anno 1130, dato in Palermo, e riportato da'nostri storici2),
col quale concedette al monastero di Cava la chiesa di S. Ar-
1) Summonte Lib. Ili, pag. 239, Gian- 2) Suramonle, loc. cit..
none Lib. XI, cap. 4.
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Clic Ruggiero abbia assunto il titolo' di Pius poiens rex
et christianorum adjìitor, si rileva primamente da un diploma
di Ruggiero del 1130, riportato dal Montfaucon *) il quale con-
tiene la identica intitolazione del nostro: ma evvi tra loro una
grandissima differenza di scrittura, come può ravvisarsi a colpo
d'occhio da chiunque voglia osservarli in confronto. In quello
pubblicato dal Montfaucon, a prescindere dalla parola Poyepioc,
che presenta a prima vista qualche difficoltà, tutti gli altri ele-
menti, che compongono le voci destinate a dinotare i titoli com-
petenti a Ruggiero, sono di una forma facile, chiara ed intel-
ligibile , tal che le abbreviazioni che contengono si possono
agevolmente interpetrare. Al contrario la intitolazione racchiu-
sa nel verso in esame , presenta una difficoltà di gran lunga
maggiore, tanto per la formazione delle lettere, quanto per le
, abbreviature, e soprattutto avuto riguardo a quella specie di
gergo, nel quale le parole compendiate si veggono avvolte, per
modo che han richiesto tempo e fatica per esser deciferate.
Questo nuovo documento, il quale ora forma parte di una serie
di oltre centoquaranta carte greche, quante se ne conservano
nel Grande Archivio del Regno, porge un novello argomento a
maggiormente confermare, non solo la facile intitolazione resa
dal Montfaucon, ma ancora tutte le altre, che anderò divisando.
In secondo luogo credo necessario far menzione di altro
rinomatissimo diploma dello stesso Ruggiero, e dello stesso
anno 1130, dato in Palermo, e riportato da'nostri storici2),
col quale concedette al monastero di Cava la chiesa di S. Ar-
1) Summonte Lib. Ili, pag. 239, Gian- 2) Suramonle, loc. cit..
none Lib. XI, cap. 4.
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