Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

Memorie della Regale Accademia Ercolanese di Archeologia — 8.1856

DOI Artikel:
Quaranta, Bernardo: Sopra un licnuco pensile di bronzo disotterrato in Pompei
DOI Seite / Zitierlink:
https://doi.org/10.11588/diglit.14098#0300
Überblick
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
( 284 )

onde, che gli ricordano l'origine della madre, e la concliiglia
che le fu culla. Epperò attonito si rimane chiunque guardi
questo maravigliosissimo bronzo. Poiché , siccome cantava
l'immortale Alighieri4) :

U animo, eli è creato ad amar, presto
Ad ogni cosa è mobile che piace,
Tosto che dal piacer in atto è desto.

E sorprendente ci riesce oltre modo e giocondo il considerare
come quanto sembri a prima vista esservi di bizzarro e ca-
priccioso in questo lavoro, tutto, chi ben rifletta, muova dalla
più squisita scella e dal più acuto raziocinio. Che se dicem-
mo aver gli antichi adoperato questo soprammirabile monu-
mento ad uso di licnuco, ossia di lucerniere: la storia dell'ar-
te e le figure de' monumenti ci son preste per dare a questa
definizione il più saldo appoggio, che in materia sì fatta desi-
derare si possa. Si noti primamente , essere la coda del delfino

stretta da un anello 2), cui son raccomandate due catenuzze 3)
che terminano in altri due anelli4), i quali potevan servire,
vuoi per farvi passare un arpioncino che il licnuco fermasse
ad una parete per esempio, vuoi per tenerlo sospeso, vuoi final-
mente per attaccar loro qualche cosa che il tempo ha distrutta.
Che che ne sia non si può mai abbastanza lodare la ricercata
industria con che questo bronzo fu condotto, poiché non solo
poteva esser posato comodamente sopra una superficie piana,

1) Purg. IV, 401. tera d, e lettera e.
2} Tav. II, fig. 1, C e fig. 2, c. 4) Tav. cit. fig. 2, lei. e, d, corrispon-

3) Tav. II, fig. 1, D, E; che si veggono denti a J), E, della fig. I.
intere nella fig. 2 della stessa tavola, let-
 
Annotationen