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Guattani, Giuseppe Antonio [Editor]
Memorie enciclopediche romane sulle belle arti, antichita etc — 3.1806 [Cicognara, 1324C]

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Roma
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https://doi.org/10.11588/diglit.8991#0049
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37

- - ' Urinili——MIMI» "

(T—--------

«legnò" che se ne faccia in questi fogli pubblica ed onorata
menzione. Consiste il medesimo in un bassorilievo, destinato
a decorare una stanza sepolcrale , che P immortale Necker co-
struir fece per la sua famiglia , e dove riposano i corpi di
ambedue i conjugi, conservati pervia di un fluido spiritoso p.
iti urne di cristallo , quasi fosser viventi .

Noti a Roma sono i talenti di Madame de Stael, degna
figlia di genitore sì illustre , per aver ella fatto due anni so-
no , non senza profìtto , lunga dimora fra questi colli. Alla
sua filiale pietà sembrando poco quella paterna tomba , pensò-
di aggiuntarle del suo qualche decoro, coir ordinare al Sig.
Tieck P esecuzione di un Bassorilievo , sopra un"1 idea sua pro-
pria, tratta in gran parte, a quel che pare, dalle antiche A-
poteosi Romane ; e forse frutto delie osservazioni, e corse an-
tiquarie elvella in quel tempo fece con noi, per queste ro-
vine , quanto ammirabili, altrettanto instruttive .

Ha volato ella dunque che il Bassorilievo rappresenti se:
stessa dolente, inginocchiata innanzi F urna che racehiude le
care spoglie ; e coperta nel viso . Quanto esprime quel velo
F intenso dolore ! Come lascia il campo allo spettatore di fi-
gurarselo estremo ; e tale , cui, a dovutamente rappresentarlo,
sul volto, non giungerebbe talvolta Fentusiasmo, e il valore
elei più fervido artista,! Si ricordò al certo la Dama il velo di
Agamennone , quello di Cesare ; e forse ebbe in vista in quel:
momento la celebre nostra statua di S. Cecilia giacerne del
Maderno , a cui la mancanza della faccia , nascosta alio Spet-
tatore , anzi che togliere, sembra aggiungere al gentil simula-
cro forza, ed espressione. Sieguepiù in alto il Padre, in aito-
di sollevarsi da terra così, che stendendo alla figlia una ma-
no , quasi non sapesse staccarsene , per F altra viene rapito
non che trasportato al Gielo dalla sua cara Metà, estinta pri-
ma di lui , e già fatta indigena dell' Olimpo .

Parlando di questo lavoro -, bisogna che circa la somiglianza
delle teste ci attenghiamo al giudizio di coloro crT ebbero la
sorte di conoscere gP illustri personaggi ; i quali unitamente
attestano essere ambedue ritratti verissimi 9 ed al vivo espres-
si . Circa Fèsecuzione possiamo asserire di averci ritrovati, in-
sieme uniti 5: molti e molti pregj di. un valojpso, artista ? di un
 
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