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ai di dentro e dei tutto vuoto , Io che alla prima si comprese
dalla estrema leggerezza de’ medesimi, e si vide da poi, quando
per disgrazia uno di essi si ruppe . Fu anche trovata presso
loro una tazza, delle fiale lacrimatorie , e una lucerna istoria-
ta . Alla donna vicino si rinvenne altresì uno specchio rotto ,
della consueta mistura : notisi bene , che la detta lucerna, esi-
stente ancora in tutta la sua conservazione , porta scolpito il
fatto Romano , di quando Tarquinio con lo stile alla mano
sorprese Lucrezia .
Dalla distinzione del luogo che aveano i due conjugi
e dal vedersi che a differenza degli altri furono rappresentati
in figure , e allegoricamente l’una in forma di Venere , l’altra
di Mercurio , si fa chiaro che il maschio dovette essere o il più.
qualificato della famiglia, o il fondatore dell’Avello , o il capo
della Prosapia . Sebbene il lavoro di queste due figure Qa') non
possa dirsi di vino stile sublime, non si può per altro negare
che sia semplice e buono . Quella senza dubbio che più im-
pegna l’osservatore , è la figura dell’uomo , a cui tutti si ve-
dono dati dall’artefice gli attributi più caratteristici di Mercurio,
le ali, la borsa , il caduceo , il pallio , con anche di più il
cornucopia terminante in quella punta aguzza , che l’Agostini
riconobbe per il vomero , con cui si ara la terra , O per
l’ancora , necessaria alla navigazione del mare , il cui coni"
/ mercio , quanto quello che nasce dalla coltivazione , forma parte
dell’abbondanza , di cui è simbolo il corno .
Giova per incidenza il riflettere , che sebbene questo in-
vidiabile corno non disconvenga a Mercurio , così per esser*
egli il Dio de’Mercanti , come per quella tal sua grotta de:
scritta ne’versi attribuiti ad Orfeo ;
Cuique homìnum prudens cor placet
in peroptabìle antrum accedere Mercurii
Ubi ìlle omnìs generis honorum reposuit , (fr)
è nondimeno cosa rara il trovarlo con questo Nume . Il più
gran collettore di Antichi monumenti lo confessa egli stesso.
E 2
La grandezza è poco meno scarsi, la donna cinque e mezzo»
del vero, cioè l’uomo sei palmi CO In prooem» de lapid» Y.19.
ai di dentro e dei tutto vuoto , Io che alla prima si comprese
dalla estrema leggerezza de’ medesimi, e si vide da poi, quando
per disgrazia uno di essi si ruppe . Fu anche trovata presso
loro una tazza, delle fiale lacrimatorie , e una lucerna istoria-
ta . Alla donna vicino si rinvenne altresì uno specchio rotto ,
della consueta mistura : notisi bene , che la detta lucerna, esi-
stente ancora in tutta la sua conservazione , porta scolpito il
fatto Romano , di quando Tarquinio con lo stile alla mano
sorprese Lucrezia .
Dalla distinzione del luogo che aveano i due conjugi
e dal vedersi che a differenza degli altri furono rappresentati
in figure , e allegoricamente l’una in forma di Venere , l’altra
di Mercurio , si fa chiaro che il maschio dovette essere o il più.
qualificato della famiglia, o il fondatore dell’Avello , o il capo
della Prosapia . Sebbene il lavoro di queste due figure Qa') non
possa dirsi di vino stile sublime, non si può per altro negare
che sia semplice e buono . Quella senza dubbio che più im-
pegna l’osservatore , è la figura dell’uomo , a cui tutti si ve-
dono dati dall’artefice gli attributi più caratteristici di Mercurio,
le ali, la borsa , il caduceo , il pallio , con anche di più il
cornucopia terminante in quella punta aguzza , che l’Agostini
riconobbe per il vomero , con cui si ara la terra , O per
l’ancora , necessaria alla navigazione del mare , il cui coni"
/ mercio , quanto quello che nasce dalla coltivazione , forma parte
dell’abbondanza , di cui è simbolo il corno .
Giova per incidenza il riflettere , che sebbene questo in-
vidiabile corno non disconvenga a Mercurio , così per esser*
egli il Dio de’Mercanti , come per quella tal sua grotta de:
scritta ne’versi attribuiti ad Orfeo ;
Cuique homìnum prudens cor placet
in peroptabìle antrum accedere Mercurii
Ubi ìlle omnìs generis honorum reposuit , (fr)
è nondimeno cosa rara il trovarlo con questo Nume . Il più
gran collettore di Antichi monumenti lo confessa egli stesso.
E 2
La grandezza è poco meno scarsi, la donna cinque e mezzo»
del vero, cioè l’uomo sei palmi CO In prooem» de lapid» Y.19.