Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

Museo italiano di antichità classica — 1.1884/​85

DOI Artikel:
Halbherr, Federico: Iscrizioni di Keos
DOI Seite / Zitierlink: 
https://doi.org/10.11588/diglit.9011#0209
Überblick
loading ...
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
- 198 -

Uo]iì'j(f(fioi ' sivai [ó]è avT(p [xa]ì £VQéG&[ct\i ày-
aO-òv] o ti [av fio]vXrjTai naqà tov órjfj,[ov tov
Ilo\iriG<Sim', dvayodiJ.i[a]i óè to tprjg)i0[fia\ to-
5. ó]s sig (StrjXìjv Xid-ivr^v xaì GTrj0~[ai] sl[g to
t]eoòv tov 'AnóXXwvog to óè àvdXa>[[ia
óovv]ai to[v] rafiCav.

*F.óo[t-]Ev reo jSovkeì xaì tm $>'][*<<) ' ènsidrj M[aio)y\? \Ma\xqeLovrog'} 7/^«xA[ecJ
tì]ì ài>fiQ aya&ós taxi ntQÌ xovg [àjrpixyov/xsfovg xiòv 7i[ohxùy
10. é\ìvai ccvxòv noXlrrjv Tloiìjaaiov xaì kvxòv xcù ixyóvovg, [tifili ó{t)
avrà àyct&òv svQta&iti naqà xijg nólttog xrjg Tloiiqaa\[wv o] ri [ài>
flov]%ì]Tc<t, èv\a\yqd\pai, cFè sìs rà [eQÒv tov 'AnókXw[pog sig
Trjv o~t]>jh]i>.

"E]ó[o^s]v tsT (ìovXsZ xaì tm óì'^ioì. insidi) HavtìavC-
15. ag 'Avóqovixov [M]axsócòv dvrjq àya&òg wv [ó]iut£-

X]st TtsQÌ t[ì)}v nóXiv tì)v IIoi7jO'{<y)imv eìvca ccvtov tc[o-
X]i[Tri\v xaì rtoó'i-svov Iloirfio'mv xaì avtov xaì
£x]yóvovg xaì eivai avrm àyaS-òv evQÉód-ai 7rao[à
Tfj]g TtóXs(i)tog Tfjg IIoi)]G(Jio)v o ti av §ovXìjTa[i
20. àv]ayqd[xpa]i óè sìg to ìsoòv tov ^AnóXÌMVo\g.

Lin. 8. Le prime lettere del genitivo MaxqeCovTog
sono molto dubbie. È noto però il nome affine
MaxQicov.

I caratteri grafici delle tre iscrizioni accennano in
generale all'epoca macedonica piuttosto avanzata.
Nella terza appare di già l'A col tratto spezzato.

5. Frammento di pietra locale schistosa bruna
con grandi caratteri, alta verso la metà 0,38m,
lunga 0,68m, trovata e tuttora esistente in un
terreno del signor J. 'A. Iloóoyvqov nella località
detta"Aywg Meoxovoiog all'estremità superiore della
valle eli Poiessa. Quantunque i margini sieno da
tutte le parti irregolari pare non manchi nulla al
di sopra nò a destra, ove dopo l'H della prima
linea ci sarebbe spazio per più d'una lettera. Qual-
che accenno all'arcaismo si scorge nel ó e nel
fi che ha i tratti estremi divergenti ed il destro
un pochino più breve. Altezza delle lettere 0,10m
— 0,1 lm. L'E è la" più grande di tutte.

Il primo segno che appare della seconda linea
non lascia scorgere se non due tratti verticali pa-
ralleli con una leggiera sfaldatura della pietra
framezzo ed al di sopra delle tracce poco certe
d'una linea traversale (FI?). La parte che resta
dell'ultima lettera visibile è di A, A, M o N ;
però il tratto estremo può essere difetto della
pietra che è sfaldata nella parte inferiore de-
stra.

Il culto di Demetra già noto nell'isola per le
epigrafi 2999, 3000 e 3006 dell' 'Ey. 'An. farebbe
pensare al nome di questa divinità nel fram-
mento della linea 1 : ma probabilmente non ab-
biamo sott' occhio se non un' iscrizione sepol-
crale.

6. Lista di marmo grigio-scuro frammentata a
destra e a sinistra, murata all'esterno d'una pic-
cola casa campestre sotto la chiesetta semidiruta
tov cAywv SiórjQov, verso la metà della valle di
Poiessa. Lo stato di conservazione delle lettere
è cattivissimo e la lettura assai difficile ed in-
certa. L'iscrizione pare completa a sinistra o
mancante al più d'una o due lettere nella se-
conda linea. Altezza 0,08™ ; lunghezza 0,42m. I
caratteri sono poco regolari ed alti da 0,01m a
0,015m: l'O e l'Q. un po'più piccoli delle altre
lettore.
 
Annotationen