Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Überblick
loading ...
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
115

DEGLI SCAVI DI ANTICHITÀ NEL TERRITORIO FALISCO

116

dell'altezza della rupe, si distaccava con tendenza de-
cisa a nord-ovest una strada, che offriva forse la più fa-
cile comunicazione con Falerii, passando per l'antico
abitato di Castel s. Elia.

Da questo secondo diverticolo, pure a pochissima
distanza dal sepolcreto della Petrina, lungo le pendici
di Monte Antico, continuava una strada che, sempre se-
guendo la sponda sinistra del Treia, metteva anch'essa
al centro abitato di Mazzano. Era un cammino quasi
nascosto, che in date circostanze poteva servire di più
diretta e sicura comunicazione coi maggiori fortilizi
di Monte li Santi e di Narce. La linea principale poi,
tendendo direttamente a nord, andava anch'essa a Fa-
lerii per l'altipiano, e per cammino più breve, quan-
tunque meno difeso di quello che facevasi per la linea
di Castel s. Elia. Ma benché di questa via si osser-
vino ancora le tracce nell' altipiano, nel fondo della
valle invece ne è perduto quasi ogni indizio, a causa
delle forti corrosioni del terreno.

Dal punto stesso, a sud di Monte li Santi, donde
si dipartiva questa antica via che attraversava il sepol-
creto della Petrina, pigliava principio un'altra rete
di strade, che costituiva il sistema delle comunicazioni
ad est dei centri fortificati. La via, scendendo verso
il fosso della Mola di Magliano, il quale divide Monte
li Santi da Pizzo Piede, piegava a sud, a sinistra del
rio, ed, attraversato questo, saliva per una gola arti-
ficiale sul ripiano, nel cui mezzo si riuniva alla linea
principale dell'abitato, attraversando il fossato, e pe-
netrando dalla porta meridionale nell'interno del paese.
Era la comunicazione più diretta e più difesa tra
il centro fortificato di Pizzo Piede e quelli di Monte
li Santi e di Narce. Questa linea principale, che in
prosecuzione del cardo usciva dall' abitato di Pizzo
Piede e tendeva a sud, attraverso la necropoli, toccava
i cinque sepolcreti a sud di Pizzo Piede (tav. Ili,
H, I, J, K, L), ed andava a Veii. Sotto il più lon-
tano di questi sepolcreti, si diramava un'altra strada,
che tendendo verso ovest, metteva ad un considerevole
pago fortificato poco inferiormente a Montaone.

Presso la porta meridionale dell'abitato di Pizzo
Piede cominciava un'altra via, che piegando a destra
scendeva nel fosso del Peccato, ed attraversato questo,
si divideva in due rami. Il primo tendendo a sud,
saliva sulla collina di Monte s. Pietro e si dirigeva
verso il veientano.

Il secondo, dopo breve tortuosità tendendo a nord-
est e quindi direttamente a nord, passava in mezzo al
vasto sepolcreto di Monte le Croci, andando a Falerii
per la via di Stabbia (oggi chiamata Faleria) ; e met-
tendo pure con altre diramazioni ad altri pagi del-
l'agro falisco.

Tra i sepolcreti di Monte Cerreto e Monte le Croci
(tav. Ili, M, R) si distaccava una strada verso est, che
proseguiva per l'agro capenate.

Da una porta sul fianco orientale dell'abitato di
Pizzo Piede scendeva un' altra via, che attraversato il
fosso del Peccato, e seguendone in basso la sponda

Fig. 35.

destra, con un ramo si riallacciava a questo sistema di
comunicazioni verso oriente, con altro ramo, tendendo a
nord, e sempre sulla destra del rio, lungo il basso della
valle, metteva a Calcata.

Al disotto di Monte li Santi, donde partiva la
strada per Pizzo Piede si distaccava verso nord, e lungo
il rio della Mola di Magliano una via naturalmente
difesa, che dentro i burroni, metteva pure a Calcata,
e proseguiva poi pel pago di Santa Maria. Da Santa
Maria, risalendo con un taglio ripido nella roccia, si
ricongiungeva alla comunicazione principale con Fa-
lerii ad occidente del Treia. Ne offriamo qui alcuni
 
Annotationen