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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi: Antichità del territorio Falisco: esposte nel museo nazionale romano a villa Giulia (Parte prima) — 4.1894 (1895)

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Barnabei, Felice; Pasqui, Angiolo: Degli oggetti di ornamento personale, delle armi e degli altri istrumenti del corredo funebre
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https://doi.org/10.11588/diglit.9314#0186
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359

DEGLI SCAVI DI ANTICHITÀ NEL TERRITORIO FALISCO

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con grande loculo sepolcrale segnata col n. 2 nel se-
condo sepolcreto a sud di Pizzo Piede (fig. 3 I, tav.
ITI I; N. XLVI, 12). È molto deperito a causa del-
l'ossido, ma se ne possono studiare pienamente le parti
e gli ornati.

Infine troviamo impiegato l'argento ancora per altri
oggetti, ad esempio per legatura di scarabei, che fa-
cevano parte di collane (tav. IX, tìg. 49), e per
anelli infilati sui pendagli di ambra in forma di figure
umane (ib., fig. 22).

Rame.

Come quelle di oro e di argento, si ebbero anche
spirali di rame per l'acconciatura dei capelli, ed an-
ch'esse generalmente a coppia.

Una ne è rappresentata nella tav. X, fig. 30, e fu
trovata con la sua compagna nella tomba a fossa se-
gnata col n. 15 nel sepolcreto della Petrina (fig. 3 A,
tav. Ili A ; N. XXII, 1). È fatta con un solo filo com-
presso, avvolto a più spire, come le più semplici di
argento, e ripiegato all' estremità con una specie di
occhietto, entro cui gira un piccolo anello.

, Ne trovammo soltanto in tombe a fossa della più
antica forma, cioè con sarcofago a coperchio testudi-
nato, e con loculo pel vasellame di corredo.

In queste tombe medesime trovammo ^tubetti fu-
siformi di filo di rame avvolto a spirale. Alcuni, un
poco più piccoli, erano uniti a globetti di smalto po-
licromo, e giacevano sul petto del cadavere, e quindi non
avrebbero potuto appartenere ad altro fuorché a collane.

In altre tombe pure a fossa e della forma più
antica se ne trovarono fatti nel modo istesso, ma più
grandi, e giacevano non già sul petto, ma sul ventre
del defunto. Inoltre erano disposti parallelamente l'uno
all'altro o aggruppati con lunghe catenelle. Alcuni ne
sono riprodotti nella tav. XI, fig. 19, nel modo con cui
furono trovati nella tomba 17 del sepolcreto sulla punta
estrema di Monte lo Greco (fig. 3 D, tav. III D;
N. XXX, 15) Certamente se i primi appartennero a
collana, come ancora fu provato per altri esempi ('),

(') 11 dott. Falcili ricorda una lunga collana di oltre qua-
ranta tubetti spiraliformi, trovata in una tomba che egli deno-

(juesti ultimi, e per la loro grandezza e per il posto in
cui furono trovati, dovevano certamente servire ad or-
nare altra parte del corpo. Forse componevano un fer-
maglio di cintura; tanto più che si trovarono sempre,
come i fibbioni di oro e di argento, in sepolcri di
guerrieri ed in tombe che non avevano fermagli di
altra foggia. Siamo indotti a supporre ciò ancora per
un esemplare completo di fibbia a tubetti, chiusi tra
due fascie di bronzo, forate in corrispondenza dei tu-
betti medesimi, scoperto nella necropoli di Torre del
Mordillo nel territorio di Sibari

Le tombe a fossa più antiche ci diedero pure
alcune piccole bulle, che servirono per pendagli di
collana. Sono fatte di una sola lamina ripiegata sopra
sè stessa, e con un'appendice a guisa di tubetto. Una
ne è rappresentata nella tav. IX, fig. 58, e proviene
da una tomba del sepolcreto di Montarano, segnata
col n. XXX nella serie delle falische.

Si trovarono spesso nelle tombe medesime, e rara-
mente in quelle a fossa con loculo sepolcrale, grandi
e piccole fibule ad arco, formato con dischi di ambra
di sezione sferoidale, traversato da una spina di filo di
rame quadrangolare, che da un capo fu aggirata per pro-
durre l'elasticità dell'ardiglione, e dall'altro distesa
a martello ed accartocciata per formare la staffa.

Hanno relazione con le fibule i più svariati orna-
menti in lamina di rame, in forma di pendagli o di
amuleti, che talvolta si rinvennero distaccati dagli ardi-
glioni, e talvolta appesi ai medesimi per mezzo di
anelli. A quest'ordine appartengono le piccole bulle,
non molto dissimili da quelle infilate nelle collane, ma
con appendici di catenelle. Una ne è rapppresentata
nella tav. IX, fig. 46, e si trovò nella tomba 16 del se-
polcreto della Petrina (tìg. 3 A, tav. Ili A; N. XXIV, 7).
La tomba era a fossa con loculo pel vasellame di cor-
redo. Un esemplare simile ci fu offerto dalla tomba IX
della necropoli di Falerii, parimenti a fossa di forma
più antica.

Vi appartengono pure i pendagli fatti con una la-

mina il circolo di Bcs [Yetulonia, p. 100, tav. Vili, fig. 24).
Ancora il eh. Gsell nella necropoli di Vulci riconobbe le col-
lane formate di questi tubetti (Fouilles dans la nécrop. de
Vulci, p. 292).

(■) Nohzie, 1888, p. 6G3, tav. XIX, fig. 15.
 
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