Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]: Monumenti antichi (6.1896)

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RELIQUIE DI FIRENZE ANTICA

andate diversamente. Il carattere più militare che ci-
vile di queste abitazioni e la natura severa delle me-
desime non si prestava a decorazioni marmoree;
quindi i pezzi marmorei che uscivano dalle fondazioni
dei nuovi edilìzi, parte si scartarono gettandoli nelle
fondamenta o nello scarico, e parte, quelli migliori, io

Noi, con le nostre cure, in quattro e più anni che du-
rano i lavori del Centro, non abbiamo potuto racco-
gliere se non ciò che i fiorentini del medioevo e i consoli
di Calimala o dei Mercatanti hanno scartato o rifiutato
come materiali inservibili.

Questi materiali, veri frantumi più che frammenti.

Fig. 54.

credo che si sieno scelti e riservati per la costruzione,
l'ornamento ed il rivestimento delle chiese.

S. Miniato al Monte, s. Giovanni, s. Maria del
Fiore, e s. Iacopo, per tacere d'altre chiese, sono
certamente decorate con gli avanzi marmorei di Fi-
renze romana. Le prime due chiese, che sono fra le
più antiche della città, e la cui cura era affidata ai
consoli di Calimala e a quelli dell'arte di Mercatanti,
si possono anzi considerare quasi come Musei architet-
tonici dell'antica Firenze.

portati nel Museo e quivi disposti ordinatamente in
modo da servire agli studiosi (ved. fig. 55), stanno a
provare irrofragabilmente che i più bei marmi architet-
tonici di s. Giovanni e di s. Miniato, i capitelli, le
colonne scannellate e lisce di marmo lunese, le colonne
di cipollino, i pilastri scannellati con i relativi capi-
telli, le basi, e perfino interi pezzi di trabeazione pro-
vengono, per la maggior parte, dagli edifici del Foro
fiorentino.

Di sopra ho già accennato agli undici grandi ca-