ANTICHITÀ CRETESI
Da alcuni anni a questa parte l'isola di Creta,
prima quasi inesplorata, ha comincialo a tirare a sé
l'interesse degli archeologi.
Dopo il viaggio dello Spratt ('), il quale, può
(') Travels and researches in Crete. London 1865, 2 voi.
con carta ed illustrazioni. I viaggi anteriori allo Spratt sono
citati nella ricca, quantunque non completa, bibliografia, ag-
giunta in appendice all'opera del Raulin, Description de Vile
de Crete, 2 voi. con ili. e carta, Paris 1869, v. pag. 1401 ss. A
questa bibliografia aggiungo altre indicazioni di opere non citate.
Presso il Sillogo di Candia si conserva un ms. inedito dei
tempi, veneziani: Città, fortezze, castelli, siti forti, spiaggie,
porti e redoti del Regno dì Candia, aU'lìlìTio et ecc.0 S.re et
padrone mio colend.mo il S.r (nome "abraso). Francesco
Basilicata F. 1615. Il libro è tutto finamente disegnato a penna;
è simile a quello del Boscliini, il quale però è posteriore e vale
assai meno. Esso è stato regalato al Sillogo di Candia da Mr. W.
R. Paton il 10 aprile 1890 con questo epigramma:
'/Vii sv 'IIqkxXùm (plXexnaiàsvTLXiS ZvXXóyw
Jiòqov W. R. Paton
7'oY TnXciyxròy , [xijicp , {té, aé&sv i'ìv&akfi 'èz' èóvitt
fWfo wai.iv xóXnoig òipè /usv c<XX ' te «el.
Il libro importantissimo meriterebbe di essere pubblicato, ri-
prodotto in zincotipia. — La bibliografia posteriore al Raulin è
raccolta in parte nelle seguenti opere: Bellezza, Creta alla luce
delle recenti scoperte, nella Rivista di filologia ital. XXII, 1893,
pag. 481 seg. (compilazione delle notizie ebe riguardano la civiltà
e ie istituzioni cretesi; a pag. 485 nota 6 bibliografìa generale).
Semenoff, Antiquitates iuris publici cretcnsium, Pctropoli 1893
(riassunto c. s.; a pag. VI seg. bibliografìa ed esame dello fonti anti-
che). — La bibliografìa riguardante la storia dell'arte e l'archeolo-
gia è data dal Sittl noli' Ilandbuch d. Alterthumswissensck. di
Iw. Milller, voi. VI, Kunstarchaeologie pag. 112. Vi sono indi-
cate anche le principali località, ove si rinvennero monumenti an-
tichi. — Gli scritti dei greci moderni intorno a Creta sono indicati
nell'opera del Miliarakis, Nsoe'AXijvixt] yemypctqnxrj tpi'ÀoXoyia,
Atene 1889, pag. 86 seg. Alle suddette citazioni aggiungo gli scritti
seguenti recentissimi: Ircwpaxrjg, Ztctiiaiixr} rov wXrjBxOflov rìjs
vrjaov KQrjrrji, Atene 1890. 'Eftf*. rci'CQctXt], Zvvtofxog yswypa-
<fia tfs rrj<sav Kpjjr?;?, Candia 1894. Sai. Reinach, La Crete my-
dirsi non abbia che sfiorato le principali questioni
archeologiche, tranne qualche esplorazione parziale (')
cenienne, ne\V Antropologie 1894, pag. 407 seg. (articolo d'occa-
siono, scritto specialmente per riassumere le scoperte dell'Evans).
Serafino Ricci (della R. Scuola italiana di Archeologia), Il
Pretorio di Gortyna, Mon. ant. pulii, dall' Acc. dei Lincei,
voi. II, 1892, pag. 317. Miscellanea epigrafica, ivi, pag. 286 seg.
P. CcsareA.De Cara S.J., Oli ffethei-Pelasgi,xol.I,\>&g. 824 seg,
(contiene una mia lettera sulle antichità cretesi), voi. II (in
corso di pubblicazione) nella Civiltà Cattolica 1895, 5 ottobre,
pag. 18 seg. ; 16 novembre, pag. 412 seg. 1896,1 gennaio, pag. 47 e
29 febbr. 4 capitoli che trattano specialmente di Creta nei tempi
preellenici e prefenici. L.Mariani, Di Un'antica città scoperta
in Creta, Rendic. Acc. Lincei, 1894, pag. 183 seg. (Apollonia) ;
Researches in Crete, Academy 2 mar. 1895, pag. 198 (cenni sul
viaggio archeologico del 1893 in Creta).
Per le carte geografiche antiche v. Raulin, o. c. p. 1051 seg.
Una buona carta di Creta è quella inserita nell'opera stessa ;
ma la più grande e finora la più esatta è quella dello Spratt,
Carta dclVAmmiragliato inglese, pubblicata in due fogli, uno
nel 1858, l'altro nel 1862 e poi ristampata con correzioni fino
al 1892. Una riduzione di questa, in cui sono modificati molti
nomi è pubblicata dal Kiepert nella Zeitscìirift d. Gesellscli.
fùr Erdkunde, voi. I, 1866, tav. VII, sulla quale è compilata la
nostra carta, tav. VI-VII. Essa c disegnata in modo sommario,
riducendo cioè il numero dei fiumi, monti e nomi di paesi al
puro necessario, acciocché, in una scala cosi piccola, non si
ripetesse la confusione che si lamenta nell'originale da cui di-
pende. Per i dettagli topografici di alcune regioni, ho aggiunto
nel tosto degli schizzi e schemi parziali. La carta del Kiepert è
anche inserita nel libro di Helpis Melaina (Mra° Schwartz) Elider
aus /{reta, Mùnchen 1892. Una cattiva riduzione e traduzione
della carta dell'ammiragliato è pubblicata in un Atlante da I.
Petroff, "Arias rrjg [JeyaXoi'ìjoov k'ptjrijg avt'Tet^9&Tg vnò tov èx
Móo/cis (fi'AéX'^vot I. lleipwq, 1887. Esiste inoltre una carta
eseguita dallo Stato Maggiore turco, ma è fuori commercio.
Per la geografia degli antichi vedi la carta n. XXVII nel
Muller, Talulae in Geographos graecos minores. La più re-
cente delle carte dell'antica Creta è in Kiepert, Forma orlis
terrarum, tav. XII.
(!) Wescher, Arch. des missions scientif et litter. I, 1862,
p. 439 seg. (Aptera). Thenon, Fragments d'une description de
l'ile de Crete, Revue arch. 1866-1868 (riguarda specialmente
Da alcuni anni a questa parte l'isola di Creta,
prima quasi inesplorata, ha comincialo a tirare a sé
l'interesse degli archeologi.
Dopo il viaggio dello Spratt ('), il quale, può
(') Travels and researches in Crete. London 1865, 2 voi.
con carta ed illustrazioni. I viaggi anteriori allo Spratt sono
citati nella ricca, quantunque non completa, bibliografia, ag-
giunta in appendice all'opera del Raulin, Description de Vile
de Crete, 2 voi. con ili. e carta, Paris 1869, v. pag. 1401 ss. A
questa bibliografia aggiungo altre indicazioni di opere non citate.
Presso il Sillogo di Candia si conserva un ms. inedito dei
tempi, veneziani: Città, fortezze, castelli, siti forti, spiaggie,
porti e redoti del Regno dì Candia, aU'lìlìTio et ecc.0 S.re et
padrone mio colend.mo il S.r (nome "abraso). Francesco
Basilicata F. 1615. Il libro è tutto finamente disegnato a penna;
è simile a quello del Boscliini, il quale però è posteriore e vale
assai meno. Esso è stato regalato al Sillogo di Candia da Mr. W.
R. Paton il 10 aprile 1890 con questo epigramma:
'/Vii sv 'IIqkxXùm (plXexnaiàsvTLXiS ZvXXóyw
Jiòqov W. R. Paton
7'oY TnXciyxròy , [xijicp , {té, aé&sv i'ìv&akfi 'èz' èóvitt
fWfo wai.iv xóXnoig òipè /usv c<XX ' te «el.
Il libro importantissimo meriterebbe di essere pubblicato, ri-
prodotto in zincotipia. — La bibliografia posteriore al Raulin è
raccolta in parte nelle seguenti opere: Bellezza, Creta alla luce
delle recenti scoperte, nella Rivista di filologia ital. XXII, 1893,
pag. 481 seg. (compilazione delle notizie ebe riguardano la civiltà
e ie istituzioni cretesi; a pag. 485 nota 6 bibliografìa generale).
Semenoff, Antiquitates iuris publici cretcnsium, Pctropoli 1893
(riassunto c. s.; a pag. VI seg. bibliografìa ed esame dello fonti anti-
che). — La bibliografìa riguardante la storia dell'arte e l'archeolo-
gia è data dal Sittl noli' Ilandbuch d. Alterthumswissensck. di
Iw. Milller, voi. VI, Kunstarchaeologie pag. 112. Vi sono indi-
cate anche le principali località, ove si rinvennero monumenti an-
tichi. — Gli scritti dei greci moderni intorno a Creta sono indicati
nell'opera del Miliarakis, Nsoe'AXijvixt] yemypctqnxrj tpi'ÀoXoyia,
Atene 1889, pag. 86 seg. Alle suddette citazioni aggiungo gli scritti
seguenti recentissimi: Ircwpaxrjg, Ztctiiaiixr} rov wXrjBxOflov rìjs
vrjaov KQrjrrji, Atene 1890. 'Eftf*. rci'CQctXt], Zvvtofxog yswypa-
<fia tfs rrj<sav Kpjjr?;?, Candia 1894. Sai. Reinach, La Crete my-
dirsi non abbia che sfiorato le principali questioni
archeologiche, tranne qualche esplorazione parziale (')
cenienne, ne\V Antropologie 1894, pag. 407 seg. (articolo d'occa-
siono, scritto specialmente per riassumere le scoperte dell'Evans).
Serafino Ricci (della R. Scuola italiana di Archeologia), Il
Pretorio di Gortyna, Mon. ant. pulii, dall' Acc. dei Lincei,
voi. II, 1892, pag. 317. Miscellanea epigrafica, ivi, pag. 286 seg.
P. CcsareA.De Cara S.J., Oli ffethei-Pelasgi,xol.I,\>&g. 824 seg,
(contiene una mia lettera sulle antichità cretesi), voi. II (in
corso di pubblicazione) nella Civiltà Cattolica 1895, 5 ottobre,
pag. 18 seg. ; 16 novembre, pag. 412 seg. 1896,1 gennaio, pag. 47 e
29 febbr. 4 capitoli che trattano specialmente di Creta nei tempi
preellenici e prefenici. L.Mariani, Di Un'antica città scoperta
in Creta, Rendic. Acc. Lincei, 1894, pag. 183 seg. (Apollonia) ;
Researches in Crete, Academy 2 mar. 1895, pag. 198 (cenni sul
viaggio archeologico del 1893 in Creta).
Per le carte geografiche antiche v. Raulin, o. c. p. 1051 seg.
Una buona carta di Creta è quella inserita nell'opera stessa ;
ma la più grande e finora la più esatta è quella dello Spratt,
Carta dclVAmmiragliato inglese, pubblicata in due fogli, uno
nel 1858, l'altro nel 1862 e poi ristampata con correzioni fino
al 1892. Una riduzione di questa, in cui sono modificati molti
nomi è pubblicata dal Kiepert nella Zeitscìirift d. Gesellscli.
fùr Erdkunde, voi. I, 1866, tav. VII, sulla quale è compilata la
nostra carta, tav. VI-VII. Essa c disegnata in modo sommario,
riducendo cioè il numero dei fiumi, monti e nomi di paesi al
puro necessario, acciocché, in una scala cosi piccola, non si
ripetesse la confusione che si lamenta nell'originale da cui di-
pende. Per i dettagli topografici di alcune regioni, ho aggiunto
nel tosto degli schizzi e schemi parziali. La carta del Kiepert è
anche inserita nel libro di Helpis Melaina (Mra° Schwartz) Elider
aus /{reta, Mùnchen 1892. Una cattiva riduzione e traduzione
della carta dell'ammiragliato è pubblicata in un Atlante da I.
Petroff, "Arias rrjg [JeyaXoi'ìjoov k'ptjrijg avt'Tet^9&Tg vnò tov èx
Móo/cis (fi'AéX'^vot I. lleipwq, 1887. Esiste inoltre una carta
eseguita dallo Stato Maggiore turco, ma è fuori commercio.
Per la geografia degli antichi vedi la carta n. XXVII nel
Muller, Talulae in Geographos graecos minores. La più re-
cente delle carte dell'antica Creta è in Kiepert, Forma orlis
terrarum, tav. XII.
(!) Wescher, Arch. des missions scientif et litter. I, 1862,
p. 439 seg. (Aptera). Thenon, Fragments d'une description de
l'ile de Crete, Revue arch. 1866-1868 (riguarda specialmente