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sopra un busto colossale d'alessandro magno trovato a ptolemais

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varile di una nota testa capitolina (') che abbiamo
fatto riprodurre sulla nostra tavola II nella stessa
posizione, nella stessa dimensione od, in quanto era
possibile, sotto la medesima luce. Confrontando i due
esemplari, ognuno può convincerei che essi corrispon-
dono perfino nei più minuti particolari. Anche le di-
mensioni possono dirsi identiche, specialmente se si
tiene conto dell'imperfezione degli istrumenti che ci
servono per misurare le opere plastiche (-).

direttamente alla curva formata dall'osso frontale.
Ma non possiamo ritenere per certo che tale differenza
esisteva in origine, perchè la testa capitolina nel sud-
detto posto sembra ritoccata da mano moderna. La
superficie del marmo vi è più liscia e d'un colore
più chiaro che nelle altre parti della testa. Probabil-
mente essa in quel posto era maggiormente corrosa e
perciò il ristauratore moderno ve la raschiò, affinchè il
marmo in tutte le sue parti presentasse una superficie

Fio. 2.

Per ciò che riguarda le forme del volto, si osserva
qualche differenza soltanto là, dove l'osso frontale de-
stro si congiunge al dorso nasale. Nel busto tale tran-
sizione è effettuata mediante una linea obliqua che
forma un angolo ottuso tanto colla curva dell'osso
frontale quanto col dorso del naso, mentre nella testa
capitolina quest'ultimo con una linea retta si attacca

(') Kelbig-Toutain Guide dans ics Mutées de Rome I n. 531.
Adesso è magnificamente riprodotta anche da Brunn Dhd Arndt
Grierhische und rórnische Poitràtt n. 18G, 187.

(2J Noto qui le misure principali dei due esemplari:

Testa

lìusto di
Ptolomais

Distanza tra la punta del mento ed il
principio del naso ....

» tra la punta del mento e l'orlo
superiore della parte scoperta
dell'orecchio......

i tra la punta del mento e l'at-
tacco inferiore dell'orecchio .

i Ira la punta del mento e la
sommità del cranio ....

» tra le code esterne degli occhi

capitolina

m. 0,18 m. 0,18

0,21

0,175

0,345
0,14

0,21

0,17

0,35
0,135

omogenea. Di maggiore importanza è una diversità, la
quale si riferisce alla benda che circonda ognuna delle
due teste. Nell'esemplare capitolino questa benda è mu-
nita di sette buchi destinati senza dubbio ad inserirvi
i raggi caratteristici per il dio Sole, raggi che dob-
biamo immaginare lavorati in bronzo od in legno dorato.
Invece nel busto di Ptolemais la benda è senza buchi
e perciò non può essere stata provvista dell'attributo
solare.

La maggioranza dei dotti riconosce nella testa ca-
pitolina Alessandro Magno raffigurato come Helios,
mentre il Wolters (') e sulle sue traccio il Koepp ('-')
vollero ravvisarvi semplicemente il dio Sole. Mi sono
già opposto a quest'ultima spiegazione (3), rilevando
che la testa offre tratti troppo individuali per poter

(') Bausteine n. 1416, 1417.

(*) Ueber das Bildnis Alexander* des Gr.issen p. 21.
(3) Holbig-Toutain Guide I n. 531.
 
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