Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Überblick
loading ...
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
229

ANTICHITÀ CRETESI

230

e Tylissos ; vedremo in seguito che con molta proba-
bilità si possono determinare i luoghi delle altre due,
come già fecero il Burslan e lo Spratt, a Kani Ca-
stelli e a Kastriotis ; non resta dunque nelle vicinanze
alcun altro luogo importante, tranne s. Mirone, per
collocare Rhaukos. Lo Spratt fu indotto a contraddire
il Pashley e scegliere Ravvi Kaartlli per Rhaukos da

Fio. 51.

alcuni argomenti che si distruggono facilmente. Non
vai quasi la pena di parlare della etimologia di Rocca,
nome veneziano dato alla celebre fortezza di Témenos
bizantina. Il passo di Skylax, che mette Rhaukos usQÒg
vóxov ('), non è che un'indicazione relativa ad Oaxos
e Cnosso; e non vuol dire che Rhaukos stesse al sud
dell'isola. Infine il ricondurre Rhaukos ancora più al
sud ed in un paese più montagnoso di s. Mirone,
rende ancor più difficile la spiegazione della presenza
di simboli marini sulle monete di questa città (2).

Ho già detto come in questo problema della tha-
lassocrazia di Rhaukos io sia d'avviso che la spiega-
zione può essere data al rovescio di ciò che dice lo
Svoronos, pensando che l'antica sede di Rhaukos fosse
in origine più vicina al mare. Ora mi pare che ci
siano argomenti per mettere in dubbio tutto il rac-
conto di Eliano. 11 Pashley dice che s. Mirone rap-
presenterebbe delle due Rhaukos la più antica; ma
allora come si sarebbe mantenuto il nome di Rhaukos
al tempo dell'imperatore Decio ? Il Pashley si dà in
tal modo la zappa sui piedi, distruggendo 1' argomento
su cui si era fondato per l'identificazione. Ora la esi-
stenza di Rhaukos a s. Mirone in tempi tardi è pro-
vata da monete tarde di Rhaukos. Ma quello che è
parimenti provato è l'esistenza di abitato in s. Mirone

(!) Periplus 47.

(2) Svoronos, pag. 303; cfr. nota mia cit, pag. 189.

in tempi antichissimi, il che risulterà dalla descri-
zione delle sue rovine

Rhaukos è situato sopra uno dei contrafforti, verso
il nord tra due confluenti del Ghazi (ra^avòg nov.)
in una collina tanto elevata da dominare dalla sua
cima collo sguardo tutta la provincia di Malevisi,
di cui oggi s. Mirone è il capoluogo, e lungo tratto
di mare, guardando il quale a nord, si ha a sini-
stra la spalla forte cui appartiene lo Strumbulas,
che divide i domini di Rhaukos da quelli di Oaxos ; a
destra lo Juktas, la tomba di Zeus, erge la sua cresta
allungata e più lontano si disegnano le acropoli delle
città rivali, specialmente quelle che stanno sulle creste
di Kanì Castelli e Axi Cefala. Nei pressi di s. Mi-
rone vari paesi animano la fertile contrada, e il
nome di molti di essi ricorda scoperte di antichità;
onde non v' ha dubbio che quel luogo fosse un centro
popoloso in tempi antichissimi. A nord-est è 2t<xv-
Qaxia, che ha dato vari vasi di stile miceneo e geo-
metrico al Museo del Syllogos di Candia ; ad occidente
sulle falde del monte è Kqovowvag, donde sono uscite
delle piccole terrecotte preelleniche; ai piedi, a set-
tentrione, KoQtfcu'c, UevTctfióói, IltiQoxttfuXo ed altri
paeselli, ove furono rinvenute alcune delle notissime
urne dipinte nello stile di Micene (2).

L'acropoli di Rhaukos ha due cime (fìg. 51), la più
grande ed elevata a sud, l'altra quasi una vedetta è
avanzata al nord; questa si chiama Aovnnàòsvu, Au-
bddhena, Albddena (nome veneziano?) e si prolunga
verso nord-est in una cresta sottile che scende nel
letto del fiume, al di là del quale si erge la collina
di Petrocefalo ; più in basso e verso ovest, di là dal-
l' altro torrente, è il villaggio di P^ndamodhi. La
città antica si adagiava nell' anfiteatro formato dalla
pendice est verso il fiume. Le rovine di essa non sono
assai visibili ; molto è scomparso sotto il caseggiato ;
ma nelle pendici del colle, ove l'abitato moderno più
non si estende, si veggono tracce di muri di costru-
zione ellenica e gli avanzi di un edificio in una specie

(') La confusione di Pannona con Iìhaukos in Bursian (II,
pag. 562, nota 1) e la distinzione di Jquvx>] e 'l'avxog in Svoro-
nos mi sembrano gratuite asserzioni. E giusta invece la distin-
zione di Rhamnus e Iìhaukos, benché nel passo di Plinio 12, 59
la correzione in Rhaukos, secondo lo Svoronos, sia indispen-
sabile.

(*) Orsi, Mon. Ant. pulbl. daWAcc. Lincei, I, pag. 209 seg.
 
Annotationen