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359

VASI ARCAICI DELLE PUGLIE

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raggi; l'interno del labbro con un ovulo analogo a
quello del vaso a. È interessante notare che tra le
doppie linee divisorie sono tracce di rosso, e però nel
suo effetto originario il vaso doveva apparire listato
di rosso. Probabilmente sarà stato lo stesso degli altri
analoghi.

nomeno conferma la eccezionalità di un tale colloca-
mento sopra un piede.

Che la fabbricazione di tali vasi avesse canoni e
motivi, dirò così, di repertorio, fissati per conseguenza
da una lunga tradizione, si vede non solo dalla corri-
spondenza strettissima del sistema decorativo e perfino

Fig. 6.

Certo è che i tre esemplari finora enumerati sono
in così stretto rapporto, che dobbiamo ravvisarvi gli
avanzi di una larga fabbricazione la quale aveva fis-
sato con lunga tradizione i suoi tipi ed i suoi canoni
tectonici e decorativi. Il tipo costruttivo è qui rappre-
sentato dalla situla gemina (b, c), cui in un caso spe-
ciale, certamente in occasione di una commissione im-
portante, si è aggiunta una base (a). Si noti che i due
esemplari, dirò, più modesti, conservano nella decora-
zione il sentimento dell'origine tectonica da due vasi
accoppiati e simmetrici sì, ma distinti; invece nell'e-
semplare che pompeggia sopra una base — nella quale
il decoratore ha concentrata tutta la sua abilità collo-
candovi, al contrario di quel che avrebbe fatto un deco-
ratore greco-classico, il soggetto principale — nell'e-
semplare a infine, il sentimento dell'origine tectonica
si è affievolito, e il vaso doppio vien considerato, in
opposizione alla base, come un sol tutto. Questo fe-

del numero e relazione reciproca delle zone in cui sono
scompartiti, ma ben anche dal ripetersi dei singoli mo-
tivi. Tutti tre i nostri esemplari hanno nella prima zona
superiore il meandro ad onda. L'ornato della terza zona
del vaso a si ripete in b al medesimo posto con la va-
riante dei puntini in luogo delle palmette; analoga ripe-
tizione e analoga variante si ha nell'ornato della seconda
zona di c e b. L'ornato della quinta zona di a ritorna
nella quarta di b\ quello della seconda di a nella quarta
e quinta di c con le varianti delle palmette e dei viticci
globopuntinati in luogo dei puntini semplici ; la spina
della quarta zona di a ritorna identica sul manico di b,
mentre le catene sui manichi di c ei a si corrispon-
dono. Tale schematismo e routine nell'ornamentazione,
ne fa supporre uno non minore per lo figure. Non
ostante adunque l'unicità dell'esemplare non credo per
nulla azzardato il ritenere le figure del vaso a come
tipiche per le rappresentanze femminili nell'arte ar-
 
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