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LA NECROPOLI NEOLITICA DI MOLFETTA
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generalmente non si vedevano. È il fondo di un
grande vaso molto piatto che termina in una specie di
tallone alto un centimetro, col diametro di m. 0,12.
Non sappiamo quale forma avesse questo vaso: il
frammento ha il diametro di m. 0,20; forse era un
§ 2.
Impressioni ondulate.
La linea serpentina è una decorazione che ab-
bonda (l) (fig. 48).
Fio. 46.
vaso globoso grande ed a collo stretto giudicando
dalla superficie interna male lisciata.
Le linee sinuose, serpeggianti, si ottenevano per
mezzo di uno stampo e questo lo dimostrò pratica-
Fig. 47.
Fig. 48.
Nel vaso fig. 47 si adoperò Tino scalpello largo
m. 0,02 che aveva da una parte un piccolo angolo.
Di rado appare la tendenza ad incidere alterna-
tivamente in modo da fare le foglie di uu ramo. Tale
deficienza ad imitare oggetti naturali si accorda collo
stato embrionale dell'arte neolitica.
Monumenti Antichi — Vol. XX.
mente Don Morelli (2), il quale illustrò una cera-
(') Il Mayer aveva creduto che tale impronta fosse fatta
per mezzo di una spirale metallica, ma fu un errore. Ho pro-
vato sull'argilla molle a fare tali disegni e la figura che ot-
tenni è completamente diversa, essendo costituita da fratti pa-
ralleli interrotti e non da una linea serpentiforme continua.
(3) Morelli, Iconografia preistorica ligustica.
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LA NECROPOLI NEOLITICA DI MOLFETTA
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generalmente non si vedevano. È il fondo di un
grande vaso molto piatto che termina in una specie di
tallone alto un centimetro, col diametro di m. 0,12.
Non sappiamo quale forma avesse questo vaso: il
frammento ha il diametro di m. 0,20; forse era un
§ 2.
Impressioni ondulate.
La linea serpentina è una decorazione che ab-
bonda (l) (fig. 48).
Fio. 46.
vaso globoso grande ed a collo stretto giudicando
dalla superficie interna male lisciata.
Le linee sinuose, serpeggianti, si ottenevano per
mezzo di uno stampo e questo lo dimostrò pratica-
Fig. 47.
Fig. 48.
Nel vaso fig. 47 si adoperò Tino scalpello largo
m. 0,02 che aveva da una parte un piccolo angolo.
Di rado appare la tendenza ad incidere alterna-
tivamente in modo da fare le foglie di uu ramo. Tale
deficienza ad imitare oggetti naturali si accorda collo
stato embrionale dell'arte neolitica.
Monumenti Antichi — Vol. XX.
mente Don Morelli (2), il quale illustrò una cera-
(') Il Mayer aveva creduto che tale impronta fosse fatta
per mezzo di una spirale metallica, ma fu un errore. Ho pro-
vato sull'argilla molle a fare tali disegni e la figura che ot-
tenni è completamente diversa, essendo costituita da fratti pa-
ralleli interrotti e non da una linea serpentiforme continua.
(3) Morelli, Iconografia preistorica ligustica.
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