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295

LA NECROPOLI NEOLITICA DI MOLFETTA

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Oltre la stocca colla punta acuta o tondeggiante,
adoperarono altri strumenti di varie forme per lavo-
rare le cretaglie, erano specie di sgorbie o cucchiai
o scalpelli, probabilmente fatti di legno; di osso non
ne trovammo, mentre abbondano le stecche piatte.

Nella (fig. 43) abbiamo una decorazione a fascio
orizzontali. È il pezzo del ventre di un vaso che
aveva circa m. 0,40 di diametro. Di terra rossa, solo
nell'interno sonovi macchie nere; le pareti spesse un
centimetro. Oltre alle impronte simili ad unghiate,

Fig. 42.

Le incisioni semicircolari che diconsi fatte colle
unghie trovansi già nei vasi neolitici dell'Egitto e di

Fia. 43.

che sono incisioni curvilinee opposte e leggermente
inclinate, vi è nella parte Superiore una fascia a pic-
coli tratteggi.

V

W

ìig. 44.

Fig. 45.

Creta, però è probabile che nel maggior numero
dei casi fossero fatte con una cannuccia od un osso
tagliato a sgorbia, e grande quanto un'unghia. L'es-
servi incisioni ad arco tanto larghe che sotten-
dono una corda di tre centimetri, prova che adope-
ravano stampi curvilinei.

Un'altra ragioue per negare che tali incisioni
curvilinee si facessero colle unghie è l'estrema pic-
colezza del raggio. Come esempio dimostrativo pre-
sento le figure 44 e 45.

Il vaso. 47 ci fa conoscere l'estensione che davano
a queste impronte anche nelle parti dei vasi che
 
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