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Ducati, Pericle: Le pietre funerarie felsinee
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375
LE PIETRE FUNERARIE FELSINEE
376
N. 13. Sfcele frammentata, di forma ovoidale ma
oblunga, figurata da ambo le parti. Frammenti uniti
insieme, con varie lacune.
Il lato A aveva, tutto all'intorno, meno che infe-
riormente, una cornice a spirali ad onda dirette verso
l'alto e che in basso si iniziavano da una foglia di
edera. Questo lato è diviso in tre zone. Della zona
inferiore, assai corrosa ed in parte perduta, si scor-
gono avanzi di tre figure maschili ; una a sinistra,
nuda, è diretta verso destra.
Nella zona mediana e principale ci appare diretta
verso destra una triga. I tre cavalli sono alati; il
defunto, sul cocchio, tiene con la mano destra le redini
e tende la sinistra verso una figura nuda maschile,
che è ferma di fronte al cocchio e che alza la mano
al volto.
La terza zona, posta superiormente, lascia appa-
rire solo a destra le zampe posteriori, un po' ripiegate,
di una belva.
Il lato B, pure circondato da una cornice a spirali
ad onda, ha un solo campo di rappresentazione, ove
sono effigiati, l'uno di fronte all'altro, due guerrieri.
Queste figure, assai guaste e corrose, mostrano tut-
tavia di essere state espresse con grande imperizia.
Il guerriero a sinistra, con lungo pennacchio dell'elmo,
ha un minuscolo braccio destro piegato sull'anca, lo
scudo tondo nell'altro braccio; i piedi suoi sono mo-
struosamente piccoli. Così assai minuscoli sono i piedi
dell'altro guerriero il quale nella destra doveva tenere
la lancia.
Tra le due figure è un arbusto, che poco distin-
tamente si ramifica dietro il guerriero di destra.
Sulla stretta cornice era scalpellato un ramo di
edera dalle foglie allungate.
Alt. originaria della stele fuori terra, m. 1,68 ;
maggiore largii., m. 1,22, largii, al basso, m. 0,96.
Il lato B è menzionato presso Zannoni, Certosa,
pag. 298.
N. 14. Due grandi frammenti, riuniti, di una stele.
La stele aveva solo un lato figurato, che era
cinto da una cornice a spirali ad onda dirette verso
l'alto.
Tre erano le zone con rappresentazioni. Della in-
feriore, nulla più appare se non un contorno, poco de-
ciso, di testa nuda. Nella zona mediana, più alta, si
vede un guerriero cavalcante verso sinistra.
Il cavallo è con le zampe anteriori sollevate; la
clamide del cavaliero svolazza; lo scudo, di forma
ovale, è abbassato sulla sella.
Nel listello grosso tra le due zone è un ornato a
triangoletti tratteggiati.
L'ultima zona superiore infine nulla più mostra
di distinguibile.
Alt. attuale della stele, m. 0,96; largii, massima,
m. 1.20 circa.
N. 15. Stele riunita insieme da vari frammenti.
Poche, ma grandi lacune.
La stele, di forma tondeggiante, con un sol lato
scolpito (tìg. 81), ha per cornice una serie di spirali ad
onda che, da una parte e dall'altra, si riuniscono in
cima in una palmetta che esce da due viticci.
Tre sono le zone scalpellate. La inferiore, che do-
veva assere adorna di scene ginniche, ci mostra a sini-
stra un giovane nudo, diritto verso destra; poi ap-
pare la parte superiore di un atleta verso destra
con le braccia tese in atto di pugilatore; ma nulla
più appare del suo avversario.
Il listello che separa questa zona dalla zona me-
diana è tratteggiato. Si ha nella zona di mezzo, da
sinistra verso destra, un uomo imberbe indossante
una corazza, il quale nella destra ha una spada snudata,
nella sinistra tiene il fodero. Segue un cavaliere im-
berbe col cavallo caracollante, col mantello al vento,
e sembra che vibri la lancia. Da destra è la parte
posteriore di un cavallo, la testa imberbe del cava-
liere, la sua destra alzata con l'asta.
Il listello superiore ha la iscrizione seguente
incisa:
fl>liV<0 vWfl.fi vi>||fl>|/V\V>l33
L'ultima zona ha due foglie di edera poste l'ima
sull'altra per la punta, e da esse, da ciascuna parte,
orizzontalmente, esce una palmetta.
Alt. attuale, m. 1,00; largii, massima, m. 1,01.
Not. scavi, 1876, pag. 68 (Gozzadini). — Atti e
Memorie, 1908, pag. 67 (Ducati).
N. 16. Tre frammenti di stele tondeggiante.
LE PIETRE FUNERARIE FELSINEE
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N. 13. Sfcele frammentata, di forma ovoidale ma
oblunga, figurata da ambo le parti. Frammenti uniti
insieme, con varie lacune.
Il lato A aveva, tutto all'intorno, meno che infe-
riormente, una cornice a spirali ad onda dirette verso
l'alto e che in basso si iniziavano da una foglia di
edera. Questo lato è diviso in tre zone. Della zona
inferiore, assai corrosa ed in parte perduta, si scor-
gono avanzi di tre figure maschili ; una a sinistra,
nuda, è diretta verso destra.
Nella zona mediana e principale ci appare diretta
verso destra una triga. I tre cavalli sono alati; il
defunto, sul cocchio, tiene con la mano destra le redini
e tende la sinistra verso una figura nuda maschile,
che è ferma di fronte al cocchio e che alza la mano
al volto.
La terza zona, posta superiormente, lascia appa-
rire solo a destra le zampe posteriori, un po' ripiegate,
di una belva.
Il lato B, pure circondato da una cornice a spirali
ad onda, ha un solo campo di rappresentazione, ove
sono effigiati, l'uno di fronte all'altro, due guerrieri.
Queste figure, assai guaste e corrose, mostrano tut-
tavia di essere state espresse con grande imperizia.
Il guerriero a sinistra, con lungo pennacchio dell'elmo,
ha un minuscolo braccio destro piegato sull'anca, lo
scudo tondo nell'altro braccio; i piedi suoi sono mo-
struosamente piccoli. Così assai minuscoli sono i piedi
dell'altro guerriero il quale nella destra doveva tenere
la lancia.
Tra le due figure è un arbusto, che poco distin-
tamente si ramifica dietro il guerriero di destra.
Sulla stretta cornice era scalpellato un ramo di
edera dalle foglie allungate.
Alt. originaria della stele fuori terra, m. 1,68 ;
maggiore largii., m. 1,22, largii, al basso, m. 0,96.
Il lato B è menzionato presso Zannoni, Certosa,
pag. 298.
N. 14. Due grandi frammenti, riuniti, di una stele.
La stele aveva solo un lato figurato, che era
cinto da una cornice a spirali ad onda dirette verso
l'alto.
Tre erano le zone con rappresentazioni. Della in-
feriore, nulla più appare se non un contorno, poco de-
ciso, di testa nuda. Nella zona mediana, più alta, si
vede un guerriero cavalcante verso sinistra.
Il cavallo è con le zampe anteriori sollevate; la
clamide del cavaliero svolazza; lo scudo, di forma
ovale, è abbassato sulla sella.
Nel listello grosso tra le due zone è un ornato a
triangoletti tratteggiati.
L'ultima zona superiore infine nulla più mostra
di distinguibile.
Alt. attuale della stele, m. 0,96; largii, massima,
m. 1.20 circa.
N. 15. Stele riunita insieme da vari frammenti.
Poche, ma grandi lacune.
La stele, di forma tondeggiante, con un sol lato
scolpito (tìg. 81), ha per cornice una serie di spirali ad
onda che, da una parte e dall'altra, si riuniscono in
cima in una palmetta che esce da due viticci.
Tre sono le zone scalpellate. La inferiore, che do-
veva assere adorna di scene ginniche, ci mostra a sini-
stra un giovane nudo, diritto verso destra; poi ap-
pare la parte superiore di un atleta verso destra
con le braccia tese in atto di pugilatore; ma nulla
più appare del suo avversario.
Il listello che separa questa zona dalla zona me-
diana è tratteggiato. Si ha nella zona di mezzo, da
sinistra verso destra, un uomo imberbe indossante
una corazza, il quale nella destra ha una spada snudata,
nella sinistra tiene il fodero. Segue un cavaliere im-
berbe col cavallo caracollante, col mantello al vento,
e sembra che vibri la lancia. Da destra è la parte
posteriore di un cavallo, la testa imberbe del cava-
liere, la sua destra alzata con l'asta.
Il listello superiore ha la iscrizione seguente
incisa:
fl>liV<0 vWfl.fi vi>||fl>|/V\V>l33
L'ultima zona ha due foglie di edera poste l'ima
sull'altra per la punta, e da esse, da ciascuna parte,
orizzontalmente, esce una palmetta.
Alt. attuale, m. 1,00; largii, massima, m. 1,01.
Not. scavi, 1876, pag. 68 (Gozzadini). — Atti e
Memorie, 1908, pag. 67 (Ducati).
N. 16. Tre frammenti di stele tondeggiante.