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LE PIETRE FUNERARIE FELSINEE
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conservata, un grappolo. — N. 88 (Arnoaldi) ; qui il
tralcio non doveva girare tutt'attorno; a destra, in
basso, quasi indistinto, è un grappolo. — N. 158 (Cer-
tosa); qui le foglie si alternano ai grappoli nei due
tralci che girano tutt'attorno e che nel basso hanno
inizio da una foglia di edera, in alto si intrecciano
nei viticci : vi è uno scalpellamelo del tutto finito
come nell'esemplare n. 63 ; le foglie hanno la indi-
Fio. 18. - Stele n. 158.
cazione delle proprie venature; nei grappoli si scor-
gono i chicchi (fig. 18).
2) Tralcio di edera: N. 18 (Giardino). — N. 32
(Giardino). — N. 86 (Arnoaldi) ; le foglie sono piut-
tosto appuntite, ed il ramo è grosso. — N. 156, lato 1!
(Battistini) ; pure qui le foglie sono appuntite e poste
l'ima sopra l'altra (fig. 70).
3) Ramo di alloro a foglie simmetricamente al-
ternate: N. 28 (Giardino). — N. 36 (Giardino).
4) Ramo, forse di mirto:
a) a foglioline tondeggianti fitte e diretto verso
l'alto: N. 78 (Arnoaldi).
b) a foglioline strette e lunghe, fissate simme-
tricamente in direzione orizzontale ai lati del ramo:
N. 52 (Arnoaldi). — N. 63 (Arnoaldi) = fig. 50.
— N. 117 (Arnoaldi).
5) Foglie di vite: N. 92 (Arnoaldi); le foglie
sono poste l'una sopra l'altra.
6) Foglie di edera: N. 68 (Arnoaldi). — N. 100,
lato A (Arnoaldi); appariscono poco distinte le due
foglie poste in cima alla stele in inversa direzione. —
N. 190 (Certosa), come nel n. 68.
Nei listelli divisori delle zone si hanno invece, o
doppie palmette obliquamente disposte e collegate da
viticci ad èsse, o foglie di edera accostate, o tralci di
edera :
1) Doppie palmette oblique: N. 2 (A); n. 10 (A);
nn. 33, 37, 160.
2) Foglie di edera accostate: N. 10(B); n. 169(A).
3) Tralcio di edera: N. 169 (A).
L'ornamentazione fitomorfa di queste stele, come
ben si può arguire a prima vista, trova la sua corrispon-
denza nella decorazione vegetale dei vasi attici rinve-
nuti nelle necropoli felsinee e nei monumenti del-
l'Etruria centrale. Riassumendo, sono tralci di edera,
di vite, di alloro, forse di mirto — foglie di edera, di
vite — palmette oblique gli elementi di decorazione fi-
tomorfa sullo spessore, sulle cornici, sui listelli delle
nostre stele.
Il tralcio di edera comparisce già su monumenti
relativamente arcaici come motivo ornamentale ; infatti
un ramo di edera forma la incorniciatura superiore
della zona figurata nella tomba cornetana del Triclinio,
ed anteriormente vediamo tali tralci di edera su mo-
numenti ceramici; siano di esempio i tralci sulle
spalle ed anche sotto il ventre di idrie ceretane ('),
il tralcio sulle anse di anfora proveniente da Cer-
vetri e di carattere attico-jonico {Bull. ci. Gorr.
Hellén., 1893, p. 439, fig. 4). Una colonna orvietana
rastremantesi verso l'alto (2), esibisce tutt'attorno un
tralcio di edera del tutto simile a quelli delle stele.
(*) Eudt, Beitràge zur jonischen Vasenmalerei fig. 1-4.
Pottier, Vases antique* du Louvre, E 698, E 699 (tav. 53),
E 696; cosi l'anfora jonica, ivi, E 704 (tav. 53) e l'anfora
« pontica » in Endt, op cit., fig. 22.
(2) Glyptothèque Ny-Carlsberg, tav. 181 (V sec. a. C.)j
un cippo, adornato in alto di una consimile zona, è al Museo di
Firenze (2* sala del 1* piano, n. 738).
LE PIETRE FUNERARIE FELSINEE
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conservata, un grappolo. — N. 88 (Arnoaldi) ; qui il
tralcio non doveva girare tutt'attorno; a destra, in
basso, quasi indistinto, è un grappolo. — N. 158 (Cer-
tosa); qui le foglie si alternano ai grappoli nei due
tralci che girano tutt'attorno e che nel basso hanno
inizio da una foglia di edera, in alto si intrecciano
nei viticci : vi è uno scalpellamelo del tutto finito
come nell'esemplare n. 63 ; le foglie hanno la indi-
Fio. 18. - Stele n. 158.
cazione delle proprie venature; nei grappoli si scor-
gono i chicchi (fig. 18).
2) Tralcio di edera: N. 18 (Giardino). — N. 32
(Giardino). — N. 86 (Arnoaldi) ; le foglie sono piut-
tosto appuntite, ed il ramo è grosso. — N. 156, lato 1!
(Battistini) ; pure qui le foglie sono appuntite e poste
l'ima sopra l'altra (fig. 70).
3) Ramo di alloro a foglie simmetricamente al-
ternate: N. 28 (Giardino). — N. 36 (Giardino).
4) Ramo, forse di mirto:
a) a foglioline tondeggianti fitte e diretto verso
l'alto: N. 78 (Arnoaldi).
b) a foglioline strette e lunghe, fissate simme-
tricamente in direzione orizzontale ai lati del ramo:
N. 52 (Arnoaldi). — N. 63 (Arnoaldi) = fig. 50.
— N. 117 (Arnoaldi).
5) Foglie di vite: N. 92 (Arnoaldi); le foglie
sono poste l'una sopra l'altra.
6) Foglie di edera: N. 68 (Arnoaldi). — N. 100,
lato A (Arnoaldi); appariscono poco distinte le due
foglie poste in cima alla stele in inversa direzione. —
N. 190 (Certosa), come nel n. 68.
Nei listelli divisori delle zone si hanno invece, o
doppie palmette obliquamente disposte e collegate da
viticci ad èsse, o foglie di edera accostate, o tralci di
edera :
1) Doppie palmette oblique: N. 2 (A); n. 10 (A);
nn. 33, 37, 160.
2) Foglie di edera accostate: N. 10(B); n. 169(A).
3) Tralcio di edera: N. 169 (A).
L'ornamentazione fitomorfa di queste stele, come
ben si può arguire a prima vista, trova la sua corrispon-
denza nella decorazione vegetale dei vasi attici rinve-
nuti nelle necropoli felsinee e nei monumenti del-
l'Etruria centrale. Riassumendo, sono tralci di edera,
di vite, di alloro, forse di mirto — foglie di edera, di
vite — palmette oblique gli elementi di decorazione fi-
tomorfa sullo spessore, sulle cornici, sui listelli delle
nostre stele.
Il tralcio di edera comparisce già su monumenti
relativamente arcaici come motivo ornamentale ; infatti
un ramo di edera forma la incorniciatura superiore
della zona figurata nella tomba cornetana del Triclinio,
ed anteriormente vediamo tali tralci di edera su mo-
numenti ceramici; siano di esempio i tralci sulle
spalle ed anche sotto il ventre di idrie ceretane ('),
il tralcio sulle anse di anfora proveniente da Cer-
vetri e di carattere attico-jonico {Bull. ci. Gorr.
Hellén., 1893, p. 439, fig. 4). Una colonna orvietana
rastremantesi verso l'alto (2), esibisce tutt'attorno un
tralcio di edera del tutto simile a quelli delle stele.
(*) Eudt, Beitràge zur jonischen Vasenmalerei fig. 1-4.
Pottier, Vases antique* du Louvre, E 698, E 699 (tav. 53),
E 696; cosi l'anfora jonica, ivi, E 704 (tav. 53) e l'anfora
« pontica » in Endt, op cit., fig. 22.
(2) Glyptothèque Ny-Carlsberg, tav. 181 (V sec. a. C.)j
un cippo, adornato in alto di una consimile zona, è al Museo di
Firenze (2* sala del 1* piano, n. 738).