Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 20.1910

DOI Artikel:
Galli, Edoardo: Avanzi di mura e vestigia di antichi monumenti sacri: sull'acropoli di Fiesole
DOI Seite / Zitierlink: 
https://doi.org/10.11588/diglit.9319#0495
Überblick
loading ...
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
927 avanzi di

due muraglie Etnische», indicate nella mia pianta
con tinta più scura, le quali formavano una specie
u di ambone sotterraneo » lungo più di 55 m., è il
solo che poteva fornire qualche esatta notizia intorno
ai ruderi sottostanti all'odierna Basilica. Da quello
che egli racconta e dal disegno lasciato di parte di
tali muraglie, che io ora pubblico raccordate con la
pianta dell'attuale chiesa di s. Alessandro, parrebbe
che esse, forse davvero etnische, avessero servito di
fondazione alla cella del tempio in parola, come è
indicato dalla loro lunghezza e dal fatto che nelle vi-
cinanze furono, in vari tempi, scoperte colonne intere,
ora in diversi luoghi (') e numerosi pezzi di colonne
e di capitelli dello stesso marmo e fattura di quelli
che ora decorano l'interno della Basilica, e che furono
certamente tolti dal tempio preesistente (2). Queste
colonne sono di marmo cipollino, di ordine ionico, con
capitelli di marmo bianco, e le basi, attiche, alcune
pure di marmo bianco, altre di cipollino come i fusti
delle colonne. Un'altra prova che questo materiale
antico sia stato raccolto e impiegato nella chiesa cri-
stiana, ci è fornita dalla diversità di diametro e di
altezza delle colonne stesse, come già aveva osservato
anche il Del Bosso. Oltre a ciò, è ricordata anche
una « base di marmo bianco lunese servita a qualche
statua esistente fuori della Basilica di S. Alessandro
nella quale fu scolpito il titolo in più linee » (3).
Questa base di marmo che ora si conserva nel Museo
tìesolano, e che nella faccia originariamente inscritta
esibisce un incavo rettangolare a guisa di piccola
edicola (v. tìg. 35), è alta m. 1,13, larga m. 0,72 e
infer. 0,75, e nel lato larga 0,58. Dell'iscrizione non
vi è quasi più traccia.

Ammettendo che questo tempio potesse essere di
origine etnisca, non si può negare d'altra parte che
esso fosse rimasto aperto al culto anche in tempi più
bassi, come fanno fede le due lucerne monolyclini
superstiti trovate in quei pozzetti e l'« Idoletto vo-
tivo in bronzo della specie dei Lari Domestici », il
quale per altro non si può identificare con assoluta
certezza fra quegli « Idoli di diversa forma e gran-
dezza » depositati dal capitolo nel Museo di Fie-

(l) Il Del Rosso, Oss. sulla Bas. Fies. di S. Alessandro,
p. XXXVIII ne dà un dettagliato ragguaglio.
(3) Del Rosso, o. c. ; Bandini, o. c.
(3) Repetti, Dizionario, Fiesole.

mura ecc. 928

sole, che sono certamente del periodo etrusco-romano,
ma che non credo opportuno di pubblicare, perchè di
provenienze diverse e scoperti certo posteriormente.

Gli altri oggetti da me riprodotti, cioè i due
vasi fittili, quella specie di secchia in bronzo, indi-
cata invece dal Del Rosso come un' « olla di rame »,
la quale ancora porta sotto l'orlo le tracce dell'at-

Fig. 35. — Base di marmo bianco già inscritta che sorgeva
dinanzi alla Basilica di !S. Alessandro, ed ora conservata
nel Museo fiesolano.

tacco del manico ad arco, a cerniera, e l'ampollina
di vetro con lungo collo, pur essendo di epoca rela-
tivamente tarda, tuttavia non hanno caratteri spe-
ciali per poter fissare il tempo preciso della loro
fabbricazione.

APPENDICE

Un antico pozzo nella Villa dell'Avv. Marchi
in Fiesole.

Avevo quasi finito di compilare la presente rela-
zione, quando fui invitato a visitare, pure in Fiesole,
nel giardino annesso alla magnifica villa dell'avv.
cav. Raffaele Marchi, già nota per altre precedenti
scoperte di antichità, un antico pozzo, messo in luce
 
Annotationen