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Giglioli, Giulio Q.: Cavernette e ripari preistorici nell'agro falisco
DOI Seite / Zitierlink: https://doi.org/10.11588/diglit.12554#0044
7!)
c.wernette e ripari preistorici nell'agro falisco
80
Il Pigorini descrisse g'vk tre oggetti fittili, ornati
di cerchielli e linee incise che forse possono qui ri-
chiamarsi (x).
Il primo di essi ò di Solino, presso Imola, spezzato
in testa, e si trovò in una tomba del primo periodo
del ferro, associato con materiale tipo Arnoaldi. Il
secondo è di Monteveglio nel Bolognese, il terzo, pure
Il Pigorini notava che i tre oggetti detti, assai
meglio che a sezione di campana, come avviene per
il tintinnai mio, ci si presentano a sezione di piramide,
il terzo soprattutto si accosta molto alla forma di una
piramidetta tronca. Nella sua interessante nota il
Pigorini era appunto indotto da varie ragioni a con-
siderare quegli oggetti come termini di passaggio alle
bolognese, sombra provenga da una tomba villanoviana.
Questi due son forati in testa.
Questi tre oggetti sono una riproduzione del co
sidetto tintinnabulo di bronzo, che veniva deposto nei
sepolcri italici del primo periodo del ferro nell' Italia
settentrionale, il qual tintinna/mio è certo, a sua
volta, un' imitazione dell'ascia di bronzo. Si avverta
che il tintinnabulo ha anche delle imitazioni fittili
a sezione di campana.
luvionalt presso Chieti, B. P. I., IV, pag. 129. — Mariotti, Sugli
scavi eseguiti in Velleia, N. d. Se. 1877, pag. 168, tav. VII, fig. 2,
— Rollini, Osservazioni e ricerche sull'etnografia preistorica delle
Marche, Atti Soc. dei Naturalisti, Modena,' 1912.
(') Pigorini, Di un oggetto di bronzo italico della prima età
del ferro e di alcune imitazioni in terra cotta, li. P. I., XVI, 1890,
tav. III.
vere piramidette fittili, così diffuse nel primo periodo
del ferro.
Mi domando ora se i due esemplari che qui pre-
sento, come qualche altro che potrebbe citarsi, non
debbano anch'essi considerarsi come antecedenti gene-
tici delle comuni piramidette fittili deposte nei sepolcri
o tenute nelle case appese alle pareti, quali amuleti.
D) Ceramica dell'età del ferro.
Non credo di dover spendere parole sulla ceramica
dell'età del ferro poiché essa non si presta a dedu-
zioni.
D'altronde essa si trovò negli strati superficiali
associata a quella dell'età storica, rimescolata. Noto
c.wernette e ripari preistorici nell'agro falisco
80
Il Pigorini descrisse g'vk tre oggetti fittili, ornati
di cerchielli e linee incise che forse possono qui ri-
chiamarsi (x).
Il primo di essi ò di Solino, presso Imola, spezzato
in testa, e si trovò in una tomba del primo periodo
del ferro, associato con materiale tipo Arnoaldi. Il
secondo è di Monteveglio nel Bolognese, il terzo, pure
Il Pigorini notava che i tre oggetti detti, assai
meglio che a sezione di campana, come avviene per
il tintinnai mio, ci si presentano a sezione di piramide,
il terzo soprattutto si accosta molto alla forma di una
piramidetta tronca. Nella sua interessante nota il
Pigorini era appunto indotto da varie ragioni a con-
siderare quegli oggetti come termini di passaggio alle
bolognese, sombra provenga da una tomba villanoviana.
Questi due son forati in testa.
Questi tre oggetti sono una riproduzione del co
sidetto tintinnabulo di bronzo, che veniva deposto nei
sepolcri italici del primo periodo del ferro nell' Italia
settentrionale, il qual tintinna/mio è certo, a sua
volta, un' imitazione dell'ascia di bronzo. Si avverta
che il tintinnabulo ha anche delle imitazioni fittili
a sezione di campana.
luvionalt presso Chieti, B. P. I., IV, pag. 129. — Mariotti, Sugli
scavi eseguiti in Velleia, N. d. Se. 1877, pag. 168, tav. VII, fig. 2,
— Rollini, Osservazioni e ricerche sull'etnografia preistorica delle
Marche, Atti Soc. dei Naturalisti, Modena,' 1912.
(') Pigorini, Di un oggetto di bronzo italico della prima età
del ferro e di alcune imitazioni in terra cotta, li. P. I., XVI, 1890,
tav. III.
vere piramidette fittili, così diffuse nel primo periodo
del ferro.
Mi domando ora se i due esemplari che qui pre-
sento, come qualche altro che potrebbe citarsi, non
debbano anch'essi considerarsi come antecedenti gene-
tici delle comuni piramidette fittili deposte nei sepolcri
o tenute nelle case appese alle pareti, quali amuleti.
D) Ceramica dell'età del ferro.
Non credo di dover spendere parole sulla ceramica
dell'età del ferro poiché essa non si presta a dedu-
zioni.
D'altronde essa si trovò negli strati superficiali
associata a quella dell'età storica, rimescolata. Noto