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MnXTMEXTT POUOLETEI
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attica e della scuola fidiaca in particolare, e perciò si
è tentato di metterla in serie con le figure drappeg-
giate sicuramente attiche, collocandola fra la Demeter
di Cherchel (M eie cariatidi delPEretteo (*), ma se al-
cuni elementi sui fianchi, sulle spalle, nel Jcolpos, spie-
gano il tentativo, tutto il resto del panneggiare, a
da Kekulé, ijr. Sk.
Fio. 48. — Berlino, Museo ili Pergama:
Cosidetta statua di Hera.
pieghe tubolari con i dorsi non schiacciati, è molto più
severo e si distingue netta mente dalla tradizione attica
a larghi dorsi, quali vediamo nella Demeter di Cherchel
e nelle statue fidiache, per ricordare invece incito da
vicino le st;iiue peloponnesiache della generazione pre-
cedènte (8). Nulla in essa richiama all'Attica : il pre-
f1) K. Kekule v. Stradonitz, tiber Copiai einer Frauenstatue
aus der Zeti des Phidias, 57 beri. Winckelpr., 1897; Winter, K.
in B. 248, 1-2.
(2) Vedi nota 1, cut. C14.
Anelli' il Furtwiingler, StatirenJcopien, p. 15 sjr. avvertiva
degli elementi non fidiaci e li diceva dovuti al cupi t:i pergameno,
ma, come ha rilevale anche il Winter,* Altertumer v. Perga.non.
VII, I. p. 32 sg., ci troviamo davanti a una statua che ha tutte le
apparenze di copia, fedelissima, ben diversa dalle copie pergamene.
sunto gruppo di Prokne ed Ytis, trovato sull'acropoli
(flg. 50) (1), è un lavoro dozzinale, quasi deforme: la
1 )emeter acefala di Eleusi (2j, che pure fu accostata
ad essa per una certa, somiglianza nel panneggio e alla
quale si dovrebbe unire un "Artemide, pure acefala,, del
Pythion di Gortina (s), è concepita, in modo completa-
Fotogr. Anti.
Pie. 49. — Roma. Museo delle Terme:
Statua atletica n. 77 dalla via Ostiensi',
mente diverso, tanto nella costruzione del corpo (pro-
porzioni, ponderazione, composizione), quanto nel trat-
tamento del panneggio, l'ima e l'altro perfettamente
attici. Ma, ben maggiori sono le differenze se dall'appa-
renza del panneggio si passa a, studiare la, struttura
del corpo. In questo è applicata la ponderazione poli-
cletea tipica, con tutte le conseguenze che questa
(») Michaelis, athen. Miti. I (1876), p. 304: Winter. arch.
Air.. 1S84. p. 43; l'aliai, in Jahrbuch IX (1894), p. 21 e nota 42;
Furtwangler, Statuenkópien I. p. 15 sg.; grieeh. Originalst. in
Yen.. Monaco, 1898, p. 2H4 sg. ; Winter, K. in B. 282. 1.
(2) P. Hermann, in Br. Br. tav. 536 (1902), ivi la lettera-
timi anteriore.
(3) L. Savignoni, in Mori. Lincei XVIII (1907), col. 262,
fig. 37.
MnXTMEXTT POUOLETEI
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attica e della scuola fidiaca in particolare, e perciò si
è tentato di metterla in serie con le figure drappeg-
giate sicuramente attiche, collocandola fra la Demeter
di Cherchel (M eie cariatidi delPEretteo (*), ma se al-
cuni elementi sui fianchi, sulle spalle, nel Jcolpos, spie-
gano il tentativo, tutto il resto del panneggiare, a
da Kekulé, ijr. Sk.
Fio. 48. — Berlino, Museo ili Pergama:
Cosidetta statua di Hera.
pieghe tubolari con i dorsi non schiacciati, è molto più
severo e si distingue netta mente dalla tradizione attica
a larghi dorsi, quali vediamo nella Demeter di Cherchel
e nelle statue fidiache, per ricordare invece incito da
vicino le st;iiue peloponnesiache della generazione pre-
cedènte (8). Nulla in essa richiama all'Attica : il pre-
f1) K. Kekule v. Stradonitz, tiber Copiai einer Frauenstatue
aus der Zeti des Phidias, 57 beri. Winckelpr., 1897; Winter, K.
in B. 248, 1-2.
(2) Vedi nota 1, cut. C14.
Anelli' il Furtwiingler, StatirenJcopien, p. 15 sjr. avvertiva
degli elementi non fidiaci e li diceva dovuti al cupi t:i pergameno,
ma, come ha rilevale anche il Winter,* Altertumer v. Perga.non.
VII, I. p. 32 sg., ci troviamo davanti a una statua che ha tutte le
apparenze di copia, fedelissima, ben diversa dalle copie pergamene.
sunto gruppo di Prokne ed Ytis, trovato sull'acropoli
(flg. 50) (1), è un lavoro dozzinale, quasi deforme: la
1 )emeter acefala di Eleusi (2j, che pure fu accostata
ad essa per una certa, somiglianza nel panneggio e alla
quale si dovrebbe unire un "Artemide, pure acefala,, del
Pythion di Gortina (s), è concepita, in modo completa-
Fotogr. Anti.
Pie. 49. — Roma. Museo delle Terme:
Statua atletica n. 77 dalla via Ostiensi',
mente diverso, tanto nella costruzione del corpo (pro-
porzioni, ponderazione, composizione), quanto nel trat-
tamento del panneggio, l'ima e l'altro perfettamente
attici. Ma, ben maggiori sono le differenze se dall'appa-
renza del panneggio si passa a, studiare la, struttura
del corpo. In questo è applicata la ponderazione poli-
cletea tipica, con tutte le conseguenze che questa
(») Michaelis, athen. Miti. I (1876), p. 304: Winter. arch.
Air.. 1S84. p. 43; l'aliai, in Jahrbuch IX (1894), p. 21 e nota 42;
Furtwangler, Statuenkópien I. p. 15 sg.; grieeh. Originalst. in
Yen.. Monaco, 1898, p. 2H4 sg. ; Winter, K. in B. 282. 1.
(2) P. Hermann, in Br. Br. tav. 536 (1902), ivi la lettera-
timi anteriore.
(3) L. Savignoni, in Mori. Lincei XVIII (1907), col. 262,
fig. 37.