152
Monatshefte für Kunstwissenschaft
di molta veritä, rappresen-
tanti ciabattini, opera di
Giuseppe Vaccaro, firmati
„Giuseppe Bongiovanni e
Vaccaro di Calatagirone";
anche nel palazzo Munici-
pale si conservano altre
figurine dello stesso artefice;
ma quante sone le scom-
parse o smarrite; quante
sono andate a rallegrare
altri lidi ed altra gente
lontana?
In tale ambiente ar-
tistico era ben naturale ehe
Benedetto Papale-Presepe 'a vecchia, gloriosa tradi-
zione non si perdesse e
ehe altro simpatico e valoroso artista sorgesse, questa volta sotto l'umile saio di
S. Francesco di Paola: Padre Benedetto Papale. Amico del defunto pittore Francesco
Vaccaro, che nelle chiese caltagironesi profuse a piene mani ogni fior di gentilezza
e di buon gusto, e di Salvatore Marino, altro cuore di artista, egli fin dai primi
teneri anni si volse ai puri regni dell'arte, e senza
alcun maestro, con la sola madre natura aperta ai
suoi occhi „nuotanti nel sogno" quella natura che
nel paesaggio caltagironese diviene altamente maestosa
e sublime; col solo suo gran cuore nel quäle si
ripercuotono i piü dolei sensi, i piü soavi palpiti e
fremiti di gentile poeta, divenne artista, e l'arte che
nelle sue nobili mani acquista tutto il profumo e
l'ingenuo candore di un Primitivo, l'arte che per lui
e amore, sospiro dell'anima e vita, dedicö con sin-
cero sentimento di cristiano di altri tempi a noi
lontani, al divino figlio di Nazareth, rappresentandolo
nel momento solenne della Nativitä in grembo alla
vergine natura.
Fra i tanti presepi da lui creati, famoso e quello
di Modica, nel quäle ogni particolare, dalla mon-
tagna rocciosa al prato erboso, dalla soave figura
di Maria a quella dei poveri pastori, tutto e movi-
mento, veritä e gentilezza. Giacomo Vaccara □
Egli e perciö che il Majelli, il poeta forte e Cont a dino dall'asinello
Monatshefte für Kunstwissenschaft
di molta veritä, rappresen-
tanti ciabattini, opera di
Giuseppe Vaccaro, firmati
„Giuseppe Bongiovanni e
Vaccaro di Calatagirone";
anche nel palazzo Munici-
pale si conservano altre
figurine dello stesso artefice;
ma quante sone le scom-
parse o smarrite; quante
sono andate a rallegrare
altri lidi ed altra gente
lontana?
In tale ambiente ar-
tistico era ben naturale ehe
Benedetto Papale-Presepe 'a vecchia, gloriosa tradi-
zione non si perdesse e
ehe altro simpatico e valoroso artista sorgesse, questa volta sotto l'umile saio di
S. Francesco di Paola: Padre Benedetto Papale. Amico del defunto pittore Francesco
Vaccaro, che nelle chiese caltagironesi profuse a piene mani ogni fior di gentilezza
e di buon gusto, e di Salvatore Marino, altro cuore di artista, egli fin dai primi
teneri anni si volse ai puri regni dell'arte, e senza
alcun maestro, con la sola madre natura aperta ai
suoi occhi „nuotanti nel sogno" quella natura che
nel paesaggio caltagironese diviene altamente maestosa
e sublime; col solo suo gran cuore nel quäle si
ripercuotono i piü dolei sensi, i piü soavi palpiti e
fremiti di gentile poeta, divenne artista, e l'arte che
nelle sue nobili mani acquista tutto il profumo e
l'ingenuo candore di un Primitivo, l'arte che per lui
e amore, sospiro dell'anima e vita, dedicö con sin-
cero sentimento di cristiano di altri tempi a noi
lontani, al divino figlio di Nazareth, rappresentandolo
nel momento solenne della Nativitä in grembo alla
vergine natura.
Fra i tanti presepi da lui creati, famoso e quello
di Modica, nel quäle ogni particolare, dalla mon-
tagna rocciosa al prato erboso, dalla soave figura
di Maria a quella dei poveri pastori, tutto e movi-
mento, veritä e gentilezza. Giacomo Vaccara □
Egli e perciö che il Majelli, il poeta forte e Cont a dino dall'asinello