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Muratori, Lodovico Antonio
Opere del proposto Lodovico Antonio Muratori già bibliotecario del Serenissimo Signore Duca di Modena (Band 9,1) — Arezzo, 1769 [Cicognara, 2497-9-1]

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https://doi.org/10.11588/diglit.30674#0197
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P 0 E $ 7 X Z VE. 7.
non è il muovere la Fantaha, come a noi piace; che il Furore
Poetico per opinion di tutti è regalo conceduto a pochi, elsendo eh
so dono della Natura, non acquilo dell'Arte, e che per quella ra-
gione comunemente li afferma; 774/csss 7 fos?7, <? /4r/i g/7
Per ilciogliere tal difficoltà, e inlìeme per maggiormente spor-
re quello si utile argomento, disaminiamone i fondamenti. Certo
è, che per Furore Poetico, o ha Entuhalmo, ed Ehro, intelero gli
antichi una certa gagliarda ispirazione, con cui le Mule, ovvero
Apollo, occupano l'animo del Poeta, e sannogli dire, e contare
maravigliole cole, traendolo come fuori di lui lleho, e ilpirandogli
un linguaggio non ulato dal volgo. Perciò un tal Furore h chiama-
va ahrazione, alienazione, o ratto della mente; quahchè più non
parlale il Poeta, ma i Numi per lui. Piatone lenza dubbio in pa-
recchi luoghi, e ipecialmente nell'Ione s'ingegna di pruovare, che
quello Furore ha cola divina, e non s'acquihi con Arte. Fra l'al-
tre sue parole lono evidenti quelle: % p/ò 777^777 /4C77W7 7/7
^7^7, 77077 pi?r 7774 per ^7177774 7/p77'4X7077^ ^4^7 /aW7 7/7 /^77770,
C4T774T70 7*777-7*7 ^M<?/?7 770^7^7 Po^7777 . Apprehb dice egli : // Po^74 pr77774
77077 p770 r4777*4re, s/%<? 77077 ^74 s7p7^770 ^7 Dio, e ^7707*7 7^7 /e, e ywp^O
777 s/?4/i. E portò la llelsa opinione Democrito, come ne fa tehi-
monianza Cicerone nel iib. 2. deli'Orat. e nel iib. 1. dell'Indovina-
zione , ove dice : I//4 007707^4770 7^00/47*47 ww 777 47777777^ 7/7-^7774777 y
770^*47 0777777 ^7770 ^777*07*0 Do7?7007*77770 ^770777^774777 Po074T77 ?774g 7777777
po//o. ^7707^ M?s77? 7/70/7 P/470. Quindi e, che i Poeti, non solo an-
tichi, ma eziandio moderni, consapevoli di s'i gran prerogativa, h
sacciano francamente come ripieni di Dio. Niuna imprela grande
da loro h canta, a cui ehi non chiamino in loccorlb le Mule, o
Apollo, o altra luperior Potenza. Se ciò è vero, come avvisan co-
lloro, egli ne vien per conleguenza, che non può con Arte acqui-
ifarh il Furore, o Ellro Poetico, ma fa di melliere aspettarlo dall*
arbitrio delle Mule, o d'altra sognata Deita, e indarno h vogliono
dar conhgli per ottenerlo.
Ma con pace degli antichi, e de'moderni Poeti, io ben conce-
do, che non polla divenirh gran Poeta lenza un tal Furore, ma all'
incontro nego, nascere tal Furore da gagion soprannaturale; anzi
tengo, eher'egli naturalillima cosa, e poterh in qualche guila conseguir
con Arte. E primieramente l'opinion in coiloro è convinta di men-
zogna dai chiariHìmi insegnamenti della Religion Criiìiana, cono-
Icendoh, che le Muse, Apollo, e l'altre Deità de'Gentili sono, g
^ Tc?77. IX. P. Z Z furono
 
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