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C. STORNATOLO
gli occhi del lettore i titoli originali, quali sono dati dal
de Rossi 1.
Nel cimitero di Callisto:
1475 XV Kt
FeB
PANTHAGATHVS
MAMMEIVS
P APIRIVS
s
MINICINV
AEMILI VS
VNANIMES
PERSCRVTATO RES
A N T I QV IT ATI S
REGNANTE
POM • PONT -MAX
s
MINVTIV
ROM • PVP • DELITIE
Sisto IV (anno Vili [1478], t. 6, p. 117) si ha la lettera di nomina di
Giov. Battista a vescovo di Fermo. In essa il pontefice gli dice fra
l’altro: «Nos demum ad te notarium nostrum in Diaconatus ordine et
aetate legitime constitutum____direximus oculos nostrae mentis____».
D’altra parte i graffiti delle Catacombe appartengono più o meno al-
l’anno 1475. Come elemento poi di giudizio spassionato intorno agli in-
tenti anticristiani, voluti attribuire agli accademici con a capo il Leto,
va notata tra gli altri argomenti della sua defensio, contenuta nel cod.
vatie. lat. 2934, p. I, fol. 300-308 la preghiera finale « ignoscite et per
admirabilem Christi resurrectionem ignoscite, quaeso >>. Ora nell’altro
cod. vat. lat. 3233, autografo del Leto, ho trovato nei fogli di guardia
l’ufficiatura del giorno di Pasqua fino alla terza lezione. Non era dun-
que un finto sentimento, che induceva il Leto a rivolgere ai giudici
quella preghiera finale.
1 Roma sotterranea, I, p. 4, 5, 6; cf. Ili, p. 255.
C. STORNATOLO
gli occhi del lettore i titoli originali, quali sono dati dal
de Rossi 1.
Nel cimitero di Callisto:
1475 XV Kt
FeB
PANTHAGATHVS
MAMMEIVS
P APIRIVS
s
MINICINV
AEMILI VS
VNANIMES
PERSCRVTATO RES
A N T I QV IT ATI S
REGNANTE
POM • PONT -MAX
s
MINVTIV
ROM • PVP • DELITIE
Sisto IV (anno Vili [1478], t. 6, p. 117) si ha la lettera di nomina di
Giov. Battista a vescovo di Fermo. In essa il pontefice gli dice fra
l’altro: «Nos demum ad te notarium nostrum in Diaconatus ordine et
aetate legitime constitutum____direximus oculos nostrae mentis____».
D’altra parte i graffiti delle Catacombe appartengono più o meno al-
l’anno 1475. Come elemento poi di giudizio spassionato intorno agli in-
tenti anticristiani, voluti attribuire agli accademici con a capo il Leto,
va notata tra gli altri argomenti della sua defensio, contenuta nel cod.
vatie. lat. 2934, p. I, fol. 300-308 la preghiera finale « ignoscite et per
admirabilem Christi resurrectionem ignoscite, quaeso >>. Ora nell’altro
cod. vat. lat. 3233, autografo del Leto, ho trovato nei fogli di guardia
l’ufficiatura del giorno di Pasqua fino alla terza lezione. Non era dun-
que un finto sentimento, che induceva il Leto a rivolgere ai giudici
quella preghiera finale.
1 Roma sotterranea, I, p. 4, 5, 6; cf. Ili, p. 255.