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Nuovo bullettino di archeologia cristiana: ufficiale per i resoconti della Commissione di Archeologia Sacra sugli Scavi e su le Scoperte nelle Catacombe Romane — 12.1906

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Stornajolo, Cosimo: Il Giovanni Battista ed il Pantagato compagni di Pomponio Leto nella visita delle catacombe romane
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https://doi.org/10.11588/diglit.19820#0081
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IL GIOVANNI BATTISTA ED IL PANTAGATO

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matica, che aveva dedicata al castellano, e lo dedicò al can. Be-
nalio di Padova. In essa dice : « Superioribus annis voluraina
quaedam grammatices Bomanae scripsi et Thomae pontifici Do-
lensi praefecto arcis Hadrianae dicavi ». Il superioribus annis
ci porta certamente a quattro o cinque anni antecedenti e non
più, giacche Tommaso Iames fu castellano come è detto dal 1479.

Se vogliamo dunque mettere d’accordo il Breve pontificio
colla lettera dedicatoria del Leto al castellano di s. Angelo, dob-
biamo dedurne come necessaria conseguenza che il Pantagato
amico del Leto, non fu altri che Giovanni Battista vescovo di
Fermo dal 1479, ossia che Giovanni Battista Pantagato de Ca-
pranica era il letterato umanista, amico del Leto, il « sacerdos
Achademiae » e visitatore delle catacombe. E questo stesso era
l’accademico.

Difatti nel 1482 l’Accademia romana fu decorata da Fede-
rico III di un diploma imperiale. Il Nicolai senza citare la
fonte, dice ch’erano prefetti dell’Accademia in tale anno Gio-
vanni Battista Capranica e Nestore Malvezzi, censori Pomponio
Leto, P. Aristeo e Paolo Marzo. Nessun dubbio adunque può
rimanere sull’identificazione dei due personaggi. Ma nel cimi-
tero di Pretestato come compagno di Pomponio si trova un
Ioannes Baptista. Ora sapendo d’altro lato che questo era il
nome di battesimo di Pantagato de Capranica potrebbe sem-
brare naturale la congettura che questo Giov. Battista, non
altrimenti specificato, fosse appunto il Pantagato e che non due
personaggi essi fossero ma uno solo, cioè Giov. Battista Pan-
tagato de Capranica *. Tuttavia l’ipotesi, sebbene non impossi-
bile, non pare probabile.

1 Dissertazioni d. poni. Accademia rom. di archeologia, Roma, 1835,
V, p. 6, n. 3.

2 Oltre le notizie di questo personaggio date dal Luminoso e dal
Patetta (11. oc.), si sa che Giov. Batt. Capranica fu figlio di Antonio del
quondam Giovanni, fratello dei Cardinali, e di Benedetta, i quali ebbero
otto figliuoli (cod. vatic. lat. 7971, f. 8 e 9). Si trova come canonico di
 
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