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Nuovo bullettino di archeologia cristiana: ufficiale per i resoconti della Commissione di Archeologia Sacra sugli Scavi e su le Scoperte nelle Catacombe Romane — 12.1906

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Angelini, Giuseppe: Lettera del Dr. Giuseppe Angelini sulla ricognizione delle Reliquie di S. Agnese
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https://doi.org/10.11588/diglit.19820#0096
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RICOGNIZIONE DELLE RELIQUIE DI S. AGNESE

la traduzione di detto verbale, sincrona al testo latino, suoni:
fra il posto della testa delVuna e dell’altra, sebbene rilevisi
indirettamente dallo stesso verbale che le teste non c’erano,
giacché, mentre il relatore descrive le singole ossa e perfino le
congiunture: « suas usque commissuras [rem miram] distinctas
habentes », non accenna menomamente allo stato di conserva-
zione delle teste, anzi non le nomina affatto se non, direi quasi,
avverbialmente per indicare il sito del velo, pure la locuzione
del verbale va chiarita e rettificata in maniera positiva, de visu.

Sciogliere questo dubbio è anzi oggi quasi necessario, dopo
la reinvenzione del capo di s. Agnese al Sancta Sanctorum fatta
dal Padre Jubaru e dopo la constatazione medica, che riconobbe
in quel cranio quello di una persona dagli 11 ai 13 anni, com-
provata iu modo positivo da un resto di dentizione superstite
nella mascella superiore a parte destra.

Nè è da temere che le risultanze, dell’apertura dell’urna
argentea riescano pregiudicevoli al capo del Sancta Sanctorum,
dacché abbiamo la testimonianza del Bosio. il quale nel Lib. Ili,
>c. 48 della Roma sotterranea afferma che nella invenzione pre-
detta del 1605 «si videro le ossa della santa piccolissime, che
ben dimostravano essere di fanciulla di pochi anni, come si legge
degli atti suoi; fu poi trovata senza testa, perocché questa (come
testificano le antiche memorie della basilica lateranense), si con-
serva nell’oratorio di s. Lorenzo ora detto di Sancta Sanctorum
nella medesima basilica, ripostovi da Honorio III in una cassetta
d’argento». Il Bosio, contemporaneo della ricognizione dei sacri
corpi nel 1605, anche se a quella non presente, deve aver viste
quelle reliquie, dacché dall’invenzione alla loro riposizione nel-
l’urna d’argento ci corsero 10 anni, dal 1605 al 1615 ed in ogni
caso era nella impossibilità di ingannarsi o di ingannare sullo
stato delle reliquie stesse e sulla mancanza delle teste.

Ad ogni modo, se dei frammenti del capo si trovassero nell’urna,
questi potrebbero completare la reliquia del Sancta Sanctorum
 
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