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Nuovo bullettino di archeologia cristiana: ufficiale per i resoconti della Commissione di Archeologia Sacra sugli Scavi e su le Scoperte nelle Catacombe Romane — 12.1906

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Muñoz, Antonio: Sculture bizantine
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https://doi.org/10.11588/diglit.19820#0122
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A. MUNOZ

è collocato su una delle pareti e serve come decorazione, e nella
parte superiore porta una lunga iscrizione sepolcrale in onore
di Tornicio ', che morì nella metà circa del XIII secolo. Nei
due pennacchi stanno due busti di angeli; nel sommo dell’arco
c’è poi il busto di Cristo col nimbo crocigero; le cornici e i
fondi sono tutti decorati con intrecci di rami e di foglie fine-
mente intagliati come un ricamo. La finezza della scultura risalta
poi maggiormente per i colori che 1’abbelliscono; le parti spor-
genti del rilievo sono dipinte in oro di tono piuttosto scuro,
mentre il fondo è di colore turchino e le due tinte si armonizzano
in modo perfetto. Nella stessa cappella laterale di Kahriè Giami
incontro all’archivolto ora ricordato se ne vede un altro che
sta a decorare la porta che mette.in comunicazione la cappella
con la chiesa principale. Anche questo archivolto come l’altro è
sormontato da una cornice ornata di rosette; ed ha nei pennacchi
due busti di arcangeli e nel centro il Cristo che però non è di
dimensioni tali da uscire come nel primo archivolto dalla linea
della cornice. Non occorre dire che in entrambi gli archivolti,
come del resto in tutti i capitelli di Kahriè che portano busti di
angeli, i Turchi, trasformando la chiesa in moschea, hanno scal-
pellato i volti, lasciando però intatto il resto. Questi archi certo
non furono originariamente al posto in cui oggi si trovano ;
le pareti in cui stanno infissi son decorate con pitture del
XIY secolo, e si vede chiaramente che l’infissione degli archi
è posteriore alle pitture perchè queste sono state tagliate in
parte da essi. La loro lunghezza è identica, identico il marmo
in cui sono scolpiti, cosi che tutto induce a credere che già
fossero parti di uno stesso ciborio che copriva la tomba 2. Nella
moschea di Arab Giami a Galata, nel corridoio che passa sotto
il minareto, sul lato sinistro si vede murato nella parete un

' Trascritta non esattamente dal Mordtmann, ITapvaaaó; I (1877), p. 61B.

2 Th. Schmitt, I musaici e gli affreschi di Kahriè Giami. Bullett.
dell’Istituto russo di Costantinopoli, Vili (1903), p. 142.
 
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