RESOCONTO DELLE ADUNANZE
141
si ebbe in Egitto il costume di dipingere o scolpire i defunti
e talvolta scene del rito funerario. À prova della sua asserzione
offrì all’assemblea la riproduzione di un antichissimo lenzuolo
funebre egizio della collezione Golenischew di Pietroburgo, ove
appare questo rettangolo dietro la testa del defunto, il quale ret-
tangolo però fa parte evidente d’un pilone sepolcrale (v. la fig.).
Osservò che sulla mummia di Antinoe, come nel lenzuolo di
Pietroburgo, la testa del defunto è racchiusa da una doppia cor-
nice e lo spazio vuoto è anche di color verde chiaro; l’archi-
trave è caratterizzato dal disco solare, il gruppo simbolico così
tipico per ogni porta egiziana, per le stele ed i piloni sepolcrali.
Dopo ciò il riferente emise l’ipotesi che anche le tavolette
del Eayum pubblicate dal Graf, per ragioni pratiche, fossero
fabbricate separatamente per poi esser poste nel vano lasciato
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si ebbe in Egitto il costume di dipingere o scolpire i defunti
e talvolta scene del rito funerario. À prova della sua asserzione
offrì all’assemblea la riproduzione di un antichissimo lenzuolo
funebre egizio della collezione Golenischew di Pietroburgo, ove
appare questo rettangolo dietro la testa del defunto, il quale ret-
tangolo però fa parte evidente d’un pilone sepolcrale (v. la fig.).
Osservò che sulla mummia di Antinoe, come nel lenzuolo di
Pietroburgo, la testa del defunto è racchiusa da una doppia cor-
nice e lo spazio vuoto è anche di color verde chiaro; l’archi-
trave è caratterizzato dal disco solare, il gruppo simbolico così
tipico per ogni porta egiziana, per le stele ed i piloni sepolcrali.
Dopo ciò il riferente emise l’ipotesi che anche le tavolette
del Eayum pubblicate dal Graf, per ragioni pratiche, fossero
fabbricate separatamente per poi esser poste nel vano lasciato