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Nuovo bullettino di archeologia cristiana: ufficiale per i resoconti della Commissione di Archeologia Sacra sugli Scavi e su le Scoperte nelle Catacombe Romane — 12.1906

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Marucchi, Orazio: Studio archeologico sulla celebre iscrizione di Filumena scoperta nel cimitero di Priscilla
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https://doi.org/10.11588/diglit.19820#0284
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0. MARUCCHI

una maggior quantità di calce o con riempimento di scheggie.
Non ha dunque alcuna forza l’argomento che il Bonavenia ri
cava dalle dimensioni delle tegole, per giungere alla conclu-
sione che esse dovettero necessariamente mettersi in quella dispo-
sizione irregolare nella quale furono trovate sopra il loculo
scoperto nel 1802 b

La conclusione pertanto di queste tecniche osservazioni, limi-
tate per ora alla sola trasposizione dei mattoni e alla dipintura
col minio, si è che la spiegazione più naturale, più probabile,
più verosimile dell’anomalia del caso di Filumena è quella che
i tre celebri mattoni abbiano chiuso in origine un loculo ove
fu sepolta una Filumena a noi sconosciuta e della quale rego-
larmente i mattoni stessi riportavano il nome; e che distrutto
poi o trasportato altrove, per qualsivoglia ragione a noi ignota,
questo primitivo sepolcro, il fossore abbia adoperato questi tre
mattoni come semplice materiale di chiusura, per coprire un
secondo loculo, ove fu sepolta un’altra persona, a noi del pari
sconosciuta del tutto e della quale ignoriamo perfino il nome.

Ed ora dovremo passare ad analizzare altre questioni, pur
di grande importanza, cioè il significato dei segni uniti all’iscri-
zione, che si vollero ritenere quali emblemi di martirio, il si-
gnificato dell’ampolla, trovata sullo stesso sepolcro, e finalmente
quello della forinola PAX TECVM.

1 Le notizie ohe abbiamo sopra la scoperta del 1802 nulla dicono
del luogo ove era il loculo con l’iscrizione di Filumena dentro il cimi-
tero di Priscilla. Il P. Bonavenia sospetta che fosse un loculo della re-
gione dell’arenario nel primo piano presso il lucernario grande perché
vi corrisponderebbero le misure della lunghezza e dell’altezza dei mat-
toni. Ma è chiaro che il problema di ritrovare quel loculo con il solo
indizio delle misure é uno di quei problemi che si chiamano indeter-
minati ; giacché altri loculi ancora nascosti vi possono soddisfare, ed
inoltre se noi conosciamo la lunghezza totale risultante dalla lunghezza
parziale dei mattoni e cosi pure l’altezza, non sappiamo però quale fosse
l’interstizio fra mattone e mattone che poteva essere riempito di calce
e cosi pure quanta calce vi fosse alle due estremità dell’apertura del
loculo. Finalmente le notizie dei cavatori sulla vicinanza del lucernario
sono vaghe e contradittorie.
 
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