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O. MARUCCHI
Due sono gli argomenti pvincipali cla me recati per soste-
nere la mia tesi, che cioè il sepolcro di Zeffirino non possa ri-
conoscersi nella tricora D, ma invece nell’altra G; e questi sono
l’argomento storico e l’argomento topografico. II 1° si può com-
pendiare in questo ragionamento :
1.° — II papa Zeffirino (a. 198-217) fu il fondatore del cimitero
papale dell’Appia, secondo la testimonianza del libro dei Filo-
sofumeni, ove si legge che Zeffirino prepose il suo diacono Cal
listo alla amministrazione del cimitero h In questo cimitero poi
Zeffirino fu sepolto come già si disse; ed il suo sepolcro si
vedeva certamente sopra. terra nel settimo secolo, essendo indi-
cato sursum negli antichi itinerari. Ed il Duchesne osservò che
probabilmente fu sempre sopra terra e che certamente era già lì
nel quìnto secolo ai tempi di Sisto III 2. È quindi naturale che
la cripta sotterranea ove fu deposto il gruppo dei papi del terzo
secolo, il quale gruppo fu una vera continuazione del sepolcro
di Zeffirino, fosse scavata accanto al mausoleo di quel pontefice
e ne formasse quasi la confessione.
Posto ciò deve dirsi, e deve dirsi proprio per tale ragione,
che quanto è verosimile che la tomba di Zeffirino fosse nella
tricora orientale G, detta dei SS. Sisto e Cecilia, la quale sta
precisamente al disopra della cripta papale ed è in l’elazione
con essa, altrettanto è improbabile che quella tomba fosse nella
tricora D, la quale è lontana dalla cripta papale e non ha al-
cuna relazione con questo santuario. Ed infatti chiunque dovrà
ammettere che se la tomba di Zeffirino fosse stata nella tricora
Bcnnisclie Quartalschrift, 1908, pag. 183 ss. ; ecl è tornato a sostenere
questa opinione nella sna monog'rafia Die Papstgràber ecc., 1909, pag. 91 ss.
ed anche nella recente edizione italiana dello stesso libro.
* ... xocì toutov y.sTajocjiò') xtvì toù ’Avfisiou sl; tò y.oi'J.r.Tr.cio'i '/.o.tìgtxgi').
(Philosophum., IX, 12).
2 Infatti il nome di Zeffirino non figura nella iscrizione di Sisto III
fra quelli dei Papi sepolti nel sotterraneo. (Duclresne, Lib. Pont., I,
pag. 140, nota 4).
O. MARUCCHI
Due sono gli argomenti pvincipali cla me recati per soste-
nere la mia tesi, che cioè il sepolcro di Zeffirino non possa ri-
conoscersi nella tricora D, ma invece nell’altra G; e questi sono
l’argomento storico e l’argomento topografico. II 1° si può com-
pendiare in questo ragionamento :
1.° — II papa Zeffirino (a. 198-217) fu il fondatore del cimitero
papale dell’Appia, secondo la testimonianza del libro dei Filo-
sofumeni, ove si legge che Zeffirino prepose il suo diacono Cal
listo alla amministrazione del cimitero h In questo cimitero poi
Zeffirino fu sepolto come già si disse; ed il suo sepolcro si
vedeva certamente sopra. terra nel settimo secolo, essendo indi-
cato sursum negli antichi itinerari. Ed il Duchesne osservò che
probabilmente fu sempre sopra terra e che certamente era già lì
nel quìnto secolo ai tempi di Sisto III 2. È quindi naturale che
la cripta sotterranea ove fu deposto il gruppo dei papi del terzo
secolo, il quale gruppo fu una vera continuazione del sepolcro
di Zeffirino, fosse scavata accanto al mausoleo di quel pontefice
e ne formasse quasi la confessione.
Posto ciò deve dirsi, e deve dirsi proprio per tale ragione,
che quanto è verosimile che la tomba di Zeffirino fosse nella
tricora orientale G, detta dei SS. Sisto e Cecilia, la quale sta
precisamente al disopra della cripta papale ed è in l’elazione
con essa, altrettanto è improbabile che quella tomba fosse nella
tricora D, la quale è lontana dalla cripta papale e non ha al-
cuna relazione con questo santuario. Ed infatti chiunque dovrà
ammettere che se la tomba di Zeffirino fosse stata nella tricora
Bcnnisclie Quartalschrift, 1908, pag. 183 ss. ; ecl è tornato a sostenere
questa opinione nella sna monog'rafia Die Papstgràber ecc., 1909, pag. 91 ss.
ed anche nella recente edizione italiana dello stesso libro.
* ... xocì toutov y.sTajocjiò') xtvì toù ’Avfisiou sl; tò y.oi'J.r.Tr.cio'i '/.o.tìgtxgi').
(Philosophum., IX, 12).
2 Infatti il nome di Zeffirino non figura nella iscrizione di Sisto III
fra quelli dei Papi sepolti nel sotterraneo. (Duclresne, Lib. Pont., I,
pag. 140, nota 4).