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NOTIZIE

121

Grecia.

Una basilica cristiana a Nicopoli in Epiro.

Nel vasto terreno, su cui un giorno sorgea in Epiro la
città di Nicopoli, fondata da Augusto in ricordo della vittoria
di Azio, s’intrapresero da tempo degli scavi in larga scala da
Alessandro Filadelfeus per commissione del governo greco.
Tornarono in luce molti edifìci pagani e cristiani, fra i quali
le chiese di S. Nicola, S. Atanasio, S' Basilio e le cappelle di
S. Giovanni Crisostomo e di S. Spiridione, con ricchi avanzi
di pitture bizantine. Ma il rinvenimento di maggior impor-
tanza è quello di una grande basilica con annessi edifìci e
pavimenti di musaici maravigliosi. Essa è a tre navi con
abside e transetto, preceduta da una specie di portico, in cui
si aprono le tre porte d’ingresso.1 Il portico è chiuso e vi si
accede per due porte, che non corrispondono esattamente alle
due delle navi minori. Da entrambi i lati minori del portico
si apre un ingresso. Quello a destra di chi entra nella basi-
lica, introduce in una lunghissima sala terminante a semi-
cerchio, l’altro a sinistra in una sala rettangolare, di propor-
zioni più modeste, ma non ancora sterrata del tutto. Il por-
tico coi due ingressi sul lato più lungo immette in un altro
edifìcio (atrio?) non ancora del tutto sgombrato.2

Nella navata centrale si distende, quasi ricco tappeto, un
musaico popolato di beri 250 figure di animali, di piante, di
fiori: galline, galli, anitre, pernici, conigli, lepri, pellicani;
pesci, gamberi, pere, pomi, aranci, limoni, rose e ornati di
catene, croci, rosette, chiuse ciascuna in circoli o quadretti.
Più maraviglioso, per isquisitezza d’arte, è un altro musaico

1 La navata centrale non compreso il transetto misura m. 19x8.

2 Vedi la pianta in ’Ap^aioXoyno) ’Eifrii/iepls, 1916, tav. 3*, e la descri-
zione del rinvenimento in Civiltà: Cattolica, 1917, I, p. 377 e segg.
 
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