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Nibby, Antonio
Roma nell'anno 1838: descritta da Antonio Nibby (Parte 1): Antica — Roma: Tipografia delle belle arti, 1838

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https://doi.org/10.11588/diglit.68900#0199
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Ponte Ianuclens i s, o Sisto 179
Avendo Settimio Severo mentre era ancora privato
comprato orti spaziosi nella regione trastiberina , prese,
come è naturale , affezione alla contrada , e narrasi da
Sparziano nella sua vita c. IV , che stando ivi a desi-
nare riprese Caracalla suo figlio che allora non avea che
cinque anni, perchè con troppa larghezza dispensava i
pomi apportati sulla mensa e che questi gli rispose in
modo risoluto , che fu poscia considerato come un au-
gurio dell’ impero, che avrebbe ottenuto : parcius di-
'vide , non enim regias opes possides, disse il padre:
sed possidebo , rispose il figlio. Questo aneddoto prova
che gli orti erano stati di già acquistati da Severo l’an-
no 192 della era volgare, poiché allora correva l’anno
quinto del suo figlio maggiore Caracalla. E questi orti
probabilmente spinsero Severo ad ornare la regione tra-
stiberina , notandosi dallo stesso Sparziano c. XIX. che
fralle opere pubbliche, grandiose che quell’ imperadore
eresse in Roma contavansi i giani , specie di archi ,
molto ornati di statue , eretti presso la porta pure da
lui eretta nella stessa regione , e che Settimiana dice-
vasi : opera publica eius praecipueRomae esctant, Se-
ptizonium et Thermae Severianae: eius denique Ian i
IN TRANSTIBERINA REGIONE AD PORTAM NOMINI!
sui: ma questi, non costrutti solidamente, poco dopo la
loro edificazione perirono: quorum forma intercidens
statini usuai publicum invidit. Questi orti dopo la morte
di Settimio rimasero a Geta e furono designati col suo
nome , che si conservò fino al secolo V. della era vol-
gare , leggendosi nel catalogo di Vittore e della Noti-
zia Horti Getae insieme colle altre rarità della re-
gione XIV. o trastiberina. Dopo che Geta fu spento, il
fratello Antonino , subentrò in questa eredità , e come
quegli che amava far cose magnifiche , delle quali un
documento abbiamo nelle terme famose , che portano
 
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