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Nibby, Antonio
Roma nell'anno 1838: descritta da Antonio Nibby (Parte 1): Antica — Roma: Tipografia delle belle arti, 1838

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https://doi.org/10.11588/diglit.68900#0230
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210 Popolazione di Roma
principio del III secolo, quando io credo che fosse la
massima, ad oltre i due millioni. Da queste osservazioni
risulta che la popolazione massima di Roma non abbia
mai ecceduto la cifra indicata di poco meno, poco più
due millioni di abitanti. Così può darsi ragione della ca-
pacità de’ grandi edificii destinati agli spettacoli, come
i circhi, gli anfiteatri , ed i teatri , frai quali il Circo
Massimo secondo la Notizia conteneva posti per 485 mila
persone, 1’ Anfiteatro Flavio per 87 mila e ciascuno de*
teatri per circa 30 mila : cosi pure si conosce la ra-
gione perchè le case si portassero ad un’altezza tanto
eccedente che Augusto dovè fare una legge per impe-
dire la rovina de’ nuovi edificii di non alzare le fab-
briche sulle strade pubbliche più di 70 piedi siccome
si trae da Strabene lib- V. c. III. §.7. E che alte mol-
to fossero le case lo dimostrano Seneca Controvers.
lib. IL §. IX. Plinio Hist. Nat. lib. III. c. V. Tacito
ninnai. lib. XV. c. XLIII. e Giovenale Sat. III. v. 269:
Quod spatium tectis subli m i bus unde cerebrum
Tecta ferit, quoties rimosa et curta fenestris
E asa cadunt, quanto percussum pondere signent,
Et laedant silicem.
E quella legge augustana fu confermata da Nerone do-
po l’incendio e modificata da Trajano secondo Aurelio
Vittore Epitome c. XIII. il quale dice che quell’impera-
dore ordinò che l’altezza delle case non oltrepassasse 60
piedi : statuens ne domorum altitudo sexaginta supe-
rar et pedes, ob ruinas faciles et sumtus si quando
talia contingerent exitiosos. E celebre per la quantità
de’piani che conteneva e per 1’ altezza della mole era
l'insula Feliculae nella regione IX. ricordata dai regio-
nari! e da Tertulliano contra Ealentinianos c. VII. il
quale dice: Meritorium factus est mundus : insulam
e eli culaia credasi, tanta tabulata coelorum, nescio
 
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