Tempio di Giove Tonante 541
del Museo Capitolino. Plinio lib. XXXIV. c. Vili.
§. XIX. n. 16. e seg. e lib. XXXV. c. XI. §. XL. ri-
corda monumenti insigni dell’arte che ammiravansi in
questo tempio a’suoi dì: e fra le sculture cita una La-
tona, che sosteneva Apollo e Diana suoi figli neonati,
opera di Eufranore : Batto che adorava Apollo e Giu-
none lavoro di Beda, figlio e scolaro di Lisippo: Eson-
erate : e Cerere, Giove, e Minerva di Stenide. Fralle
pitture poi un Bacco di Nicia , ed una Cassandra di
Teodoro.
TEMPIO DI GIOVE TONANTE. Parallelo al
Tempio della Concordia , colla faccia rivolta al clivo
capitolino è un altro tempio, del quale oltre il masso
rimangono in piedi tre colonne scanalate di ordine
corintio, che sostengono il loro intavolamento. Di que -
ste tre colonne due appartengono alla fronte del tem-
pio ed una al lato, vale a dire che in esse si ha l’an-
golo orientale dell’edificio: l’angolo occidentale è stato
determinato dagli ultimi scavi, onde oggi siamo positi-
vamente certi, che il tempio era esastilo , cioè con sei
colonne di fronte: siamo pur certi per gli ultimi scavi,
che ne’lati non ricorrevano colonne su tutta la linea co-
me credevasi per lo passato , ma solo due , compresa
l’angolare, col pilastro corrispondente all’anta della cel-
la. Di fronte ricorre il clivo capitolino, e perciò man-
cava il sito conveniente per i gradini esterni , i quali
inoltre essendo in un piano inclinato sarebbero stati di
numero diverso , ed avrebbero prodotto un effetto po-
co piacevole. Laonde si fece una specie di podio al qua-
le salivasi dall’angolo occidentale, e dal terrazzo di que-
sto podio cominciavano i gradini nell’intercolunnio del
portico , come oggi si vede. Del terrazzo, o podio ri-
mane il piantato, ed un brano di risalto di marmo, dal
del Museo Capitolino. Plinio lib. XXXIV. c. Vili.
§. XIX. n. 16. e seg. e lib. XXXV. c. XI. §. XL. ri-
corda monumenti insigni dell’arte che ammiravansi in
questo tempio a’suoi dì: e fra le sculture cita una La-
tona, che sosteneva Apollo e Diana suoi figli neonati,
opera di Eufranore : Batto che adorava Apollo e Giu-
none lavoro di Beda, figlio e scolaro di Lisippo: Eson-
erate : e Cerere, Giove, e Minerva di Stenide. Fralle
pitture poi un Bacco di Nicia , ed una Cassandra di
Teodoro.
TEMPIO DI GIOVE TONANTE. Parallelo al
Tempio della Concordia , colla faccia rivolta al clivo
capitolino è un altro tempio, del quale oltre il masso
rimangono in piedi tre colonne scanalate di ordine
corintio, che sostengono il loro intavolamento. Di que -
ste tre colonne due appartengono alla fronte del tem-
pio ed una al lato, vale a dire che in esse si ha l’an-
golo orientale dell’edificio: l’angolo occidentale è stato
determinato dagli ultimi scavi, onde oggi siamo positi-
vamente certi, che il tempio era esastilo , cioè con sei
colonne di fronte: siamo pur certi per gli ultimi scavi,
che ne’lati non ricorrevano colonne su tutta la linea co-
me credevasi per lo passato , ma solo due , compresa
l’angolare, col pilastro corrispondente all’anta della cel-
la. Di fronte ricorre il clivo capitolino, e perciò man-
cava il sito conveniente per i gradini esterni , i quali
inoltre essendo in un piano inclinato sarebbero stati di
numero diverso , ed avrebbero prodotto un effetto po-
co piacevole. Laonde si fece una specie di podio al qua-
le salivasi dall’angolo occidentale, e dal terrazzo di que-
sto podio cominciavano i gradini nell’intercolunnio del
portico , come oggi si vede. Del terrazzo, o podio ri-
mane il piantato, ed un brano di risalto di marmo, dal