Circo Massimo 619
he chiusa dentro la città. Narra Livio lib. I. c. XXXV,
che l’anno di Roma 138 quel re avendo ritratto una
gran preda dalla presa di Apiole diè giuochi più son-
tuosi e più ordinati de’suoi predecessori: ed allora per
la prima volta venne designato il luogo per il circo, che
poi chiamossi massimo: che furono divisi i posti ai se-
natori , ed ai cavalieri, dove ciascuno si fabbricasse il
luogo, o palco da veder Io spettacolo , e questi furono
chiamati fori*, fori adpellati: e che videro lo spettacolo
sopra palchi di legno alti dodici piedi da terra: specta-
vere furcis duodenos ab terra spectacula alta sustinen-
tibus pedes. Questo fu dunque il principio del circo.
Dionisio lib. III. c. LXVIII così ne ragiona: „ Tarqui-
,, nio edificò il massimo de’circhi, che giace fra l’Aven-
,, tino ed il Palatino, facendo per la prima volta sedili
,, coperti ; imperciocché fino allora vedevano gli spet-
,, tacoli stando in piedi sopra palchi coperti da tende
„ rette da aste: e dividendo i posti nelle trenta curie,
„ a ciascuna di queste assegnò il suo, onde ognuno po-
„ tesse vedere lo spettacolo assiso nel luogo a lui de-
,, stillato: e col tempo anche quest’edificio dovea essere
„ frai belli ed ammirabili della città. Conciossiachè la
,, lunghezza del circo sia di tre stadii e mezzo (2187
,, piedi e mezzo) e la larghezza di quattro plethri (400
,, piedi): e intorno ad esso ne’lati lunghi ed in uno de’
„ minori sia stato scavato un euripo per raccogliere
,, acqua, profondo, e largo 10 piedi. Dietro questo eu-
„ ripo sono state edificati portici a tre piani, de’ quali
„ il più vicino al suolo contiene , come ne’ teatri, se-
„ dili di pietra poco al di sopra dell’area : i superiori
„ poi li hanno di legno. I lati lunghi si uniscono in un
„ punto medesimo col minore, che ha la forma di una
,, mezza luna, onde de’tre portici uno se ne forma an-
,, fiteatrale di otto stadii (5000 piedi) capace di vice-
he chiusa dentro la città. Narra Livio lib. I. c. XXXV,
che l’anno di Roma 138 quel re avendo ritratto una
gran preda dalla presa di Apiole diè giuochi più son-
tuosi e più ordinati de’suoi predecessori: ed allora per
la prima volta venne designato il luogo per il circo, che
poi chiamossi massimo: che furono divisi i posti ai se-
natori , ed ai cavalieri, dove ciascuno si fabbricasse il
luogo, o palco da veder Io spettacolo , e questi furono
chiamati fori*, fori adpellati: e che videro lo spettacolo
sopra palchi di legno alti dodici piedi da terra: specta-
vere furcis duodenos ab terra spectacula alta sustinen-
tibus pedes. Questo fu dunque il principio del circo.
Dionisio lib. III. c. LXVIII così ne ragiona: „ Tarqui-
,, nio edificò il massimo de’circhi, che giace fra l’Aven-
,, tino ed il Palatino, facendo per la prima volta sedili
,, coperti ; imperciocché fino allora vedevano gli spet-
,, tacoli stando in piedi sopra palchi coperti da tende
„ rette da aste: e dividendo i posti nelle trenta curie,
„ a ciascuna di queste assegnò il suo, onde ognuno po-
„ tesse vedere lo spettacolo assiso nel luogo a lui de-
,, stillato: e col tempo anche quest’edificio dovea essere
„ frai belli ed ammirabili della città. Conciossiachè la
,, lunghezza del circo sia di tre stadii e mezzo (2187
,, piedi e mezzo) e la larghezza di quattro plethri (400
,, piedi): e intorno ad esso ne’lati lunghi ed in uno de’
„ minori sia stato scavato un euripo per raccogliere
,, acqua, profondo, e largo 10 piedi. Dietro questo eu-
„ ripo sono state edificati portici a tre piani, de’ quali
„ il più vicino al suolo contiene , come ne’ teatri, se-
„ dili di pietra poco al di sopra dell’area : i superiori
„ poi li hanno di legno. I lati lunghi si uniscono in un
„ punto medesimo col minore, che ha la forma di una
,, mezza luna, onde de’tre portici uno se ne forma an-
,, fiteatrale di otto stadii (5000 piedi) capace di vice-