Sepolcro di Adriano 511
pag. 900, insieme cogli altri luoghi forti di Roma: ha-
bens castrimi s. Angeli et omnes alias sortalitias Ro-
mae: non si accorda però con questo ciò che narra la
storia Pistojese inserita nella raccolta sovraindicata T. XI.
p. 445. nella quale precisamente si esclude il castello
dicendosi , che lo Baravo prese tutte le fortezze di
Roma salpo che non hebbe Castel s. Agnolo, peroc-
ché il teneano li Orsini. Ma il Villani chiaramente
dichiara nella sua storia lib. X, che tolto fu alli Or-
sini castello s. Angelo e tutte le sortezze di Roma :
e piu sotto lo conferma dicendo, che il Bavaro entrato
in sospetto di tradimento afforzò castello Sant-Ange-
lo e tutta sua gente fece tornare ad habitare nella
contrada, che si chiama Portico di s. Pietro. Quindi
parmi essere cosa positiva la occupazione della mole
Adriana satta dai partigiani di Ludovico 1' anno 1328,
e potersi spiegare la contraddizione apparente della Sto-
ria Pistojese col non essersi subito arreso il Castello a
Ludovico, allorché occupò le altre torri, ma che nulla-
dimeno questi lo ebbe in suo potere. Certo è che par-
tito quell'imperadore le cose tornarono poco dopo nello
stato primitivo, e la mole Adriana fu occupata di nuo-
vo dagli Orsini , come custodi a nome del papa ; ma
in ultimo sine per loro conto. Nel tribunato di Cola
di Rienzo pare che questo castello fosse occupato dalle
sue genti, poiché nella Storia Cortusiorum presso i
R. I. S. T. XII. p. 923. si dice che quel tribuno vi
si ritirò nella prima sua gestione: unde tribunus se lo-
cavit in castro s. Angeli : e di là fuggì nella Puglia.
D'altronde considerando come per un momento fu ar-
bitro delle cose di Roma non sembra possibile, che
trascurasse di avere in suo potere questo posto. Partito
il tribuno il castello tornò in potere degli Orsini. Ma
nell'anno 1364 i Romani cangiando sorma al loro re-
pag. 900, insieme cogli altri luoghi forti di Roma: ha-
bens castrimi s. Angeli et omnes alias sortalitias Ro-
mae: non si accorda però con questo ciò che narra la
storia Pistojese inserita nella raccolta sovraindicata T. XI.
p. 445. nella quale precisamente si esclude il castello
dicendosi , che lo Baravo prese tutte le fortezze di
Roma salpo che non hebbe Castel s. Agnolo, peroc-
ché il teneano li Orsini. Ma il Villani chiaramente
dichiara nella sua storia lib. X, che tolto fu alli Or-
sini castello s. Angelo e tutte le sortezze di Roma :
e piu sotto lo conferma dicendo, che il Bavaro entrato
in sospetto di tradimento afforzò castello Sant-Ange-
lo e tutta sua gente fece tornare ad habitare nella
contrada, che si chiama Portico di s. Pietro. Quindi
parmi essere cosa positiva la occupazione della mole
Adriana satta dai partigiani di Ludovico 1' anno 1328,
e potersi spiegare la contraddizione apparente della Sto-
ria Pistojese col non essersi subito arreso il Castello a
Ludovico, allorché occupò le altre torri, ma che nulla-
dimeno questi lo ebbe in suo potere. Certo è che par-
tito quell'imperadore le cose tornarono poco dopo nello
stato primitivo, e la mole Adriana fu occupata di nuo-
vo dagli Orsini , come custodi a nome del papa ; ma
in ultimo sine per loro conto. Nel tribunato di Cola
di Rienzo pare che questo castello fosse occupato dalle
sue genti, poiché nella Storia Cortusiorum presso i
R. I. S. T. XII. p. 923. si dice che quel tribuno vi
si ritirò nella prima sua gestione: unde tribunus se lo-
cavit in castro s. Angeli : e di là fuggì nella Puglia.
D'altronde considerando come per un momento fu ar-
bitro delle cose di Roma non sembra possibile, che
trascurasse di avere in suo potere questo posto. Partito
il tribuno il castello tornò in potere degli Orsini. Ma
nell'anno 1364 i Romani cangiando sorma al loro re-