INTRODUZIONE
Per il presente chiudiamo la serie delle nostre Piante
Maggiori di Roma con quella di Nolli 1 o più esatta-
mente dei Nolli.
Fino a poco tempo fa vi erano esemplari originali
ancora vendibili. Ma dopo che le pubblicazioni romane
sono arrivate a prezzi più che straordinari sembrava
opportuno di rendere la pianta di Nolli accessibile in
buone riproduzioni.
Nolli con la ricchezza delle sue iscrizioni ci mostra
Roma alla metà del secolo xvm. È ben vero che non
molto dopo, l’epoca napoleonica sconvolse non poco la
fisionomia della città. Per l’epoca napoleonica e per
l’uso e l’abuso della nostra pianta fatto durante quel
tempo abbiamo una esposizione straordinariamente
lunga ed esatta nel primo volume del Jordan* al quale
preferiamo di rimandare i lettori invece di compen-
diarla qui. In ogni modo sarà forse utile di far seguire
più tardi come supplemento alla nostra, la migliore
pianta del tempo napoleonico.
Impedito dalla mia vista molto indebolita (cateratta) mi sono
servito nello stendere la prefazione dell’intelligente aiuto del si-
gnor Teod. Fink. segretario della mia anticamera.
1 Essendo questa denominazione già tanto stabilita nell'uso,
preferiamo di ritenerla, benché inesatta.
5 Jordan H., Topografìe der Stadt Rom ini Alterthum, Erster
Band. Erste Abteilung. Berlin, 1878, p. 109.
3 Cfr. Cantù Cesare, Storia della città e diocesi di Como,
voi. II, Como, 1900, p. 296, n. 3: « Achitetii furono tre: Pisoni di
Ascona, due dotti di Piazza cne disegnarono il senato di Bologna,
Giambattista Noli (!) inteiviese, che levò la pianta di Roma », ecc.
* Cfr. Forcella, Iscrizioni delle chiese e d’altri edifici di
Roma, voi. IX, Roma, 1877, p. 366, n. 755 (S. Dorotea).
D. O. M.
IOANNIS BAPTISTA NOLLI
NOVOCOMENSIS
GEOMETRA ET ARCHITECTVS
NOVISSIMA VRBIS 1CIINOGRAPH1
ET TEMPLI HVIVS DESIGNATIONE
IN PRIMIS NOB1LIS HIC S1TVS EST
OBIIT. V. NON. IV L. AN. MDCCLVI
I. - I Nolli.
Le notizie conservateci sui Nolli sono scarse. Ab-
biamo da distinguere il padre Giovanni Battista e suo
figlio Carlo. Il padre Giovanni Battista nacque a Como3
circa l’anno 1692 e morì a Roma il 3 luglio 1756. Egli era
architetto ed incisore e costruì a Roma nell’anno 1738
la chiesa di S. Dorotea in Trastevere.4
Come aiuto nella sua attività di incisore si servì del
figlio Carlo 5 il quale dapprima dedicato alla pittura, di-
venne in seguito, per volere del padre, anch’egli un va-
lente incisore, e intraprese la pubblicazione della sua
grande Pianta di Roma. Questa quindi è in sostanza il
lavoro di tutti e due.
II. - La pianta.
La detta pianta del Nolli è molto diversa da quella
del Falda. Mentre Falda dà la città in proiezione ver-
ticale con elevazione secondo l’esempio di Duperac-La-
5 Cfr. Ticozzi Stefano, Dizionario degli architetti, scultori,
pittori, intagliatori in rame, in pietre preziose, in acciaio
per medaglie e per caratteri, niellatori, intarsiatori, musaicisti
d’ogni età e d'ogni nazione, tomo III, Milano, 1832, p. 55: «Nolli
(Carlo), figlio di quell’architetto comasco che intraprese la celebre
opera della pianta di Roma, studiò la pittura nell’adolescenza sotto
Agostino Masucci e Giacomo Corrado; ma desiderando il padre
di averlo presso di sé in qualità di intagliatore, applicossi all’in-
cisione e recatosi a Roma, intagliò la maggior parte di detta opera
sotto la paterna direzione. In appresso intagliò altri rami, tra i
quali il ritratto del chirurgo del re Sardo Gaetano Petriolo, che
fu posto in fronte al libro delle sue riflessioni sulle tavole anato-
miche dell’Eustacchio, pubblicate in Roma nel 1749. Per ultimo
chiamato a Napoli intagliò molte delle antiche pitture d’Ercolano
formanti i tre volumi dati in luce dal 1757 al 1762. Operava tut-
tavia (in Napoli nel 1770 »; cfr. Thieme-Becker, 25. Band, .1931,
p. 507 ; cfr. Notizie Istoriche degl'intagliatori, Opera di Gio. Cori
Gandellini Sanese, tomo II, Siena, mcclxxi (1771); cfr. Dr. G.
K. Nagler, Neues allgemeines Kunstler lexicon (zehnter Band)
Mtinchen, 1841, p. 258.
Per il presente chiudiamo la serie delle nostre Piante
Maggiori di Roma con quella di Nolli 1 o più esatta-
mente dei Nolli.
Fino a poco tempo fa vi erano esemplari originali
ancora vendibili. Ma dopo che le pubblicazioni romane
sono arrivate a prezzi più che straordinari sembrava
opportuno di rendere la pianta di Nolli accessibile in
buone riproduzioni.
Nolli con la ricchezza delle sue iscrizioni ci mostra
Roma alla metà del secolo xvm. È ben vero che non
molto dopo, l’epoca napoleonica sconvolse non poco la
fisionomia della città. Per l’epoca napoleonica e per
l’uso e l’abuso della nostra pianta fatto durante quel
tempo abbiamo una esposizione straordinariamente
lunga ed esatta nel primo volume del Jordan* al quale
preferiamo di rimandare i lettori invece di compen-
diarla qui. In ogni modo sarà forse utile di far seguire
più tardi come supplemento alla nostra, la migliore
pianta del tempo napoleonico.
Impedito dalla mia vista molto indebolita (cateratta) mi sono
servito nello stendere la prefazione dell’intelligente aiuto del si-
gnor Teod. Fink. segretario della mia anticamera.
1 Essendo questa denominazione già tanto stabilita nell'uso,
preferiamo di ritenerla, benché inesatta.
5 Jordan H., Topografìe der Stadt Rom ini Alterthum, Erster
Band. Erste Abteilung. Berlin, 1878, p. 109.
3 Cfr. Cantù Cesare, Storia della città e diocesi di Como,
voi. II, Como, 1900, p. 296, n. 3: « Achitetii furono tre: Pisoni di
Ascona, due dotti di Piazza cne disegnarono il senato di Bologna,
Giambattista Noli (!) inteiviese, che levò la pianta di Roma », ecc.
* Cfr. Forcella, Iscrizioni delle chiese e d’altri edifici di
Roma, voi. IX, Roma, 1877, p. 366, n. 755 (S. Dorotea).
D. O. M.
IOANNIS BAPTISTA NOLLI
NOVOCOMENSIS
GEOMETRA ET ARCHITECTVS
NOVISSIMA VRBIS 1CIINOGRAPH1
ET TEMPLI HVIVS DESIGNATIONE
IN PRIMIS NOB1LIS HIC S1TVS EST
OBIIT. V. NON. IV L. AN. MDCCLVI
I. - I Nolli.
Le notizie conservateci sui Nolli sono scarse. Ab-
biamo da distinguere il padre Giovanni Battista e suo
figlio Carlo. Il padre Giovanni Battista nacque a Como3
circa l’anno 1692 e morì a Roma il 3 luglio 1756. Egli era
architetto ed incisore e costruì a Roma nell’anno 1738
la chiesa di S. Dorotea in Trastevere.4
Come aiuto nella sua attività di incisore si servì del
figlio Carlo 5 il quale dapprima dedicato alla pittura, di-
venne in seguito, per volere del padre, anch’egli un va-
lente incisore, e intraprese la pubblicazione della sua
grande Pianta di Roma. Questa quindi è in sostanza il
lavoro di tutti e due.
II. - La pianta.
La detta pianta del Nolli è molto diversa da quella
del Falda. Mentre Falda dà la città in proiezione ver-
ticale con elevazione secondo l’esempio di Duperac-La-
5 Cfr. Ticozzi Stefano, Dizionario degli architetti, scultori,
pittori, intagliatori in rame, in pietre preziose, in acciaio
per medaglie e per caratteri, niellatori, intarsiatori, musaicisti
d’ogni età e d'ogni nazione, tomo III, Milano, 1832, p. 55: «Nolli
(Carlo), figlio di quell’architetto comasco che intraprese la celebre
opera della pianta di Roma, studiò la pittura nell’adolescenza sotto
Agostino Masucci e Giacomo Corrado; ma desiderando il padre
di averlo presso di sé in qualità di intagliatore, applicossi all’in-
cisione e recatosi a Roma, intagliò la maggior parte di detta opera
sotto la paterna direzione. In appresso intagliò altri rami, tra i
quali il ritratto del chirurgo del re Sardo Gaetano Petriolo, che
fu posto in fronte al libro delle sue riflessioni sulle tavole anato-
miche dell’Eustacchio, pubblicate in Roma nel 1749. Per ultimo
chiamato a Napoli intagliò molte delle antiche pitture d’Ercolano
formanti i tre volumi dati in luce dal 1757 al 1762. Operava tut-
tavia (in Napoli nel 1770 »; cfr. Thieme-Becker, 25. Band, .1931,
p. 507 ; cfr. Notizie Istoriche degl'intagliatori, Opera di Gio. Cori
Gandellini Sanese, tomo II, Siena, mcclxxi (1771); cfr. Dr. G.
K. Nagler, Neues allgemeines Kunstler lexicon (zehnter Band)
Mtinchen, 1841, p. 258.