MCCCCCI, FEBBUAW.
140
con gran compagnia a cavallo, /lem, mandono una
relation di Pelegrino, fiol di Antonio, castelan de
Gusago, stato in Alemagna ; come a dì primo fevrer,
fo a Riva, a dì 2, a Trento, et nulla sentì ; a dì tre,
a Bolzan, 0 intese ; a dì 4, a Maran e Presenon, 0
trovò; a dì 5, a Sterzengo, 0; a dì 6, a Yspurcli, et
0 sentì ; poi andò Alla, eliam 0 ; e andò in barcha a
Auspurch ; trovò lo castelan di la dona di Bisern,
qual eliam trovò milanesi veniano dal re, che era
partito za zorni 15 per Norimberg, col ducha Al-
berto de Monaco, con assa’ cavalli, et 0 di guerra si
parlava. À dato taia al paese carantani 24 per fuogo,
a pagar in 3 termeni, questo anno 7 i/s, e li danari
si metti a Bolzam, per dar a’ soldati. Ilem, a di 8, a
558 Yspurcli tornò, poi a Linz, e tornò a Bolzan e Tren-
to ; e trovò milanesi, uno dal Mayno, uno di la So-
nala, uno frate biancho, arziprete, et intese si doveva
far uno conscio a meza quaresema a Yspurch, loco
più comodo a tutto il paese. Et il re à fato levar li
fioli dii signor Lodovico da Yspurch, c fati andar a
Lonz a presso la raina.
Da Bergamo, di rettori, di 18. Come per mer-
chadanti bergamaschi, homeni di fede, stati a Bol-
zano, e partine a dì do, dicono 0 haver visto di pre-
paratimi di guerra, imo esser stati exorlati per li
jusdicenti a tornar a la fiera a meza quaresema.
Da poi disnar fo pregadi. Non fo il principe. Fu
posto, per li savij dii conscio e di terra ferma, su-
spender tutti li pagamenti di le nostre camere da
terra, per mexi 3, excepluando quelli hanno meno
di lire 20 al mexe, et cussi eliam quelli di questa
terra ; e tutti li danari siano portati a li camerlengi
di comun. Bave 9 di no, 140 di la parte. Et fu presa.
E scrito le letere.
Fu posto per tutti, di armar el barzoto di la Si-
gnoria nostra, è qui in canal, e do fusto di banchi
20 in 22, per custodia dii colfo, come fo arma dii
1492, e non possi ditti navilij esser levati di la cu-
stodia preditta, se non per li 4 quinti di questo con-
scio. Et dita parte have 6 di no. Fo opinion di sier
Antonio Valier.
Fu posto per tutti li savij, la comission di sier
Cabrici Moro, va orator in Sicilia a don Consalvo,
capetanio di l’armada yspana, a portarli li presenti;
Io debi ringraciar, e persuader a tornar in Levante,
e vadi con una galia sotil, lievi a Corfù el Fiorian
con li altri presenti, e, zonto in Sicilia, licentij la
galia, et non si parti senza ordine nostro. Ilem, certo
capitolo, in caso volesse tuor l’impresa di Negro-
ponte e Metelin. Ilem, di le so artilarie e monition
gemo contenti di pagarle eie. Gontradixe sier Lo-
renzo di Prioli a certo capitolo. Rispose sier Ber-
nardo Barbarigo, savio a terra ferma. Et fu presa
di lutto il conscio.
Fu posto per li consieri, sier Alvise Mozenigo e
sier Jacomo Cabrici, savij ai ordeni, una parte fata
notar per mi, che li provedadori sopra i modonei
debino aldir quelli, a chi sono morti o im captività
li padri, madre, fradelli, sorde e fioli. Bave 2 di no.
Fu messo per li savij di ordeni, perlongar f in-
terzar di dacij, qual fo obligati a li patroni di viazi
andono in armada, lino la sua salisfation, remanendo
ducati 500 per galia in deposito, fino si vedi le zcr-
che eie. Ave 24 di no, 102 di sì.
Fu posto, per li dilli, certa parte di Cypri, per
expedir alcuni noncij, non so che confìrmation di
privilegij. Ave 5 di no.
Fu posto per li ditti, sia remosso sier Piero Que •
ri ni di 1’ olìcio li fu concesso per questo conscio*
di .... ., per anni 5, contra li privilegij di caprio-
li eie., e altre clausule, ut in ea. Ave 5 di no, 77.
Fo leto una parte, di dar forma a la balotation
di li mandati in colegio, qualli siano prima visti per
uno consier, uno cao di 40, e tre savij, uno per or-
dine eie. Et il conscio non la sentì, adeo chi la me-
leva si tolseno zoso, vedendo era perso.
Fu posto per i consieri, cai di 40 e tutti i savij,
tuor licentia il colegio di poter venir con le so opi-
nion, a proveder ai fioli fo di sier Antonio Zantani,
morto capetanio a Modon, taiato a pezi da’ turchi.
Ilem, a’ fradeli di sier Zuan Malipiero, e ai fioli di
sier Alvixe Michiel, erano sopracomiti andati al so-
corsso di Modon, dove fonno da’ turchi taiati a pezi.
Et questo si voi, solum poter venir, a proveder come
parerà poi a questo conseio. Et ditta parte voi haver 5-^ *
li 4 quinti. Et eliam fo azonto, poter proveder a li
fioli fo di sier Zorzi Viaro, morto per la Zefalonia ;
ai fioli fo di sier Nicolò Taiapiera, morto sopraco-
milo ; a li fradelli di sier Vetor da Lcze, erano eliam
sopracomiti, morti da’ turchi ; a li fradelli di sier
Alban d’Armer, et in fine di sier Andrea Loredam,
era capetanio di le nave ; el se balloleriano a uno a ’
uno, mandando li parenti fuora. El sier Zuan Zant-
tani, è dii conseio di X, andò in in renga, e disse li
meriti di so fradello. Et fo balotado, e non fo preso.
Poi andò sier Bironimo Malipiero, è di la zonta, poi
sier Lunardo Michiel, è di la zonta, et cussi balotade,
ninna fo presa ; et il resto si tolseno zoso. Le qual
balote sarano notade qui solo, di cadauno. El per-
chè era cossa di gran importai)tia, per exempio di
altri, fo comandà grandissima credenza, e dato sa-
cramento a tutti. El le bai Iole dii Zantani fonno: 2
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con gran compagnia a cavallo, /lem, mandono una
relation di Pelegrino, fiol di Antonio, castelan de
Gusago, stato in Alemagna ; come a dì primo fevrer,
fo a Riva, a dì 2, a Trento, et nulla sentì ; a dì tre,
a Bolzan, 0 intese ; a dì 4, a Maran e Presenon, 0
trovò; a dì 5, a Sterzengo, 0; a dì 6, a Yspurcli, et
0 sentì ; poi andò Alla, eliam 0 ; e andò in barcha a
Auspurch ; trovò lo castelan di la dona di Bisern,
qual eliam trovò milanesi veniano dal re, che era
partito za zorni 15 per Norimberg, col ducha Al-
berto de Monaco, con assa’ cavalli, et 0 di guerra si
parlava. À dato taia al paese carantani 24 per fuogo,
a pagar in 3 termeni, questo anno 7 i/s, e li danari
si metti a Bolzam, per dar a’ soldati. Ilem, a di 8, a
558 Yspurcli tornò, poi a Linz, e tornò a Bolzan e Tren-
to ; e trovò milanesi, uno dal Mayno, uno di la So-
nala, uno frate biancho, arziprete, et intese si doveva
far uno conscio a meza quaresema a Yspurch, loco
più comodo a tutto il paese. Et il re à fato levar li
fioli dii signor Lodovico da Yspurch, c fati andar a
Lonz a presso la raina.
Da Bergamo, di rettori, di 18. Come per mer-
chadanti bergamaschi, homeni di fede, stati a Bol-
zano, e partine a dì do, dicono 0 haver visto di pre-
paratimi di guerra, imo esser stati exorlati per li
jusdicenti a tornar a la fiera a meza quaresema.
Da poi disnar fo pregadi. Non fo il principe. Fu
posto, per li savij dii conscio e di terra ferma, su-
spender tutti li pagamenti di le nostre camere da
terra, per mexi 3, excepluando quelli hanno meno
di lire 20 al mexe, et cussi eliam quelli di questa
terra ; e tutti li danari siano portati a li camerlengi
di comun. Bave 9 di no, 140 di la parte. Et fu presa.
E scrito le letere.
Fu posto per tutti, di armar el barzoto di la Si-
gnoria nostra, è qui in canal, e do fusto di banchi
20 in 22, per custodia dii colfo, come fo arma dii
1492, e non possi ditti navilij esser levati di la cu-
stodia preditta, se non per li 4 quinti di questo con-
scio. Et dita parte have 6 di no. Fo opinion di sier
Antonio Valier.
Fu posto per tutti li savij, la comission di sier
Cabrici Moro, va orator in Sicilia a don Consalvo,
capetanio di l’armada yspana, a portarli li presenti;
Io debi ringraciar, e persuader a tornar in Levante,
e vadi con una galia sotil, lievi a Corfù el Fiorian
con li altri presenti, e, zonto in Sicilia, licentij la
galia, et non si parti senza ordine nostro. Ilem, certo
capitolo, in caso volesse tuor l’impresa di Negro-
ponte e Metelin. Ilem, di le so artilarie e monition
gemo contenti di pagarle eie. Gontradixe sier Lo-
renzo di Prioli a certo capitolo. Rispose sier Ber-
nardo Barbarigo, savio a terra ferma. Et fu presa
di lutto il conscio.
Fu posto per li consieri, sier Alvise Mozenigo e
sier Jacomo Cabrici, savij ai ordeni, una parte fata
notar per mi, che li provedadori sopra i modonei
debino aldir quelli, a chi sono morti o im captività
li padri, madre, fradelli, sorde e fioli. Bave 2 di no.
Fu messo per li savij di ordeni, perlongar f in-
terzar di dacij, qual fo obligati a li patroni di viazi
andono in armada, lino la sua salisfation, remanendo
ducati 500 per galia in deposito, fino si vedi le zcr-
che eie. Ave 24 di no, 102 di sì.
Fu posto, per li dilli, certa parte di Cypri, per
expedir alcuni noncij, non so che confìrmation di
privilegij. Ave 5 di no.
Fu posto per li ditti, sia remosso sier Piero Que •
ri ni di 1’ olìcio li fu concesso per questo conscio*
di .... ., per anni 5, contra li privilegij di caprio-
li eie., e altre clausule, ut in ea. Ave 5 di no, 77.
Fo leto una parte, di dar forma a la balotation
di li mandati in colegio, qualli siano prima visti per
uno consier, uno cao di 40, e tre savij, uno per or-
dine eie. Et il conscio non la sentì, adeo chi la me-
leva si tolseno zoso, vedendo era perso.
Fu posto per i consieri, cai di 40 e tutti i savij,
tuor licentia il colegio di poter venir con le so opi-
nion, a proveder ai fioli fo di sier Antonio Zantani,
morto capetanio a Modon, taiato a pezi da’ turchi.
Ilem, a’ fradeli di sier Zuan Malipiero, e ai fioli di
sier Alvixe Michiel, erano sopracomiti andati al so-
corsso di Modon, dove fonno da’ turchi taiati a pezi.
Et questo si voi, solum poter venir, a proveder come
parerà poi a questo conseio. Et ditta parte voi haver 5-^ *
li 4 quinti. Et eliam fo azonto, poter proveder a li
fioli fo di sier Zorzi Viaro, morto per la Zefalonia ;
ai fioli fo di sier Nicolò Taiapiera, morto sopraco-
milo ; a li fradelli di sier Vetor da Lcze, erano eliam
sopracomiti, morti da’ turchi ; a li fradelli di sier
Alban d’Armer, et in fine di sier Andrea Loredam,
era capetanio di le nave ; el se balloleriano a uno a ’
uno, mandando li parenti fuora. El sier Zuan Zant-
tani, è dii conseio di X, andò in in renga, e disse li
meriti di so fradello. Et fo balotado, e non fo preso.
Poi andò sier Bironimo Malipiero, è di la zonta, poi
sier Lunardo Michiel, è di la zonta, et cussi balotade,
ninna fo presa ; et il resto si tolseno zoso. Le qual
balote sarano notade qui solo, di cadauno. El per-
chè era cossa di gran importai)tia, per exempio di
altri, fo comandà grandissima credenza, e dato sa-
cramento a tutti. El le bai Iole dii Zantani fonno: 2