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https://doi.org/10.11588/diglit.67589#0737
WCCCCCI, FEBBRÀIO.
im
non sincere, 40 di no, 105 di si; e ilerum: una non
sincera, 62 di no, 87 di sì. Nihil captum. Dii Mali
pierò, 0 non sincere, 43 di no, 109 de sì ; e ilerum:
0 non sincere, 48 di no, 102 de sì. El nihil caplum.
Dii Michiel: 2 non sincere, 29 di no, 122 di sì; ite-
rum: 0 non sincere, 32 di no, et 117 de sì. Sì che
ninna fo presa, come ho scripto di sopra.
A dì 21 fevrer, domenega di carlevar. Non fo 0
di novo. Fu fato, da poi disnar, la festa a Santa Ma-
ria Formosa, di la caza.
Et è da saper, in questi zorni el piper valse in
questa terra ducati 130, di ducati 102 valeva il car-
go ; ma durò inanello di un mexe, che ’l callo a du-
cati 62, sì che, a memoria, ho voluto far nota.
A di 22 fevrer, il limi. Non fo nulla, ni colegio
si reduse poi.
A dì 23 fevrer, marli di carlevar. Vene la sera
letere di Hongaria, di 2 et 3 et 4 ; il sumario di le
qual scriverò poi.
In questi zorni Basilio da la Scuola, vicentino, fè
un certo modello, che mostrò l’inzegno suo, di va-
rietà di modi et fortcze a far a una terra ; il qual mo-
dello fo posto di sopra.
Di sier Antonio Bom, provedador a le parte di
Albania, in questi zorni si have letere date a Puola,
a dì 9. Come, a di 5, a la Faxana, ricevete nostre,
per la galia, soracomito sier Marco Antonio da Canal,
con ordine dovesse andar a Zara; comunichò col
signor Schandarbecho ; qual rispose, liberili animo
anderia. Ilem, ave fortuna grandissima sopra le Cel-
ione, e ivi stè tre dì per buora ; ozi è zonto lì con li
arsilij, et si parteno subito per Zara, justa i mandati.
Di Arbe, di sier Alexandro Contarmi, conte, di
do. Come, a dì 28 dii passato, ricevete nostre di 14,
mandasse al conte Anzolo di Frangipani, per saper
di homeni 100 promessi su le galie, unde subito
spazò sier Zorzi Segotta, citadim de lì, a Brignà,
zornate tre di Arbe, al ditto conte ; qual promesse
dar li ditti homeni apli e gaiardi ; voria qualche mo-
nition e danari ; dubita de’ turchi, e non voi esser
segurtà di ditti homeni, come eliam lui conte Anzo-
lo scrive a la Signoria, ma, fuzendo di galia, li farà
impichar. Ilem, si arà homeni di la isola di Arbe,
ma più si aria si ’l soracomito fosse di Arbe. Ilem,
à im presom tre homeni dii dito conte Anzolo, per
furti, qualli merita la morte ; et esso conte Anzolo
li à dimandà li ditti homeni ; non sa che far, aspeta
bordine nostro. Item, esso conte Anzolo manda una
a uno visconte Martim Ludochovich, da Brignà, qual
è in questa terra ; prega si dagi recato.
559 Da Sibinicho, dii conte, di 4 fevrer. Come, per
1446
letere di Zane, ha nova, haver da uno raguseo di le
gran preparation fa Schander bassà im Bossina, di
zente da pie’ et da cavallo, por venir a Sibinicho ;
per tanto richiede 400 barili di polvere, miara 20
biscoto e ducati 1000 per pagar li soldati ; à fato
conzar i coradori, e meter atorno le mure di la cità
e castelli, bombarde e spingarde ; ma li mancha la
polvere, et i muri di la cità sono debellissimi ; fa
cavar il fosso di San Francesco, à confortò quelli ci-
tadini, aricorda si li dagi la irata dii sai per la Mar-
cila, sia expedi 1’ orator suo, el il conte Xarcho
eh’ è qui.
Da Spalato, dii conte, di 6. Come à fato la mo-
stra di domino Nicolò Bochali, capo di cavali 50 di
stratioti, qual è mal in bordine ; li mancha 4 o 5 ca-
valli, et è più ragazi cha stratioti in la compagnia, sì
che si bufa via li danari. Item, con manche di du-
cati 200 fortificherà certi reduti e la terra, e voria
libertà di spender ducali 150 a l’anno in explora-
tori e vardie, che conserverà quel contado da in-
curssion ; lauda perhò la persona dii Bochali.
Da Corfù, di sier Alvise Zorzi, capelanio di le
galie di Alexandria, date a dì 29. Come a dì 21
de zener zonse le galie state in armada ; ivi li fè la
zercha ; trovò le zurme nude et afamale, e hanno
viveste a pan e aqua ; e con faticha e promesse han-
no tochato li danari di la sovention ; et poi, a dì 23,
zonse le galie a rate, sier Francesco Ari mondo e
sier Zacharia Loredan, ben in bordine. 11 Rimondo
havia homeni a remo 162, ballestrieri 36, compa-
gni 8 ; il Loredam homeni a remo 150, ballestrieri
36, compagni 8. Et le galie di Alexandria, era primo
sier Sabastian Contarmi, homeni a remo 144, bale-
strieri 28, compagni 8, maistranze 3 ; sier Antonio
Arimondo homeni a remo 144, computò 4 tolti lì a
Corfù, balestrieri 26, compagni 8, maistranze 3.
Item, quelle do dii trafego, sier Bertuzi Zivran, ho-
meni a remo 145, computò 7 tolti lì, ballestrieri 28,
compagni 8, maistranze 3 ; sier Andrea Marcello,
homeni 146, computò homeni 8 tolti lì, balestrieri
26, compagni 8 et 3 maistranze.
Di sier Marin da Molin, capelanio di le galie di
Baruto, date a Corfù, a dì 30. Dii zonzer sier Bor-
tolo Dandolo, deputato con la sua galia, a rata, a Ba-
ruto ; voria ne fusse un’ altra, per segurtà di le ga-
lie, e il star a Baruto è pericoloso per armada di
turchi in quelle bande. À dato la sovention a do ga-
lie di Baruto, et una dii trafego, a li galioti ducati
2, a’ balestrieri ducali 3, a’ compagni ducati 4, e con
difìcultà e con promission li hano tolti, che al suo
ritorno la Signoria li darà sovention a Corfù. Ilem,
im
non sincere, 40 di no, 105 di si; e ilerum: una non
sincera, 62 di no, 87 di sì. Nihil captum. Dii Mali
pierò, 0 non sincere, 43 di no, 109 de sì ; e ilerum:
0 non sincere, 48 di no, 102 de sì. El nihil caplum.
Dii Michiel: 2 non sincere, 29 di no, 122 di sì; ite-
rum: 0 non sincere, 32 di no, et 117 de sì. Sì che
ninna fo presa, come ho scripto di sopra.
A dì 21 fevrer, domenega di carlevar. Non fo 0
di novo. Fu fato, da poi disnar, la festa a Santa Ma-
ria Formosa, di la caza.
Et è da saper, in questi zorni el piper valse in
questa terra ducati 130, di ducati 102 valeva il car-
go ; ma durò inanello di un mexe, che ’l callo a du-
cati 62, sì che, a memoria, ho voluto far nota.
A di 22 fevrer, il limi. Non fo nulla, ni colegio
si reduse poi.
A dì 23 fevrer, marli di carlevar. Vene la sera
letere di Hongaria, di 2 et 3 et 4 ; il sumario di le
qual scriverò poi.
In questi zorni Basilio da la Scuola, vicentino, fè
un certo modello, che mostrò l’inzegno suo, di va-
rietà di modi et fortcze a far a una terra ; il qual mo-
dello fo posto di sopra.
Di sier Antonio Bom, provedador a le parte di
Albania, in questi zorni si have letere date a Puola,
a dì 9. Come, a di 5, a la Faxana, ricevete nostre,
per la galia, soracomito sier Marco Antonio da Canal,
con ordine dovesse andar a Zara; comunichò col
signor Schandarbecho ; qual rispose, liberili animo
anderia. Ilem, ave fortuna grandissima sopra le Cel-
ione, e ivi stè tre dì per buora ; ozi è zonto lì con li
arsilij, et si parteno subito per Zara, justa i mandati.
Di Arbe, di sier Alexandro Contarmi, conte, di
do. Come, a dì 28 dii passato, ricevete nostre di 14,
mandasse al conte Anzolo di Frangipani, per saper
di homeni 100 promessi su le galie, unde subito
spazò sier Zorzi Segotta, citadim de lì, a Brignà,
zornate tre di Arbe, al ditto conte ; qual promesse
dar li ditti homeni apli e gaiardi ; voria qualche mo-
nition e danari ; dubita de’ turchi, e non voi esser
segurtà di ditti homeni, come eliam lui conte Anzo-
lo scrive a la Signoria, ma, fuzendo di galia, li farà
impichar. Ilem, si arà homeni di la isola di Arbe,
ma più si aria si ’l soracomito fosse di Arbe. Ilem,
à im presom tre homeni dii dito conte Anzolo, per
furti, qualli merita la morte ; et esso conte Anzolo
li à dimandà li ditti homeni ; non sa che far, aspeta
bordine nostro. Item, esso conte Anzolo manda una
a uno visconte Martim Ludochovich, da Brignà, qual
è in questa terra ; prega si dagi recato.
559 Da Sibinicho, dii conte, di 4 fevrer. Come, per
1446
letere di Zane, ha nova, haver da uno raguseo di le
gran preparation fa Schander bassà im Bossina, di
zente da pie’ et da cavallo, por venir a Sibinicho ;
per tanto richiede 400 barili di polvere, miara 20
biscoto e ducati 1000 per pagar li soldati ; à fato
conzar i coradori, e meter atorno le mure di la cità
e castelli, bombarde e spingarde ; ma li mancha la
polvere, et i muri di la cità sono debellissimi ; fa
cavar il fosso di San Francesco, à confortò quelli ci-
tadini, aricorda si li dagi la irata dii sai per la Mar-
cila, sia expedi 1’ orator suo, el il conte Xarcho
eh’ è qui.
Da Spalato, dii conte, di 6. Come à fato la mo-
stra di domino Nicolò Bochali, capo di cavali 50 di
stratioti, qual è mal in bordine ; li mancha 4 o 5 ca-
valli, et è più ragazi cha stratioti in la compagnia, sì
che si bufa via li danari. Item, con manche di du-
cati 200 fortificherà certi reduti e la terra, e voria
libertà di spender ducali 150 a l’anno in explora-
tori e vardie, che conserverà quel contado da in-
curssion ; lauda perhò la persona dii Bochali.
Da Corfù, di sier Alvise Zorzi, capelanio di le
galie di Alexandria, date a dì 29. Come a dì 21
de zener zonse le galie state in armada ; ivi li fè la
zercha ; trovò le zurme nude et afamale, e hanno
viveste a pan e aqua ; e con faticha e promesse han-
no tochato li danari di la sovention ; et poi, a dì 23,
zonse le galie a rate, sier Francesco Ari mondo e
sier Zacharia Loredan, ben in bordine. 11 Rimondo
havia homeni a remo 162, ballestrieri 36, compa-
gni 8 ; il Loredam homeni a remo 150, ballestrieri
36, compagni 8. Et le galie di Alexandria, era primo
sier Sabastian Contarmi, homeni a remo 144, bale-
strieri 28, compagni 8, maistranze 3 ; sier Antonio
Arimondo homeni a remo 144, computò 4 tolti lì a
Corfù, balestrieri 26, compagni 8, maistranze 3.
Item, quelle do dii trafego, sier Bertuzi Zivran, ho-
meni a remo 145, computò 7 tolti lì, ballestrieri 28,
compagni 8, maistranze 3 ; sier Andrea Marcello,
homeni 146, computò homeni 8 tolti lì, balestrieri
26, compagni 8 et 3 maistranze.
Di sier Marin da Molin, capelanio di le galie di
Baruto, date a Corfù, a dì 30. Dii zonzer sier Bor-
tolo Dandolo, deputato con la sua galia, a rata, a Ba-
ruto ; voria ne fusse un’ altra, per segurtà di le ga-
lie, e il star a Baruto è pericoloso per armada di
turchi in quelle bande. À dato la sovention a do ga-
lie di Baruto, et una dii trafego, a li galioti ducati
2, a’ balestrieri ducali 3, a’ compagni ducati 4, e con
difìcultà e con promission li hano tolti, che al suo
ritorno la Signoria li darà sovention a Corfù. Ilem,